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L'AC in cammino verso la Settimana dei cattolici in Italia. Sabato convegno a Molfetta
06 novembre 2009

MOLFETTA - La 46ª Settimana sociale dei cattolici italiani ha come tema: "Cattolici nell’Italia di oggi. Un’agenda di speranza per il futuro del Pae-se". Il verbo al presente è appropriato perchè la fase di preparazione è parte, direi, propedeutica al momento celebrativo dell’autunno 2010 che, se isolato e depauperato del discernimento che parte dal basso, diverrebbe l’ennesima esercitazione accademica autogratificante.
É infatti volontà del Comitato organizzatore rimarcare il carattere "popolare" delle settimane sociali, con il coinvolgimento pieno di tutti i soggetti impegnati a vario titolo nella vita della Chiesa e della società, per questo si vanno realizzando e si auspicano molteplici e variegate proposte a livello di parrocchie, di diocesi e di associazioni laicali.
In continuità con la 45ª settimana sociale, quella del Centenario (Pistoia-Pisa ottobre 2007), che aveva come tema: "Il Bene Comune oggi, un impegno che viene da lontano" si vuole promuovere una iniziativa di grande rilevanza, in quanto le problematiche che l’evento tratterà sono strettamente legate alla vita del territorio, e alle sfide che da essa derivano e ci interpellano direttamente.
Si intende così realizzare "un’impresa comune", perché il discernimento non sia "opera di pochi, ma di tanti, e non solo di tanti individui, ma di tante più complesse realtà espressione dell’originale vitalità del cattolicesimo italiano" (Comitato scientifico-organizzatore delle Settimane sociali).
A questo impegno sta rispondendo con originalità e grande dinamismo l’Azione Cattolica Italiana, fortemente sollecitata dal presidente nazionale Prof. Franco Miano, avendo promosso 16 appuntamenti tematici, organizzati appunto dal basso, dalle Delegazioni regionali con la Presidenza nazionale, che toccheranno i temi più disparati, dall’immigrazione alla crisi economica, dalla questione meridionale a quella settentrionale, dall’etica all’ecologia. A questi momenti saranno coinvolti gli Amministratori locali e a loro saranno anche rivolti incontri specifici nella prossima primavera. Qui in Puglia la Delegazione regionale, coordinata da prof. Vincenzo Dimaglie, ha focalizzato l’attenzione sull’educazione alla legalità, intensa non solo come questione che riguarda chi delinque, quanto come presa di coscienza del nostro essere cittadini responsabili delle "cose comuni".
Per la circostanza il settimanale diocesano Luce e Vita dedica all'evento il paginone del numero di domenica 8 novembre
Il programma del Convegno prevede:
il saluto di S.E. Mons. Luigi Martella, vescovo diocesano
e di Vincenzo Di Maglie, Delegato regionale dell'Azione Cattolica

gli interventi di:
Dott. Guglielmo Minervini
Mons. Alberto D'Urso
Lucy Scattarelli
Carmela Di Punzio
don Raffaele Bruno
Conclusioni:
Prof. Franco Miano
, Presidente Fondazione Antiusura "S.Nicola e SS.Medici"
, assessore regionale alla Trasparenza
 

, Presidente nazionale dell'Azione Cattolica Italiana , Referente Associazione Libera , Referente Associazione Giovanni XXIII , Referente Sermig Arsenale della Pace

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Credenti o no, tutti abbiamo modificato in misura rilevante il nostro concetto di bene e di male ma, i conflitti, nonostante le varie composizioni religiose e la fede provata di milioni di uomini, sono sempre in agguato e dietro l'angolo. Gli scambi di opinioni gridati e maleducati a riguardo del crocifisso, in questi giorni, lo dimostra. Richard Dawkins: "Ecco i comandamenti trovati su un sito web ateo: - Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te. -In qualsiasi situazione, cerca di non danneggiare nessuno. -Tratta gli altri esseri umani, gli altri esseri viventi e il mondo in generale con amore, onestà, lealtà e rispetto. -Non tollerare che sia commesso il male e non sottrarti al compito di amministrare la giustizia, ma sii pronto a perdonare le offese ogniqualvolta chi le ha recate riconosca le proprie responsabilità e sia sinceramente pentito. -Vivi la vita con un senso di gioia e meraviglia. - Cerca sempre di imparare qualcosa di nuovo. - Sottoponi tutto a verifica; controlla sempre che le tue idee si accordino con i fatti e scarta anche credenze cui sei affezionato se sono contraddette dai dati reali. - Non censurare nè respingere a priori le idee diverse dalle tue, ma rispetta sempre il diritto degli altri di dissentire da te. - Formati opinioni indipendenti sulla base del tuo raziocinio e della tua esperienza; non lasciarti trascinare ciecamente degli altri. -Metti tutto in discussione. Nel nuovo che sta avvenendo, includiamo anche: - Godi della tua vita sessuale (purchè non danneggi nessuno) e lascia che gli altri godano della propria quali che siano le loro inclinazioni, che non sono affar tuo. - Non discriminare o opprimere gli altri per motivi di sesso, razza o (nei limiti del possibile) specie. - Non indottrinare i tuoi figli. Insegnagli a pensare con la loro testa, analizzare i dati e dissentire da te. - Valuta il futuro in base a una scala temporale più lunga della tua. ------
"Quando l'uomo infrange il rapporto con la terra, si trasforma in un mostro: volendo dominare la natura distrugge se stesso. La coscienza ecologica contemporanea ne sa qualcosa. L'attività dell'uomo e la sua stessa natura sono costitutivamente relazionate con l'intero universo. L'uomo storico è vissuto sinora in tre mondi. Questi mondi non sono stati sempre pacifici nè tantomeno sempre buoni, però consentivano una certa partecipazione dell'individuo umano. Esistevano il mondo degli Dei, quello dell'uomo, quello delle cose; il mondo divino, quello umano, quello terrestre. Ciascuno dei tre aveva peculiarità specifiche, proprie leggi e modi propri di avvicinarsi al destino degli Dei, al capriccio degli uomini e alle incognite della natura. Religione, politica e tecnica erano le tre grandi arti della vita. L'uomo moderno ha creato un "quarto mondo": il mondo artificioso nel quale il divino è bandito, l'umano addomesticato e il materiale assoggettato. Se Dio esiste, deve subordinarsi al secondo principio della termodinamica; se l'uomo vuole continuare a esistere, deve sottostare alle esigenze della tecnologia; e se le cose vogliono emergere, debbono sottostare alla loro trasformazione in entità artificiali, dagli alimenti che ingeriamo, agli indumenti con cui ci copriamo e ai materiali, alle case e a quanto altro usiamo per proteggerci. Ciò rappresenta una mutazione nella storia umana. In un simile mondo, anche la "PACE" sembra poter essere solo artificiale. L'uomo tradizionale, nella maggior parte delle culture, non vive nella storia, ma nel cosmo. La sua vita non si riflette esclusivamente nè principalmente nella storia umana, ma piuttosto nella totalità delle forze cosmiche. L'uomo sa che è figlio della natura e che ne condivide il destino. Egli va e viene, nasce e muore; appartiene all'universo di cui solo una piccola parte costituisce lo sviluppo storico dei suoi consimili umani." (da: Pace e disarmo culturale - Raimon Panikkar)
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