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La Minuto Spa si ingrandisce e acquisisce i campi di calcetto La holding familiare sempre più protagonista nella gestione di strutture pubbliche
15 luglio 2003

Continua la scalata alla città della famiglia Minuto. Anche i campi da calcetto e da tennis di viale Gramsci sono finiti nelle mani della famiglia molfettese. Dopo l'elezione di Carmela Minuto (nella foto) a consigliere comunale (oggi dell'Udc) infatti prima l'assessorato all'ambiente al marito Luigi Panunzio e poi la gestione della palestra in piscina (da più di 2.000 euro mensili) al fratello Pasquale avevano ispirato le malelingue. Se a questo si aggiunge il ruolo di messo comunale del patriarca Angelo allora si capisce che la situazione è quantomeno atipica. La conferma in questi giorni, quando viene fuori la concessione dei campi di calcetto di Ponente ad una neonata associazione sportiva (la costituzione risale a ottobre 2002) chiamata Lifepower. La presidentessa: Amato Filomena. Il cognome non inganni, la signora Amato è l'attuale compagna di Pasquale Minuto che, tanto per fugare ogni dubbio, è anche uno dei soci della Lifepower (per conferme rivolgersi al notaio Stellacci). Una vera miniera d'oro a detta di molti, i campi (2 da tennis e 2 da calcetto) sono stati di recente ristrutturati e chissà a quanti avrebbe fatto gola gestire gli unici campetti cittadini, sicura attrazione per i tanti emigranti del calcio a cinque molfettese. Ma i Minuto ancora una volta sono stati più rapidi di tutti e hanno messo a segno, come al solito tra mille polemiche, un altro colpo. Insomma, nella conquista dello scacchiere cittadino un'altra pedina è stata piazzata ed ora ai molfettesi non resta che sperare che la famiglia non sia poi tanto numerosa. La “questione morale” però finisce, in questa vicenda, in secondo piano dal momento che nella licitazione privata, con cui il Comune ha affidato alla società del gruppo Minuto la gestione, ci sarebbero grossi problemi di legittimità. L'opposizione promette battaglia, la licitazione violerebbe in diversi punti legge e regolamenti sugli appalti che prevedono una gara formale con assegnazione all'offerta migliore e non una procedura aperta come la licitazione. Se a questo si aggiunge la scarsità di garanzie che una associazione con meno di nove mesi di vita e nemmeno iscritta nell'albo Coni delle associazioni sportive può fornire, non cogliere delle forti sfumature clientelari nella vicenda risulta molto difficile. Sarà l'autorità sulla vigilanza dei lavori pubblici a decidere in merito, ma lo smacco alla città resta. Intanto dai meandri del Comune un'altra notizia rimbalza e rabbrividisce i molfettesi. Una richiesta di risarcimento danni (pare di circa 25mila euro) sarebbe stata inoltrata al Comune reo di non aver protetto alcuni locali sotterranei dalle piogge degli scorsi mesi. Il proprietario di questi locali è, lupus in fabula, ancora una volta lui: Pasquale Minuto. I locali della ormai chiusa (perché i macchinari sono tutti ben remunerati in piscina) “Ventunesimo Gym” si sarebbero allagati a causa delle violente piogge di inizio estate e il Minuto avrebbe ben pensato di farsi rimborsare dai tanto cari “amici” dell'amministrazione. Fortunatamente, almeno questa volta, il Comune ha risposto di no alle richieste dello (ci si perdonerà l'aggettivo) “sfacciato” Minuto ed ha nominato un avvocato difensore. Chissà forse c'è ancora un po' di dignità in quelle stanze. Fabrizio Fusaro
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