L'evento “Arte donna” per l'8 marzo
Nei giorni dal 3 al 18 marzo è stato riproposto a Molfetta per la seconda volta l'evento artistico e culturale “Arte donna”, a cura della Società di Cultura Europea “ Alberto Caracciolo”. Nell'ambito di una mostra tutta al femminile di opere pittoriche, scultoree, fotografiche e di Atelier Moda, che hanno fatto rivivere con tante significative presenze la magica Sala dei Templari, nel borgo antico, si sono svolte performances di varia creatività, dalla musica, alla poesia, alla chirurgia estetica, alla storia dell'arte, al turismo con la collaborazione delle Associazioni presenti sul territorio. Ogni serata una manifestazione di carattere diverso, ma rispondente al gusto di ciascuno e di molti, organizzate e seguite con impegno e attenzione proprio perché di trattava di un progetto alternativo. Molto apprezzata nella prima serata la proiezione del video amatoriale “Passaggio in Argentina” di Liliana Carabellese Missori, girato con tecnica raffinata e sguardo sensibile e attento; le letture di “Liriche senza tempo” di Ada De Iudicibus Lisena e di Anna Grazia Di Bari hanno accostato e esaltato sensibilità diverse; interessante anche la Conferenza dibattito “Arte e scienza nella chirurgia ricostruttiva ed estetica”, a cura del prof. Corrado Minervini, in collaborazione con la Fidapa, Sez. di Molfetta; per la musica “Le voci di dentro”, concerto di arpa e flauto con la prof.ssa Anna Maria Giancaspero e il prof. Vincenzo Mastropierro hanno portato gli astanti in un'atmosfera sognante. Altre manifestazioni all'insegna dell'Arte si sono inquadrate nell'allestimento di una mostra - come è scritto nell'introduzione del catalogo - “dove il mondo, le esperienze di ognuno, gli oggetti sono visti attraverso occhi di donne”. Meritano di essere menzionate in particolare le artiste Anna Balestra per i suoi pannelli in vetrofusione, suggestivi per gli effetti cangianti e una bella sensibilità coloristica espressi con una tecnica inconsueta; Chiara Ferrareis con le sue eleganti interpretazioni di fiori e Anna Farinola che lavora con sensibilissima percezione visiva su scorci fotografici di Molfetta, con semplicità di mezzi ma delicato afflato poetico, intervenendo sulla realtà con mano leggera ed efficace. Mi piace soffermarmi su Marisa Carabellese presente in mostra con due originali opere nuove, accanto ai suoi famosi gabbiani. Elicos dà il nome alla più recente produzione della pittrice che, nel costante tentativo di uscire dal “labirinto”, di dare un ordine avvolgente e razionale al Caos, pare trasferirsi nei grovigli stellari, elicoidali per la legge fisica del moto universale. Con nitida precisione si svolgono sulla tela le avvolgenti spirali che traggono ispirazione dalle più antiche conchiglie marine (nautilus) o dalle audaci e vertiginose scale ideate da menti umane, passando dal mare al cielo. E così l'ideazione della Carabellese si lega, ma si svolge e sviluppa, come in una spirale, dai primordi della sua fase “congetturale” fino alla fuga verso l'infinito, al volo senza confini. Elicos non è una forma “ferma”, è geometria visiva, movimento che procedendo ti intrappola e accerchia ma forse per questo attira e inquieta, rivelando l'angoscia che avanza e che, nelle linee e nei colori freddi e insieme soffusi dell'interpretazione pittorica, decifra e svela quella di coloro che, nella dimensione frammentata e caotica dei nostri tempi, temono di smarrire l'impronta del divino. Intuizioni e realizzazioni nitide e intense le quali, accanto all'impegno, all'entusiasmo, alla creatività e alle capacità rielaborative delle artiste e personalità che hanno animato l'evento “Arte donna” danno ragione “di equilibri e di energie che consentono alla donna di aprirsi e misurarsi con la quotidianità”... e non solo!
Autore: Vittoria Sallustio