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Intervento dei Giovani Democratici sulla crisi palestinese: fermare la morte di innocenti
13 gennaio 2009

MOLFETTA - Noi Giovani Democratici non stiamo a guardare alla morte di tanti bambini e persone innocenti nella Striscia di Gaza. La guerra non risolve i problemi tra due popoli! Chi ne soffre è la povera gente che non esce più da casa e non ha più nulla da mangiare. I bambini non vanno a scuola, anzi le scuole sono bombardate, dicono per “errore”! Con la guerra ogni edificio, moschea, chiesa, scuola ecc non è risparmiato perché affermano che sono posti dove sono lanciati i razzi verso il sud d'Israele. Nessuno afferma che in quei posti lavorano, studiano e pregano migliaia di persone innocenti. Ogni Stato ha il diritto di essere Difeso, ma nessuno Stato ha il diritto di uccidere persone che fanno il proprio dovere e non c'entrano nulla. Per questo chiediamo alla comunità internazionale di non limitarsi ad appelli generici, ma di attivarsi immediatamente con iniziative decise che possono far sospendere la violenza e rimettere in cammino la strada del dialogo. Pensiamo che tra le soluzioni possibili ci dovrà essere una tregua da entrambi le parti e, se necessario, l'invio di Caschi blu per mantenere il controllo. Pensiamo che per giungere alla pace serva una politica che ridia respiro alla Leadership moderata palestinese guidata da Abu Mazen, ma coinvolgendo alcuni rappresentanti di Hamas (movimento che raccoglie un vasto consenso a Gaza). Tutti coloro che in buona fede aspirano alla pace hanno il dovere di tener sempre a mente che la sola e unica soluzione è quella di due Popoli e due Stati in condizioni di sicurezza e riconoscimento reciproco. Insomma che si riconoscono i diritti d'Israeliani e Palestinesi. In tutto questo pensiamo che l'Italia abbia un ruolo decisivo. Magari ospitando a Roma i Negoziati di Pace. Sono ipotesi che si possono valutare, visti i precedenti con la fine della guerra in Libano. Le morti di bambini, donne, anziani e uomini innocenti non sono né di Destra, né di Sinistra ma appartengono a tutti noi.
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Con molta cautela nell'affermare motivazioni varie a riguardo di questo doloroso e drammatico conflitto. Parlare di morti bambini, uomini e donne, facilmente si arriva alla commozione e alla pietà umana, deviando così, quelle che sono le problematiche sconfinate della situazione destabilizzante che si perpetua da anni, se non da secoli. Qui si tratta di un conflitto che ha sconfinato la politica, abbracciando il pensiero religioso. Una guerra di fede , che nella realtà copre interessi politici diversi e complessi.Le diplomazie sono impotenti, anche quelle religiose. Il filosofo illuminista Voltaire definì il periodo delle guerre di religione nel nostro continente, un INFERNO. Nella seconda metà del 1500 vide esplodere in Europa il fenomeno delle "guerre di religione". Il grandioso sogno di Carlo V di unificare l'Europa in un nuovo Sacro Romano Impero era fallito per l'aprirsi di violenti dissidi tra cattolici e protestanti, dissidi che assunsero con i suoi successori drammatiche implicazioni politiche. Si uccise in nome di un Dio, quello cristiano, il medesimo che ha detto attraverso la Bibbia che siamo tutti fratelli, che dobbiamo amare la vita, che chiunque ha salvato una vita è come se abbia salvato il mondo e che chiunque l'abbia distrutta, è come se abbia distrutto il mondo. In questa guerra si combatte anche in nome di un Dio "diverso", per cui la situazione "infernale" si raddoppia. In realtà i motivi di questi conflitti sono ben altri, anche perchè non si può uccidere in nome di un dio. Quante vittime hanno fatto i crociati in nome di Dio, eppure vi presero parte solo coloro che affamati di territori, o perchè cadetti senza diritti di eredità di famiglie della nobiltà feudale o perchè appartenenti alla nobiltà feudale minore. Così anche per quanto riguarda questa guerra, che ha sconfinato nella religione, possiamo scovare i motivi veri, che sono stati poi confusi o associati a motivi religiosi, scatenando intolleranza e fanatismo.
Il documento dei Giovani Democratici, così come quelli di tutti coloro che, a torto o a ragione, stanno filosofando sulla catastrofe in atto in Medio Oriente, gronda di retorica vuota ed inconcludente. Il massacro dei civili Palestinesi è esecrabile! L'uso politico che le frange estreme palestinesi fanno, nel "coinvolgere" i civili (uomini, donne e BAMBINI)nascondendosi fra di essi, è esecrabile. Le regie occulte (U.S.A., Iran, Paesi arabi, forse Russia) che vedono la Palestina e i suoi abitanti come problema di destabilizzazione politica, sono esecrabili. Chi teorizza la distruzione di Israele, come stato, è un folle da esecrare. Il fatto che nessun Governo riesce a far "ragionare" i contendenti è esecrabile. L'ONU, che malgrado tutti invochino come "deus ex machina" per la risoluzione del problema, non è in effetti in grado di far molto: questo è esecrabile. La ragione da che parte sta? Molto modestamente non sono in grado di dirlo. (Figuriamoci, a parte qualche proclama assolutamente di parte, sparato da qualche politicante volutamente minuscolo - nessuno, infinitamente molto meglio di me in queste faccende, è in grado di fare alcunche). Senza voler fare dietrologia, so solo che, in Medio Oriente, come in tutte le altre aree geografiche del Pianeta, finche "regnava" l'Impero (Britannico, Francese ecc.) regnava la "pax imperiale" - che non voleva dire vera pace, ma pace imposta! Caduto l'Impero, gli Imperatori (ex) sono scappati; si è dovuto tracciare confini di nuovi Stati con la "riga", senza tener conto di quello che poteva succedere con etnie profondamente diverse, a volte in conflitto fra loro (culturale, politico, sociale, religioso) tutti messi nella stessa Nazione, magari con a capo un leader inviso a parte della popolazione. Proviamo a far tutti mente locale sui conflitti che si consumano sul Pianeta. Sono quasi sempre localizzati in Entità politiche (Paesi) ex Colonie e con i confini "rettilinei". Sigg. Giovani Democratici, quello che proponete, lo stiamo ascoltando da almeno diciotto giorni nelle cronache politiche. Avete forse qualche proposta più...efficace da avanzare? A me pare di no.


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