L'Istituto Campano per la storia della Resistenza
NAPOLI - 5.8.2007
L'Istituto Campano per Storia della Resistenza, dell'Antifascismo e dell'Età contemporanea “Vera Lombardi” (ICSRAEC) viene fondato a Napoli l'11 ottobre 1964 da un gruppo di politici ed intellettuali campani – Pasquale Schiano, Mario Palermo, Clemente Maglietta, Ugo Gargiulo Vera Lombardi, solo per citare alcuni dei nomi più famosi –, con la finalità di rilanciare la cultura antifascista sia dal punto di vista di una rigorosa ricerca storiografica, sia dal punto di vista di un rinnovato impegno civile e politico, in una città, Napoli, che negli anni '50, durante l'amministrazione laurina, aveva conosciuto un lungo periodo di rimozione storica e di reazione ideologico-politica. Da allora l'ICSRAEC (foto) – attualmente presieduto da Guido D'Agostino e diretto da Giulia Buffardi –, ha profuso il suo impegno e le sue energie in diversi ambiti: ricerca scientifica; raccolta ed archiviazione di fonti documentarie; sperimentazione didattica; impegno civile.
La biblioteca dell'ICSRAEC, gestita dalla funzionaria di sala Maria Ferrara, possiede circa 20.000 volumi ed opuscoli, mentre l'archivio, coordinato da Francesco Soverina, si compone di 15 fondi e 64 piccoli fondi per un totale di circa 200.000 documenti, 1.400 fotografie e 190 cassette. Un ingente patrimonio documentario, che consente di ricostruire molti aspetti della storia sociale, economica, politica e culturale di Napoli e dell'Italia nel XX secolo.
Due fondi specifici – il fondo Giovanni Lombardi e il fondo Vera Lombardi –, sono l'oggetto dell'agevole ed utilissimo volume curato dall'ICSRAEC: L'archivio di Giovanni e Vera Lombardi (Inventario a cura di Domenico Cirella, Dante & Descartes, Napoli, 2000).
Il testo, dopo avere tracciato una breve biografia di Giovanni e Vera Lombardi, illustra i criteri di catalogazione ed archiviazione attraverso i quali Domenico Cirella ha inventariato i due fondi. Ne segue una rapida descrizione della consistenza numerica ed un'illustrazione analitica della loro composizione tematica.
Il fondo Giovanni Lombardi – articolato in tre serie: politica (1900-1949); scritti giuridico-politici (1892-1959); corrispondenza (1895-1947) –, possiede una notevole rilevanza, in quanto per la prima volta in assoluto i suoi documenti vengono sistemati e messi a disposizione di coloro che intendono ricostruire la figura, l'opera e l'attività del socialista salernitano.
“Personaggio finora trascurato dalla ricerca storica, forse anche per la mancanza di materiale documentario che potesse delineare i molteplici aspetti della sua figura, Giovanni Lombardi ha operato – strana coincidenza – nel periodo compreso tra la nascita del Partito Socialista Italiano e quella della Repubblica (1892-1946). Attraverso particolari inediti le sue carte potranno senz'altro inquadrare il personaggio all'interno di questa lunga e delicata fase della storia d'Italia” (Ivi, pp. 20-21).
Si pensi solo che Giovanni Lombardi fu eletto nel 1919 come indipendente nella lista socialista del collegio di Trani Corato in Puglia, impegnandosi insieme a Gaetano Salvemini nella lotta contro il latifondo. Oppure si osservi la sua infaticabile e tenace opera pubblicistica e la consistente produzione scientifica in campo giuridico e sociologico.
Di grande rilevanza documentaria e consistenza numerica, il fondo Vera Lombardi – figlia del socialista salernitano –, è strutturato in cinque serie: politica (1944-1993); amministrazione comunale di Napoli (1987-1993); associazioni politico- culturali (1964-1995); scuola e cultura (1944-1994); carte personali e di famiglia (1989-1995).
Il fondo Vera Lombardi consente di ricostruire molti aspetti della storia locale e nazionale compresi tra la fine della Seconda guerra mondiale e gli anni '90, nonché di studiare ed approfondire la figura e l'opera della “socialista eretica” in modo sempre più dettagliato ed approfondito.
Attualmente l'ICSRAEC è situato nel quartiere di Fuorigrotta (NA) in via Costantino 25, dove continua la sua opera scientifica, culturale e civile in favore dei processi di democratizzazione della vita locale e nazionale.
Salvatore Lucchese