Il ricordo del tennistavolo regionale di Manlio Memola
MOLFETTA -Tanti amici, tanta emozione e tanta voglia di stringersi attorno alla moglie Tonia ed ai figli Gianmichele e Nicolò. Si possono riassumere in queste poche parole le forti sensazioni provate dai tantissimi che si sono ritrovati, anche a distanza di anni, nel Duomo di Molfetta per tributare l'ultimo saluto ad un amico che ha scritto molte pagine in svariati settori sociali ed in particolare nel mondo del teatro e del tennistavolo: Manlio Memola.
Grande commozione tra tutti i ragazzi del Circolo Tennistavolo Molfetta, la sua società di sempre e di cui è stato uno dei più autorevoli soci fondatori; grande commozione anche per le ragazze del'Inottica Molfetta.
Tutti hanno voluto essere accanto a lui fino all'ultimo istante e lo hanno abbracciato con un picchetto d'onore, quasi a non volerlo lasciare andare via.
Toccante il saluto letto dall'amico Mimmo Valente, a nome di tutti i dirigenti e gli atleti del pongismo molfettese e pugliese, con il quale ha condiviso fin da1969 il grande impegno per il tennistavolo.
“Quando ieri – ha detto Mimmo - sono andato a casa di Manlio per salutarlo e per abbracciare i suoi cari ho notato un quadro che conteneva il manifesto di una rappresentazione teatrale in cui Manlio ha avuto un ruolo da protagonista.
E precisamente Il Bando di tutti i bandi, scritto da Orazio Panunzio altro grande molfettese scomparso recentemente.
Sul manifesto è raffigurata la luna con alcune stelle e campeggia una frase breve e concisa: c'era una volta.
Mi è venuto spontaneo accostare la frase a Manlio ed alla sua vita: c'era una volta Manlio.
C'era una volta un marito per la moglie Tonia ed un padre per i figli Gianmichele e Nicolò.
C'era una volta un amico fraterno per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di apprezzarlo per le sue spiccate doti di generosità, di altruismo e di umiltà.
C'era una volta un uomo poliedrico con una grande preparazione culturale e che aveva la capacità di affrontare con competenza qualsiasi argomento: letteratura, storia, geografia, arte, spettacolo, teatro, filatelia, scacchi, sport ed ancora tanti altri.
C'era una volta un uomo di grande dinamismo che non sapeva negarsi agli amici ed era capace di attivarsi contemporaneamente per eventi di qualsiasi natura.
C'era una volta un uomo che ha avuto un notevole ruolo nel dar vita a diverse associazioni, tra cui l'Associazione ex Liceali ed il Gruppo Teatrale L'Espressione.
Ed è proprio con l'Associazione ex Liceali che nel 1969 è nata la sua passione verso il tennistavolo.
Uno sport al quale ha dedicato quarant'anni della sua vita ricoprendo nella società i più svariati ruoli come Presidente, Vice Presidente, Segretario, atleta e nella Federazione come Giudice Arbitro, Presidente del Comitato Provinciale di Bari e Consigliere Regionale: sempre pronto a lasciarsi coinvolgere nell'organizzazione di migliaia di eventi, sempre pronto ad accompagnare le squadre in innumerevoli trasferte e magari in caso di necessità ad impugnare la racchetta ed a scendere in campo, sempre pronto a rispondere a tutte le chiamate.
Uno sport in cui ha rappresentato un preciso punto di riferimento per tutti ed in particolare per tantissimi ragazzi per i quali è stato un amico, un fratello ed un padre.
Adesso – ha concluso - Manlio non è più vivo tra noi, ma sono certo che c'è e ci sarà per sempre nel cuore e nella mente di ciascuno di noi”.
Parole forti alle quali è seguito un altro gesto forte: i figli e gli amici hanno voluto a tutti i costi portare Manlio sulle spalle fuori dal Duomo prima di iniziare la sua ultima trasferta. Ciao Manlio.