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Infortunio sul lavoro anche a Molfetta. Un operaio cade da una impalcatura. La Cgil: la sicurezza non è un costo, è un diritto. Il problema dei controlli nella città dell'edilizia selvaggia
31 ottobre 2025

 MOLFETTA – In Italia si registra quasi un incidente sul lavoro al giorno. Ieri è accaduto ieri mattina anche a Molfetta. Un operaio è caduto dall'altezza di 6 metri mentre stava smontando l'impalcatura di un palazzo in Via Leonardo Azzarita (nella zona 167) dopo il rifacimento della facciata.

Subito soccorso da un'ambulanza del 118, l'uomo è stato portato al Policlinico di Bari in codice rosso.

Sulla vicenda indagano i carabinieri ei dipendenti dell'ispettorato del lavoro per stabilire eventuali responsabilità.

Michele Jacono, coordinatore della Camera del Lavoro di Molfetta ha diffuso un comunicato sul grave episodio: «Informazione sul lavoro a Molfetta – La sicurezza non è un costo, è un diritto

Giovedì 30 ottobre un operaio è precipitato da un'impalcatura in via Leonardo Azzarita a Molfetta. Le sue condizioni sono apparse subito gravi, ed è stato trasportato in codice rosso al Policlinico di Bari.

"La Camera del Lavoro CGIL di Molfetta e la FILLEA CGIL Bari-Bat - dichiara Michele Jacono, coordinatore della Camera del Lavoro - ribadiscono con fermezza che la sicurezza sui luoghi di lavoro non è una voce di bilancio da comprimere, ma un sacro diritto.
Uscire di casa per andare a lavorare e poterci tornare per rivedere i propri cari non è un favore: è un obbligo civile, morale e giuridico per datori di lavoro, istituzioni e organismi di vigilanza."

I dati regionali mostrano che quella pugliese è una situazione drammatica che non possiamo più ignorare: da gennaio a luglio 2025 in Puglia sono state presentate 16.391 denunce di infortunio sul lavoro e si sono registrati 38 infortuni mortali. Di queste vittime, 12 sono nel territorio della provincia di Bari. Questi numeri denunciano un peggioramento del fenomeno e la necessità di interventi immediati e strutturali.

Nei primi mesi del 2025 i segnali di allarme si sono ripetuti: rapporti e analisi mostrano un aumento degli mortali e delle malattie professionali in settori come edilizia, agricoltura e lavori su strada — comparti in cui la prevenzione è spesso trascurata. Le istituzioni competenti devono intervenire con controlli più rigorosi, con ispezioni immediate e con sanzioni severe contro chi mette a rischio la vita dei lavoratori.

"In questi giorni - afferma Davide Lavermicocca, segretario generale FILLEA CGIL Bari-Bat - il Governo ha emanato il Decreto Sicurezza, che non dà alcuna risposta vera alle tante vittime di infortuni o alle migliaia di incidenti mortali ogni anno. Quel decreto non salverà nessuna vita: serve una riforma vera del sistema ispettivo che va potenziato e unificato per rendere più efficace e operativo. Chiediamo subito la partecipazione attiva delle rappresentanze sindacali e dei RLS alle verifiche di sicurezza in ogni cantiere e luogo di lavoro e che le istituzioni locali sostengano, con risorse e ordini del giorno, politiche di prevenzione che non siano meri proclami ma fatti concreti”.

Esprimiamo tutta la nostra vicinanza al lavoratore coinvolto e alla sua famiglia, augurando una pronta e completa guarigione.

La vita dei lavoratori non può essere sacrificata sull'altare del profitto o della fretta. Non ci accontenteremo di parole e saremo in prima linea per ottenere verità, giustizia e misure concrete per prevenire altre tragedie».

Molfetta è una città di cantieri, dove la cementificazione selvaggia deve fare i conti con la sicurezza, spesso trascurata. Quante volte abbiamo visto operai sulle impalcature, privi di casco e delle misure di sicurezza? Perfino nel montaggio delle luminarie della festa patronale abbiamo visto l'operaio che era a terra col casco e quello sulla scala senza casco. Un paradosso.
Tempo fa siamo stati anche aggrediti da un imprenditore edile per aver fotografato un cantiere dove gli operai erano senza casco. Alla denuncia, con la foto dell'aggressore non è seguito alcun provvedimento nei confronti dell'imprenditore violento. Ci chiediamo: sono sufficienti i controlli?
Ci auguriamo che l'operaio possa superare questo incidente senza conseguenze, ma speriamo anche che i controlli vengano intensificati: basta fare una passeggiata per i cantieri per vedere se c'è qualcuno che non rispetta le norme di sicurezza.

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