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L'arte contemporanea nei francobolli per la mostra filatelica molfettese
15 novembre 2013

Rosy Patroni, alunna dell’I.I.S.S. “Mons. Antonio Bello” di Molfetta, classe 3 a, sez. A - grafica, ha vinto il primo premio del Concorso Filatelico 2013 del Circolo filatelico molfettese in occasione della 56ª edizione della tradizionale Mostra di Molfetta. La studentessa ha riassunto nell’elaborazione grafica i più importanti filoni dell’arte moderna come il cubismo, l’astrattismo, il pop art, il surrealismo. Per la rassegna molfettese si è ripetuto il successo degli anni precedenti. L’evento di quest’anno è stato dedicato all’arte contemporanea nella filatelia. La mostra è stata inaugurata il primo novembre presso la Fabbrica di San Domenico con l’intervento del presidente del Circolo Filatelico Molfettese, prof. Onofrio Ragno, che ha presentato la mostra, del presidente dell’Opera Pia Monte di Pietà e Confidenze, ing. Sergio De Ceglia che ha raccontato la storia del Pio Ricovero Gagliardi-Gadaleta e dello scrittore filatelico Cav. Vito Mancini che ha presentato il suo ultimo libro “Storia Postale e filatelia”. Mancini vive in provincia di Frosinone, autore di molte pubblicazioni, ha voluto proporre il suo lavoro il cui ricavato verrà devoluto in beneficienza. – Cerchiamo di non disperdere il patrimonio culturale, la filatelia è cultura, va aiutata –, ha spiegato Vito Mancini. In conclusione è stato possibile visitare le bancarelle, i pannelli espositori e i collezionisti di francobolli. Le collezioni della filatelia sono state di Giuseppe Altomare con “La pittura contemporanea”, Valerio Amato con “Van Gogh”, Luigi Bisceglie con “L’arte contemporanea”, Vito Enzo De Nicolo con “La figura umana nella scultura contemporanea”, Francesca Passaro con “Il pianeta donna”. La cartofilia è stata curata da Corrado Magarelli con la presentazione di “Molfetta: centro storico prima del restauro”. Le immagini del centro storico sono particolari e ci parlano di una bellezza importante per i molfettesi che devono tutelarla. Molfetta è nota ultimamente ai mass-media per gli scandali della “grande opera” ma non dobbiamo permettere di far dimenticare la memoria e il patrimonio culturale di questa città come il centro storico ricco di vissuti, di esperienze, di testimonianze, di storia e di personaggi che hanno reso Molfetta una grande città come Gaetano Salvemini e l’artista Giulio Cozzoli. La cultura rende l’uomo libero di pensare, di essere dotato di una coscienza critica e di avere una propria dignità. La cultura non deve essere stuprata e non dobbiamo farci derubare dagli affaristi e dagli arrivisti che ci mordono la nostra libertà giorno dopo giorno. Vigiliamo sempre e ovunque il nostro patrimonio culturale perché è la più grande ricchezza di tutti i tempi.

Autore: Maria del Rosso
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