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Il progetto della pista ciclabile Molfetta-Giovinazzo diventa realtà con l’approvazione definitiva della Regione. Il rischio di opere inutili
Il rendering della pista ciclabile Molfetta-Giovinazzo
19 giugno 2021

MOLFETTA - Il progetto della pista ciclabile che collega Molfetta a Giovinazzo, presentato dai due Comuni alla Regione Puglia, otterrà il finanziamento di un milione e mezzo di euro. Sul Bollettino ufficiale della regione Puglia del 17 giugno 2021, infatti, è stata pubblicata l’approvazione della graduatoria definitiva, ammissione a finanziamento, accertamento dell’entrata e impegno contabile di spesa. Molfetta e Giovinazzo si sono classificate al secondo posto del bando regionale, alle spalle di Taranto.

“Questo finanziamento regionale – afferma il sindaco Tommaso Minervini – farà sì che la Molfetta-Giovinazzo diventi una strada panoramica rispettosa dell’ambiente, da godersi pedalando in bicicletta in sicurezza. Con lo sminamento delle acque del Gavetone e la nuova pista ciclabile, i molfettesi potranno avere un litorale più bello e più sicuro già dalla prossima estate”.

Anche se la politica delle concessioni di spiaggia libera ai privati, ha tolto ai molfettesi tanta possibilità di utilizzare aree libere gratuitamente, a differenza di quanto è avvenuto a Bisceglie dove si è fatta la politica contraria di impedire lottizzazioni della spiaggia.

Ma Molfetta, si sa, è il paese del cemento selvaggio dove si costruisce a due metri dal mare, figurarsi se non si concede un’area a un privato per farsi il lido e lucrarci sopra. Il rispetto dell’ambiente non è contemplato nei programmi di quest’amministrazione.

In merito alle piste ciclabili, poi, non manca, tuttavia, qualche perplessità dovuta al restringimento della carreggiata su un tratto dove si sono registrati diversi incidenti mortali.

Quello delle piste ciclabili resta un progetto con molti interrogativi. In città non sta funzionando perché non c’è una cultura delle bicicletta, quindi le piste sono quasi deserte. E’ come il paradosso di Aristotele se sia nato prima l’uovo o la gallina. Dovevano nascere prima le piste ciclabili e poi la cultura e l’abitudine ad usare la bici, oppure il contrario?

Il rischio è che queste piste ciclabili restino opere inutili destinate ad essere poco usate e a degradarsi col tempo. Un altro spreco di denaro pubblico.

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