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Il sindaco rompe con il quartiere “Molfetta vecchia” No alla creazione di uno spazio per i bambini: “è in contrasto col programma di recupero”
15 dicembre 2001

Il “recupero urbanistico della Città Vecchia” al centro dell’incontro promosso dal Coordinamento di Quartiere del Centro Antico (composto dagli abitanti del quartiere stesso e dalle associazioni che in esso operano) col sindaco Tommaso Minervini, tenutosi nella Sala Turtur gremita di gente, residente e non, e di addetti ai lavori L’iniziativa è stata gestita secondo le modalità di un Forum, per rispettare la scelta del Coordinamento di vivere quell’incontro come una qualunque delle riunioni che, da circa un anno a questa parte, hanno luogo, con cadenza periodica, in via Piazza (nel cuore della Città Vecchia), per discutere dei bisogni del quartiere. Ha introdotto, il tema di discussione, l’architetto Angela Colonna che, in rappresentanza del Coordinamento di Quartiere, ha espresso l’esigenza, maturata dallo stesso, di uno spazio pubblico all’aperto dedicato al gioco dei bambini che risponda alle caratteristiche di sicurezza, salubrità, piacevolezza e funzionalità adeguate all’uso. Viene fuori, così, in termini pratici, la proposta di destinare a tale uso un’area in attesa di sistemazione ormai da troppi anni, lo spiazzo di via Amente (Isolato 18) che a seguito di un crollo di un edificio, negli anni Cinquanta, è rimasta “provvisoriamente” spianata con una gettata di cemento e viene “spontaneamente” ed in maniera non regolamentata, utilizzata come parcheggio, per la comodità di pochi fortunati. Per la prima volta si propone, dunque, da parte di questa neonata realtà cittadina, una forma di progettazione partecipata di un intervento di recupero, che veda i destinatari dell’azione protagonisti delle scelte. La costruzione di uno spazio gioco, in questo caso, non darebbe vita, come sempre accade, ad un bisogno indotto (dalle scelte dell’amministrazione) ma costituirebbe una risposta ad una richiesta, esplicita, che parte dalla città. Rispetto a tutto questo il sindaco, chiamato in questa sede a dare delle risposte, dice che non ritiene sia il caso di stare a parlare, in un incontro pubblico, di “..se si vuole l’area verde sull’isolato 18 piuttosto che da un'altra parte….”,“...Stavamo costruendo – incalza - palazzi senza fognature… ora ci stiamo occupando delle cose fondamentali: acqua, luce, gas, pulizia, strade.. e i soldi non bastano…”. Continua, di qui, tutta un’apologia su quanto l’amministrazione ha fatto, sta facendo e intende fare, per arrivare, infine, a dire che la proposta avanzata dal Coordinamento di Quartiere non è realizzabile perché in contrasto con quanto previsto nel Piano di recupero. (Affermazione, questa, assai poco attendibile, tenuto conto che nelle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Recupero del Centro Storico, al comma aggiuntivo, art. 4 classe IV, ricostruzione aree libere, è scritto chiaramente che: “rispetto alle ricostruzioni di aree rese disponibili da crolli e demolizioni, ancorché previste dal presente piano (…) le previsioni del piano di cui innanzi detto sono da intendersi come indicative, potendo essere sostituite da altre forme di realizzazioni di servizi, anche non edificati, purché rispondenti alle esigenze sociali e ambientali della comunità cittadina”.) Su questa risposta si scatena tutta una serie di interventi dal pubblico che, a partire da affermazioni forti quali: “Molfetta Vecchia è l’unico quartiere davvero di tutti…” arriva ad una spontanea elencazione di esigenze come quella di lasciare aree libere da dedicate a spazi verdi, quella della chiusura al traffico, quella di valutare insieme l’opportunità della costruzione di un Auditorium ed all’espressione del desiderio, quasi unanime, che non si ricostruisca ex novo ad imitazione dell’antico “perché – dice qualcuno - sarebbe un’ipocrisia, ..una bugia storica”… Sembrava, insomma, che questo Forum, questo spazio aperto di discussione sui temi del recupero del Centro Antico, si aspettasse da sempre.. Il pubblico ha tenuto a lungo la parola, affrontando i temi più disparati, fino ad arrivare, da parte di tecnici e non, alla ipotizzazione della costruzione di un parcheggio sotterraneo nell’isolato 9, e a discutere dell’opportunità e del valore dell’Edilizia residenziale Pubblica e di altri temi affini. Quando, poi, si è riportato, al centro della discussione, il tema della progettazione partecipata di uno spazio gioco, l’Assessore all’urbanistica, interpellato in prima persona, ha risposto al Coordinamento che questa proposta “arriva un po’ tardi” perché “ Il Piano Particolareggiato già c’è e si è ormai in una fase Esecutiva” fase in cui non c’è più spazio, secondo lui, per la progettazione ( ..ne tanto meno per quella partecipata! Pensiamo noi...). A questo proposito la Sinistra Giovanile ha voluto ricordare al sindaco che il Consiglio Comunale ha approvato, in data 26 luglio 2001, un ordine del giorno per cui, “vista ed esaminata la Carta di Porto Alegre”, afferma di condividerne “i principi ed i contenuti,(...)con particolare riferimento al ruolo fondamentale che le Autorità Locali assumono nei processi di integrazione sociale, di reale partecipazione democratica alle scelte di comunità e di sviluppo economico ecocompatibile”. L’incontro è, poi, terminato con un intervento “conciliante” del sindaco che, ha affermato di apprezzare molto la nascita ed il lavoro portato avanti dal Coordinamento di Quartiere della Città Vecchia, e che sarebbe stato bel lieto di instaurare un “rapporto di Concertazione” con questa nuova realtà cittadina. Di prendere in considerazione la proposta di progettazione partecipata, però, ci pare che non ne abbia nessuna intenzione, dato che ha concluso dicendo che l’area verde intende realizzarla là dove era prevista, ossia nell’isolato 20, e…magari potrà accettare l’eventuale suggerimento di convertirla in spazio gioco per venire in contro alle esigenze del quartiere….. In questo momento il Coordinamento di Quartiere si interroga, al suo interno, sulla scelta di portare avanti la propria richiesta, avviando una procedura concorsuale che renda possibile la variazione del Piano di Recupero del Centro Storico, relativamente alla destinazione dello spiazzo in via Amente. Paola de Candia
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