Idee per cambiare la città: Di Gioia le propone ai molfettesi
MOLFETTA – 31.3.2004
Lillino di Gioia non demorde, così eccolo la scorsa domenica mattina, armato di quattro cartelloni, sul marciapiede del Liceo Classico, di fronte quindi a quel bar San Marco che può considerarsi il suo secondo ufficio, nelle vesti di tribuno del popolo.
Assieme ai suoi fidi compagni in quest'ultima avventura politica, Annalisa Altomare, Giovanni Ventrella e Pino De Candia, ha arringato i cittadini, impegnati nella passeggiata mattutina, illustrando, con l'ausilio didattico dei cartelloni, le sue proposte per Molfetta, in definitiva per il programma della prossima competizione elettorale comunale.
Mancano più di due anni, ma l'ing. Di Gioia (nella foto)ha chiara una cosa: basta con gli interventi in ordine sparso, episodici e slegati. E' necessario riflettere sull'idea globale di città, ricominciando da quattro.
Ci dovrà essere un “polo della socialità”, trasformando il vecchio mercato ortofrutticolo all'ingrosso, dopo l'imminente trasferimento nella nuova sede, in un contenitore di servizi per bambini, anziani, giovani, da legare ad altre due strutture situate nelle vicinanze: l'oratorio della chiesa di San Giuseppe e l'Apicella. Tutto al servizio del sociale.
Impianto programmatico identico anche per gli altri poli, un mix di ripensamento dell'esistente e di strutture nuove. Per il “polo della cultura” le idee nuove sono due, la fondazione, già pronto il nome, quello del pittore molfettese Giaquinto, per ripensare e far funzionare in maniera concertata i contenitori culturali ristrutturati e fino ad ora inutilizzati o sottoutilizzati: San Domenico, Anfiteatro di Ponente, Ospedaletto dei Crociati, Lazzaretto.
In aggiunta il colpo di ingegno di trasformare l'attuale mercato ittico all'ingrosso in teatro comunale. Secondo Di Gioia si può fare, sul cartellone apposito è anche buttato giù uno schizzo. Il mercato andrebbe spostato di fronte a quello ortofrutticolo all'ingrosso, nella zona Asi, e costruirebbe il terzo polo, quello mercatale, con il vantaggio di poter utilizzare delle strutture comuni e di realizzare un grosso centro agroalimentare.
Infine il “polo turistico”, anche qui ridefinizione della vocazione turistica della città, da affidare ad un progetto globale, frutto di un bando a livello nazionale, capace di mettere assieme le D4, cioè la zona a vocazione turistica prevista dal PRG fra Molfetta e Giovinazzo, un eventuale raddoppio del lungomare, da prolungare fino alla Prima cala, il porto turistico ed il risanamento della spiaggia a Ponente.
Insomma, pare che buona parte del programma elettorale di uno dei prossimi candidati sindaci, si presuppone di centro sinistra, viste le recenti prese di posizione di questi movimenti politici, sia già pronto. Per l'ing. Di Gioia, la sua è soprattutto “una provocazione alla città (e si presume anche alle altre forze politiche) ed un avvio di dibattito su alcune indicazioni programmatiche”.
Lella Salvemini