Intervento dei Giovani Democratici sulla crisi palestinese: fermare la morte di innocenti
MOLFETTA - Noi Giovani Democratici non stiamo a guardare alla morte di tanti bambini e persone innocenti nella Striscia di Gaza. La guerra non risolve i problemi tra due popoli! Chi ne soffre è la povera gente che non esce più da casa e non ha più nulla da mangiare. I bambini non vanno a scuola, anzi le scuole sono bombardate, dicono per “errore”! Con la guerra ogni edificio, moschea, chiesa, scuola ecc non è risparmiato perché affermano che sono posti dove sono lanciati i razzi verso il sud d'Israele. Nessuno afferma che in quei posti lavorano, studiano e pregano migliaia di persone innocenti. Ogni Stato ha il diritto di essere Difeso, ma nessuno Stato ha il diritto di uccidere persone che fanno il proprio dovere e non c'entrano nulla.
Per questo chiediamo alla comunità internazionale di non limitarsi ad appelli generici, ma di attivarsi immediatamente con iniziative decise che possono far sospendere la violenza e rimettere in cammino la strada del dialogo. Pensiamo che tra le soluzioni possibili ci dovrà essere una tregua da entrambi le parti e, se necessario, l'invio di Caschi blu per mantenere il controllo.
Pensiamo che per giungere alla pace serva una politica che ridia respiro alla Leadership moderata palestinese guidata da Abu Mazen, ma coinvolgendo alcuni rappresentanti di Hamas (movimento che raccoglie un vasto consenso a Gaza).
Tutti coloro che in buona fede aspirano alla pace hanno il dovere di tener sempre a mente che la sola e unica soluzione è quella di due Popoli e due Stati in condizioni di sicurezza e riconoscimento reciproco. Insomma che si riconoscono i diritti d'Israeliani e Palestinesi.
In tutto questo pensiamo che l'Italia abbia un ruolo decisivo. Magari ospitando a Roma i Negoziati di Pace. Sono ipotesi che si possono valutare, visti i precedenti con la fine della guerra in Libano.
Le morti di bambini, donne, anziani e uomini innocenti non sono né di Destra, né di Sinistra ma appartengono a tutti noi.