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Il mistero della segnaletica scomparsa: vandalismo o furto?  
15 luglio 2007

La vicenda ha dell'incredibile. Il gesto compiuto da ignoti che a primo acchito fa sorridere rispecchia la situazione cittadina con cui ormai, da qualche tempo, devono convivere la maggior parte dei cittadini, cioè un disordine pubblico diffuso. A Molfetta si è addirittura arrivati a rubare la segnaletica stradale. Ebbene sì, si rubano anche i segnali stradali, quelli che si trovano sui pali e che servono ad indicare la strada. E' successo qualche settimana fa in alcune vie cittadine. I residenti e i passanti nonché gli automobilisti si sono incuriositi nel vedere quei pali che fino al giorno prima reggevano i segnali stradali, ormai spogli della loro parte principale. Molti hanno pensato che si stesse provvedendo alla loro sostituzione, cosa alquanto improbabile visto che i segnali erano stati solo tolti e non sostituiti e poi per giunta nella notte. Infatti, quasi tutta la segnaletica stradale che fino a pochi giorni prima indicava il senso di percorrenza, gli obblighi e i divieti per gli automobilisti che transitavano in via Cap. de Candia (nel centro della città) e in viale S. Margherita, la periferica strada che costeggia il cimitero comunale, è sparita. Sono rimasti “nudi” pali spogli dei loro segnali (nella foto). La cosa ci risulta a dir poco assurda e alquanto ridicola. Forse i ladri di segnaletica si sono “ispirati” al personaggio dell'ultimo film dei due comici siciliani Ficarra e Picone il 7 e l'8, in cui il personaggio interpretato da Ficarra, essendo scapigliato di professione, si diverte a staccare per puro divertimento la segnaletica stradale installata sotto casa. Questa poi veniva regolamente reinstallata, ma veniva puntualmente sottratta dal “ladro”. I ladruncoli molfettesi, se così si possono definire, sull'esempio dei ladri di rame, hanno forse pensato di sottrarre furtivamente la segnaletica non certo per divertirsi ma presumibilmente per trarne un minimo di guadagno (questa sarebbe l'ipotesi più attendibile) forse rivendendo i segnali per pochissimi euro. Ma a chi? E per farne cosa? Tutto questo rimane un mistero. Ancora una volta apagare questi gesti assurdi scaturiti forse anche dal degrado sociale siamo noi cittadini, infatti la segnaletica sarà presumibilmente ripristinata (non si sa quando, visto che sono passate già alcune settimane) a spese ovviamente di noi contribuenti. Avviene anche questo nella nostra città: provate a raccontarlo, non ci crederanno di sicuro…
Autore: Giovanni Angione
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