Recupero Password
Il Secolo dei Lumi a Molfetta lo studio scientifi co. Spunti per una ricerca. III parte
15 gennaio 2011

Il Seminario Regionale nel 1915 per opportunità logistiche, fu trasferito da Lecce a Molfetta nei locali del Seminario Vescovile. Si istituirono la scuola liceale e il corso di teologia. Il laboratorio di fi sica fu messo a disposizione dei liceali. Nel 1925 a Molfetta si iniziò a costruire una nuova sede per il Seminario Regionale; nel 1927 era già funzionante. Probabilmente in questa occasione fu ceduto in uso al Seminario Regionale l’intero laboratorio di fi sica e di chimica per l’insegnamento di nozioni di scienze agli alunni liceali. Attualmente il laboratorio di fi sica è in disuso in quanto da circa vent’anni nel Seminario Regionale si tengono solo corsi di teologia. E’ auspicabile un suo rientro nel Seminario Vescovile; per il suo valore storico-scientifi co potrà essere restaurato e esposto nel Museo Diocesano. A quei tempi diversi professionisti molfettesi avevano testi scientifi ci nelle loro biblioteche private. Lo si rileva spesso dagli inventari che si redigevano in caso di morte. Per esempio, oltre ai libri di teologia, storia sacra, diritto, medicina, storia e geografi a, erano indicati I Dialoghi di Galileo Galilei, Lezioni di geografi a e storia militare, Saggi sulla calamita e Viaggio celeste, opere del Poli, Statistica nitraria, Agrimensura di G. Rosati, la Geografi a di Sacco, Memorie del terremoto del 26 luglio, Memoria sui terremoti di Calabria e Elementi di astronomia10. Accanto alle scuole del Seminario Vescovile, nella seconda metà del XIX sec., erano aperte a Molfetta le scuole primarie e una Scuola Tecnica sovvenzionate dal Comune. La scuola in origine fu aperta da privati, mentre nel 1867 divenne comunale; chiuse i battenti nel 1890. In quest’ultima era annesso un gabinetto di fi sica ben fornito di varie attrezzature. Forniamo un elenco dettagliato relativo agli anni 1868-1876: un raccogli gas, lamina di Scioeli senza l’arco, arco eccitatore, pistola di Volta, elettrometro di Henlis, elettromagnete con 6 pezzi di ferro per armatura, macchina d’induzione di Callen, apparecchio per la elettrodoratura, 5 pile di Bulsen complete e una mancante del carbone più altre due mancanti dello zinco e del carbone, un pezzo di calamita naturale, un pezzo di calamita artifi ciale, pila di Volta di 20 elementi, 16 turaccioli di guttaperga, tubo di guttaperga, un sifone di vetro, una bottiglietta con del mercurio, 3 bicchieri di vetro, stortine con un palloncino, una bottiglia con dell’acido nitrico, macchina elettrica (in cattivo stato), 2 campane di cristallo, tubo per la caduta dei gravi, tubo per la pioggia di mercurio, crepa vesciche, emisferi di Magdeburgo, diverse bottiglie di Leida, sgabello isolatore e conduttore, apparecchio per la luce elettrica, macchina per lo scampanaio, apparecchio di Palmieri per i fenomeni di induzione (in mediocre stato), una fontana di compressione, una bussola semplice, tavole iconografi che di zoologia di Bellardi, tavole iconografi che di botanica di Bellardi, lamine per le vibrazioni acustiche di Chladni, tavola di pesi e misure antiche della Provincia di Bari, sfera armillare, globo semplice, barometro in tavola nera con correzione zero, termometro a tre scale, compasso per lavagna, bollitore Franklin, anello di S. Gravesande, microscopio e 2 oggetti, lente biconvessa, lente biconcava, prisma di ottone montato, bussola di declinazione, macchina di Winter, 6 pile Daniell, 3 campane per macchina pneumatica, raccolta di minerali e roccia, macchina pneumatica, tavolino col piano di pietra levigata per gabinetto fi sico11. Tutta la strumentazione di cui sopra di macchine fi siche e strumenti chimici fu acquistata anche col contributo di £. 2.250 elargito da un anonimo cittadino molfettese e da un altro contributo di £.2.750 raccolte tra i componenti della Guardia Nazionale di Molfetta. Con altri sussidi statali, elargiti alla Scuola Tecnica tra il 1869 e 1875, fi gura l’acquisto di un’altra macchina pneumatica per £.550, delle tavole di Schreiber per £.24, e della sfera armillare di Lamanna per £.25. Nel 1886 si pensò di intitolare la Scuola Tecnica al fi sico e scienziato molfettese Giuseppe Saverio Poli12.

Autore: Corrado Pappagallo
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet