Il comandante del vigili: il centro storico non è il Bronx
Questione focale della nostra inchiesta sulla vivibilità del Centro Storico molfettese è, indubbiamente, la gestione dell'accesso e del traffi co dei veicoli. L'analisi tecnica di tale questione è stata affrontata assieme al Comandante della polizia Municipale di Molfetta, dott. Giuseppe Gadaleta, partendo da un punto sul quale non tutti i cittadini sono informati. “La questione dell'accesso al centro storico – dice Gadaleta – è regolamentata dall'ordinanza n. 41732 del 9 settembre 2005, fi rmata dall'allora sindaco Tommaso Minervini, che andava a modifi care le disposizioni antecedenti per cui l'accesso delle auto dei residenti era vietato nella fascia oraria 10 – 19. Poiché furono riscontrati notevoli disagi sia dagli stessi residenti sia dalle imprese edili che in quel periodo lavoravano sugli edifi ci del centro storico, si pensò di modifi care tale orario di accesso, cioè fu istituito il divieto assoluto di circolazione e sosta dalle ore 17 alle ore 22 di tutti i giorni feriali e festivi, in tutto il Centro storico, compresa Piazza Municipio. Ragionevolmente si può pensare che l'eventualità che macchine estranee possano sostare o transitare nelle ore vietate sia reale, ma le oltre 300 contravvenzioni che sono state emesse nell'anno 2007 stanno a testimoniare il continuo lavoro della polizia municipale a monitoraggio della situazione”. Come vengono attribuiti i pass d'accesso nella zona antica della città? “Ogni residente presenta l'apposita richiesta, che concede l'uso di un pass per ogni nucleo familiare contenente, al massimo, un riferimento a due targhe; è possibile, quindi, utilizzare lo stesso pass per due auto differenti, sempre appartenenti allo stesso nucleo famigliare, ma mai contemporaneamente per entrambe i veicoli. Sono state studiate, inoltre, altre agevolazioni a chi risiede in tale zona, fornendo schede prepagate per il parcheggio nella cosiddetta Zona C, in altre parole la zona di Via Dante. Tutto ciò rientra in una bozza di progetto stesa assieme all'assessore Pierangelo Iurilli, volta a studiare nuove soluzioni per il parcheggio e l'organizzazione della intera zona”. Abbiamo registrato molte testimonianze e osservazioni dei cittadini sul traffi co nel centro Storico e i disagi conseguenti quando le ordinanze relative non vengono rispettate. Com'è presidiato la zona e che tipo di lavoro viene svolto dalle unità presenti? “Il Centro Storico ha la prerogativa di essere pattugliato costantemente nelle due fasce orarie 8 – 14 e 16 – 22. Dal lunedì al sabato due unità del corpo della Polizia Municipale si dedicano a un lavoro di prevenzione e di front offi ce sul campo, cioè presenza continua garantita per le competenze che ci spettano, tra cui il controllo della viabilità e dell'abusivismo edilizio. Comprendo il senso di disordine che può risultare evidente coi parcheggi in zone proibitive, i transiti nelle ore vietate, ma le nostre unità sono sempre attive e ciò è testimoniato dall'attività del 2007 tutta certifi cata. Sta anche ai cittadini, però, rispettare le ordinanze e non pretendere di poter giudicare la situazione di una intera zona solo da un episodio. Non ci può essere un controllo totale, il centro Storico non è il Bronx e gli ultimi atti vandalici sono fenomeni isolati e incontrollabili perché fuori dall'orario di servizio, già ampio. Nemmeno il resto della città è un Bronx, ma per ovviare agli episodi di inciviltà serve, oltre al lavoro della Polizia Municipale, peraltro sempre garantito e puntuale, la coscienza civica, più partecipazione e responsabilità dei cittadini”. Ha parlato della bozza di un progetto rivolto proprio al ripensamento del centro Storico, per una migliore vivibilità e organizzazione. Verrà riproposto tale lavoro con la nuova Amministrazione? “Sicuramente i progetti nati dalla collaborazione con l'assessore Iurilli verranno riproposti nelle sedi opportune, per continuare un percorso che già è stato avviato e che è nell'interesse della cittadinanza tutta”.