Il Rotary Club Molfetta festeggia i suoi primi quarant'anni
Quarant’anni di servizio non sono pochi e quelli del Rotary Club di Molfetta raccontano la storia di uomini impegnati disinteressatamente al servizio della comunità nello spirito del suo fondatore l’avvocato americano Paul Harris al quale la città di Molfetta ha dedicato una piazza. Il Club di Molfetta fu fondato il 21 novembre 1972. Il primo Presidente fu Pasquale Laganara, che verso la fine dell’anno 1971, attingendo negli ambienti professionali più disparati, mise insieme un gruppo di professionisti, per creare lo zoccolo duro indispensabile per la nascita di un Club Rotary. Questo gruppo, già animato dal comune desiderio del “servire”, dalla volontà di “rendersi utili” al territorio, alla città ed alla comunità, venne, ulteriormente, stimolato agli “ideali rotariani” da diversi incontri con due soci del Club di Trani: Michele Carbone e Giuseppe Bassi. Il 21 novembre 1972, una apposita cerimonia sancisce la nascita ufficiale del Club, con la consegna della “Carta Costitutiva”; Club Padrino è il Club di Trani. Alla cerimonia parteciparono due vescovi: Mons. Morena e Mons. Todisco. Nella serata del 4 gennaio si udì il primo rintocco della campana che aprì la riunione del Club: la campana era stata donata dal Club di Trani. Il Club iniziò la sua attività e si sviluppò negli anni, animato da assidua frequentazione, da intenso spirito di amicizia e grande disponibilità verso tutto e tutti. Nel 1975 viene costituito il primo Club Rotaract (la Carta fu consegnata il 31 maggio 1975): fondatore, insieme con altri, fu Felice de Sanctis che presiedette poi il Club e fu nominato anche Delegato Stampa e Relazioni esterne del 190° Distretto. Dopo qualche anno il Club cessò di esistere e fu ripreso nel 1992, mentre nel 2011 nacque il Club Interact. Nel corso degli anni il Club ha vissuto momenti esaltanti: la nomina a Governatore del Distretto 2120 del socio Tommaso Berardi per l’anno 1998-1999; la designazione a Governatore del Distretto 2120, per l’anno 2014-2015 del socio Luigi Palombella; per ben otto volte, un suo socio ha ricoperto, nel tempo, la carica di Assistente del Governatore; nell’anno rotariano 2002-2003, Presidente del Club Corrado Nappi, sul labaro venne appuntata la medaglia d’oro, conferita dal Comune di Molfetta, per gli “alti meriti sociali” del Club. Il Rotary Club di Molfetta si è sempre distinto, in ambito Distrettuale, per la sua compattezza e attiva partecipazione. Servire al di sopra di ogni interesse personale è il motto ufficiale del Club che ha celebrato ufficialmente la ricorrenza alla Fabbrica S. Domenico. Ad introdurre i lavori è stato il Presidente del Club, Vito Valente a cui sono seguiti i saluti del vescovo mons. Luigi Martella. La celebrazione ufficiale è stata affidata al prof. Tommaso Berardi, Socio del Club di Molfetta e Past Governor del Distretto 2120 sul tema “Dall’Amicizia al Servizio”, Percorso evolutivo del Rotary Club di Molfetta. Il presidente Valente con orgoglio ha dato ai presenti un’anticipazione sulla mostra intitolata «La Presenza del Club sul Territorio» e realizzata dal Club al fine di illustrare ai visitatori gli innumerevoli service che sono stati attuati nel corso di tanti anni di esperienza e impegno nel sociale. L’ex governatore del Distretto 2120 e socio del Club di Molfetta, Tommaso Berardi ha rivelato una delle caratteristiche principali del Club. Si tratta delle donne, definite come un vero e proprio «toccasana poiché hanno contribuito a consolidare l’amicizia tra i membri rotariani» e a rendere più facile la gestione dei rapporti interpersonali. Amicizia, integrità, diversità e pluralismo sono gli ingredienti che da sempre rappresentano il segreto di un così duraturo e brillante percorso. Unica nota stonata l’inopportuna presenza dell’ex sindaco di Molfetta sen. Antonio Azzollini che ha colto l’occasione per fare scorrettamente campagna elettorale tra lo sconcerto dei presenti. L’ex sindaco, dopo le dimissioni per candidarsi alle elezioni politiche di primavera, avrebbe fatto bene ad evitare di partecipare ad una manifestazione pubblica e soprattutto avrebbe dovuto astenersi dal pronunciare frasi di contenuto chiaramente elettoralistico. Il Rotary, infatti, è un’organizzazione internazionale apolitica. E’ seguito poi il taglio del nastro della Mostra dei 40 anni del Rotary che è è rimasta aperta per una settimana nel Chiostro della Fabbrica. La mostra è stata realizzata con diversi pannelli, uno per ogni anno della storia del Rotary, Non mancano testimonianze della fondazione del Rotaract (il Club giovanile). Su ciascun pannello sono state collocate le testimonianze di un operato sempre concreto e in prima linea sul fronte sia nazionale che internazionale. Programmi umanitari, educativi, elargizione di borse di studio sono solo alcune delle attività svolte in conformità con l’idea del service above self che sin dagli albori connota e caratterizza il Rotary Club. Un’altra serata ha visto protagonisti gli attori del Collettivo popolare molfettese “Dino La Rocca” nello spettacolo “U Azzouppe” di Caterina Tattoli con l’interpretazione della stessa Tattoli, di Giorgio Latino, Mena Pischettola e Francesca Minervini. Una divertente satira che ha raccontato la storia di una popolana ignorante alle prese con un avvocato stranito nel tentativo di interpretare “l’incidente” accaduto alla figlia della donna, rimasta incinta a causa di un tamponamento avvenuto mentre amoreggiava in auto col fidanzato. Gag efficaci, gioco degli equivoci e dei controsensi, rapidità nelle battute, grande esperienza e maestria nell’interpretazione, hanno fatto della breve commedia l’occasione non solo di divertimento, ma anche di riflessione su uno spaccato sociale della nostra città. La settimana del decennale ha avuto anche il suo risvolto culturale con l’Estemporanea di pittura, durante la quale 6 maestri artisti molfettesi hanno dipinto un quadro a tema rotariano per il piacere dei cittadini che hanno potuto ammirare passo passo come nasce un’opera. Il momento di convivialità fra i soci, ha concluso le celebrazioni dei primi 40 anni del Rotary, mentre il presidente Vito Valente ha voluto donare pergamene a tutti i presidenti e ai soci fondatori oltre a un crest, offerto a tutti i rotariani, che riproduce il logo dei 40 anni, realizzato anch’esso da Felice de Sanctis. Una celebrazione semplice, senza fasti come è costume del Rotary che opera in silenzio al servizio della società.
Autore: Isabella Cipriani