Il Partito dei Pensionati di Molfetta: no alla caccia alle streghe sui falsi invalidi
MOLFETTA - Il Partito dei Pensionati di Molfetta interviene sulle verifiche sui falsi invalidi e prende posizione per evitare una politica di due pesi e due misure, come sostiene il segretario politico Paolo Montebello: «La Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il Piano Straordinario del Governo che riguarda la verifica delle invalidità civili, con il chiaro intento di colpire le false invalidità e di contenere i costi per le erogazioni pensionistiche da parte dello Stato, inerenti tali invalidità. L'INPS, con la circolare del 21 luglio 2008 n. 77, ha disposto visite a campione e controlli periodici anche in riferimento alla percentuale di invalidi presente sul territorio, in relazione al numero di abitanti.
Se sarà accertato un aggravamento della malattia dell'invalido, questi, se vuol vedere riconosciuto l'aggravamento del suo handicap, dovrà fare specifica richiesta all'ASL di competenza, ma, se la commissione di verifica dovesse rilevare il venir meno di questi requisiti che sono all'origine della concessione della pensione di invalidità, questa viene immediatamente sospesa e successivamente revocata.
Sembra quasi una politica di “due pesi e due misure”, perché quando si tratta di cancellare una pensione si procede d'ufficio, quando si riconosce un diritto in più all'invalido è necessario che vengano presentate una serie di certificazioni e domande.
Siccome le Commissioni di controllo hanno competenze sull'accertamento delle condizioni di chi chiede o usufruisce della pensione di invalidità, non si comprende perché il giudizio della medesima commissione, in caso di aggravamento, non abbia uguale valore del giudizio negativo per l'invalido. Per gli invalidi che non si presenteranno a visita, vi sarà l'immediata sospensione del pagamento dell'importo pensionistico e nel caso in cui si forniscano giustificazioni entro 90 giorni e ci si sottoponga a visita non vi sarà alcuna sospensione.
Come Partito Pensionati teniamo a sottolineare che non vogliamo affatto proteggere i falsi invalidi, una piaga che colpisce proprio chi invalido lo è per davvero. Lasciano perplessi i casi di presunti ciechi che guidano potenti automobili e che, grazie al riconoscimento dell'invalidità, occupano anche ottimi posti di lavoro: ben vengano i controlli, che non dovranno danneggiare chi invalido lo è davvero, senza mettere in atto una vera e propria caccia alle streghe. Si coglie l'occasione anche per dire quanto sia vergognoso che molti invalidi vedano la loro pensione sospesa, per almeno tre mesi allo scadere del triennio, non avendo altre fonti di reddito».