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L'Azione Cattolica di Molfetta lancia l'allarme per i rischi nella rete per le nuove generazioni
03 giugno 2014

MOLFETTA - Per divertimento, per provare un’emozione o per arrotondare la paghetta settimanale. Il vizio del gioco dilaga tra i giovanissimi. Secondo i risultati del recente studio Espad®Italia nel 2013 oltre un milione di ragazzi di età compresa tra i 15 e i 19 anni (44%) ha giocato d'azzardo con somme di denaro e, tra questi, 152mila lo hanno fatto almeno 20 volte nell’anno. Il 9% degli studenti ha puntato tramite computer (67%) o smartphone (24%), a riprova di quanto ci sia una facile accessibilità attraverso la rete.

Sul tema l’Azione Cattolica diocesana, all’interno della campagna “La vita giocatevela bene!” per la diffusione di nuovi stili di vita e contro il gioco d’azzardo, ha organizzato presso l’Aula Magna del Seminario Vescovile di Molfetta la tavola rotonda I rischi della rete per le nuove gener@zioni. Bambini, ragazzi, adolescenti e gioco d’azzardo(Nella foto: Angela Paparella, Antonella, Valeria De Natale e Antonio Rago).
È stata un’occasione preziosa per riflettere e discutere sulla relazione tra questo dilagante fenomeno sociale e il web e su come ci possano essere ripercussioni di diverso genere soprattutto tra le fasce giovani della popolazione anche se per bambini e adolescenti rappresenta solo un gioco. Non vedono pericoli o problemi e non si curano della possibile dipendenza che ne potrebbe derivare. Di fatti, secondo l’indagine condotta dal Telefono Azzurro, l’aumento dei giocatori è proporzionale alla facilità di accesso alle nuove tecnologie. Non è un caso che l’età dei fruitori della rete si sia abbassata notevolmente a seguito della diffusione di smartphone e tablet, strumenti meno controllabili rispetto al computer.
Secondo i dati riportati dalla dott.sa Valeria de Natale, Referente Telefono Azzurro Puglia, il 40% dei bambini naviga in rete da solo ed è inconsapevole dei pericoli cui si è esposti. Inoltre è emerso che una parte degli utenti utilizza il web per chattare, come ausilio allo studio e per interessi vari mentre una fetta ancora più consistente di giovani se ne serve per fruire di videogames e giochi di ruolo. È in questa maniera che bambini e adolescenti si avvicinano al gioco d’azzardo, rischiando anche di sviluppare una patologia che consiste in una dipendenza simile a quella dall’alcool e dalla droga. Si incomincia a raccontare menzogne, a modificare le proprie abitudini, a compiere piccoli furti domestici per sottrarre denaro e si può anche incorrere in un aumento dell’aggressività o nell’insorgenza di ansia, depressione e sbalzi d’umore.
Non è da sottovalutare, inoltre la presenza di altri pericoli di cui la rete si fa portatrice. Si pensi alla pedopornografia e all’adescamento da parte di gente senza scrupoli che può limitarsi ad uno scambio (seppur pericoloso) di foto o video o arrivare a chiedere un vero e proprio incontro con il bambino o il ragazzo. Per non parlare poi del cyberbullismo, un fenomeno molto grave perché in pochissimo tempo le vittime possono vedere la propria reputazione danneggiata in una comunità molto ampia dato che i contenuti, una volta pubblicati, possono riapparire in luoghi diversi. In altre parole si tratta di vero e proprio mobbing virtuale. Ma riportando l’attenzione sul fenomeno del gioco d’azzardo, oltre ad essere incentivato dalla facile accessibilità agli strumenti tecnologici, è favorito anche dalla pervasività degli stessi.
Sembrerebbe, come ha ricordato il dott. Antonio Rago, Referente Educazione alla Salute dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bari, che i nuovi mezzi di comunicazione di massa e di interazione con il mondo rappresentino quasi un’estensione del nostro corpo in senso sapziale. La conquista tecnologica, da quanto emerso dal convegno, non è stata analizzata soltanto riguardo i pericoli che sottende ma sono stati offerti spunti di riflessione riguardo come gestirla al meglio, fruendo delle potenzialità che offre. Anche il gioco, non deve essere banalmente trattato come stigma sociale ma canalizzato verso abitudini che possano renderlo innocuo o un semplice divertimento sporadico.
A tal proposito la dott.sa Angela Paparella, Presidente diocesano Azione Cattolica, ha sottolineato l’importanza del ruolo delle agenzie educative, famiglia e scuola in primis, nel fornire ai bambini e ai ragazzi un esempio di vita buona riguardo le priorità della vita. Ma soprattutto ha tenuto ad evidenziare il ruolo positivo della socialità rispetto all’isolamento cui porta un eccessivo e spasmodico utilizzo dei nuovi strumenti tecnologici. Per dare un buon esempio alle nuove generazioni il mondo adulto deve mettersi in gioco e scegliere un messaggio di vita da trasmettere così da percorrere insieme un percorso di vita sano e di crescita responsabile. 

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Autore: Angelica Vecchio
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Denunciate altro, i mali del mondo sono tanti e il gioco d'azzardo è un granello di polvere nella desertificazione del pensiero umano. La povertà endemica, la crescente disuguaglianza tra popoli, l'elevato tasso di disoccupazione, le migrazioni su larga scala, la ricorrenza dei disastri naturali, il collasso degli ecosistemi, il degrado ambientale e l'inasprirsi della competizione per il petrolio e le altre risorse sono alla base di un malessere socioeconomico, ambientale e politico. Acqua e cibo sono tra le altre minacce alla stabilità del Pianeta. Secondo il rapporto: " Nel mondo 434 milioni di persone affrontano quotidianamente il problema della mancanza di acqua potabile e si stima che, entro il 2025, tra i 2,6 e i 3,1 milioni di persone vivranno in ambienti aridi o con scarse risorse idriche. La carenza di cibo è un problema che affligge una fetta ancora più consistente della popolazione: 2 miliardi di persone soffrono la fame nel mondo, di queste 800 milioni vivono in paesi in via di sviluppo. La crescente pressione umana sull'ambiente prosciuga le risorse umane, nei prossimi anni il numero dei campi fertili e la diversità degli animali da bestiame si ridurrà, l'agricoltura risentirà fortemente del cambiamento climatico e sempre più popolazioni si vedranno costrette ad affrontare carestie e siccità. Il caso del Darfur, in Sudan, lo scorso anno, rappresenta la tragedia più recente dovuta proprio al collasso dei nostri ecosistemi: anni di desertificazione e la conseguente crisi della pastorizia hanno inasprito fino al genocidio gli scontri tra arabi e africani del luogo. L'esplosione demografica del mondo in via di sviluppo; malattie infettive alla ribalta....... Il gioco d'azzardo nella rete è un vizio culturale occidentale, il minimo rischio di una cultura votata allo sbaraglio, al profitto.
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