Il flop comunicativo di Ninnì Camporeale
Contrariamente alla efficace e vincente campagna di comunicazione del centrosinistra (uno slogan per tutti: “lasciamoli perdere”), quella del centrodestra per Ninnì Camporeale è stata completamente sbagliata e improvvisata. Infantile l’idea degli aeroplanini di carta, gli origami (peraltro mutuata da altra campagna elettorale di un Comune vicino) che hanno confermato l’immagine del “candidato scolaretto” dietro il quale si celava (come si celava) l’ex sindaco sen. Antonio Azzollini. Una situazione che è apparsa chiara a tutti e che è ben sintetizzata nella vignetta di “Quindici” di questo mese, realizzata da Michelangelo Manente. Tra l’altro gli origami, gli aeroplanini di carta, gli aquiloni erano in contrasto con lo slogan: una straordinaria energia. Che vuol dire? Che occorre una straordinaria energia per lanciare gli aeroplanini? Un flop totale. Senza parlare, poi, di alcuni candidati che hanno riproposto slogan vecchi e scontati, tipo: “impossibile non votarla” (si poteva equivocare); “stiamo costruendo una città per bene” (meno male che ci sono stati scandali, arresti e un suicidio); “un volto giovane, perché qualcosa cambi” (banalissimi e scontatissimo); “…cuore e fede” (vocazione in vista?); “determinazione e impegno” (ma chi la conosce?); “…non basta avere diritto a qualcosa, ma ottenerla quando se ne ha diritto…” (che vor dì? direbbero a Roma). Per non parlare di quell’autentica idiozia del cimitero per i cani, con grandi prati verdi, tipo il cimitero militare di Arlington in Virginia, in cui potrebbero essere sepolte le bestiole. Ma questi personaggi, oltre a non avere il senso del ridicolo, dove vivono? Non sanno che, con tutto il rispetto per gli animali, nel cimitero di Molfetta non c’è posto per centinaia di salme, parcheggiate in modo precario (e a pagamento) in varie cappelle? Meglio stendere un velo pietoso