Il coraggio e le ragioni di una scelta
La verità è che parliamo di rinnovamento e non rinnoviamo niente. La verità è che ci illudiamo di essere originali e creativi e non lo siamo. Siamo là con il nostro vecchio modo di essere e di fare, con l'illusione che, cambiati gli altri, cambi anche il paese.
Capita di leggere pensieri e commenti di molti giovani. In ogni frase ritrovo sempre la parola “ me ne fotto “ oppure “ siamo tutti uguali “.
Nei commenti non trovo mai una frase “ che cosa posso fare io per migliorare la società “ e quali idee mettere in campo.
Non si cerca il dialogo e il confronto, non si partecipa alla vita pubblica e soprattutto non esistono dei grandi partiti di massa. Insomma, il grande compromesso storico di Enrico Berlinguer con la DC di Aldo Moro che portò a una stagione tra maggioranza e opposizione ricca di scelte sui diritti civili tra cui divorzio, consultori, aborto e il diritto di famiglia, portò a una maturità politica che oggi è lontana dalla realtà.
In molti affermano la mancanza dell'Etica e Questione Morale nella gente.
La Questione Morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta della democrazia.
I partiti devono concorrere alla formazione della volontà politica della nazione e ciò possono farlo non occupando pezzi sempre più larghi dello Stato, sempre più numerosi centri di potere in ogni campo, ma interpretando le grandi correnti di opinione, organizzando le aspirazioni del popolo.
I giovani negli anni Settanta affrontavano il mondo e la vita con la passione, con la voglia di lottare e di cambiare, la voglia di essere protagonista della loro vita.
Si riunivano in assemblea, in lotte, in manifestazioni di piazza, in comitati direttivi fino a tarda notte sempre sperando in un mondo migliore, di libertà, di amore, di solidarietà, dove ognuno poteva essere e ritrovare se stesso contribuendo alla sua realizzazione e a quella di un mondo dove ci fosse posto per tutti.
Tutti coloro che partecipano alle manifestazioni, incontri, discussioni, sono davvero qualcosa di bello, non solo per il loro rilievo e significato politico ma anche per il loro valore umano.
Sono legami che uniscono gli uni agli altri, uomini che hanno comuni legami, comuni aspirazioni; i sentimenti della speranza in un futuro più bello per il nostro paese.
Nelle prossime elezioni Europee, provinciali e Amministrative ci sono una marea di candidati e quasi tutti con lo stesso slogan “ vota me perché farò “ che coloro i quali chiedono il voto “ per ciò che fanno tutti i giorni “.
Io preferisco i secondi..
Autore: Michele de Gennaro