MOLFETTA – I docenti del Liceo Classico e Scientifico di Molfetta (foto) hanno inviato una lettera all’assessore regionale Alba Sasso e per conoscenza all’assessore Provinciale Stefano Diperna, al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale Puglia, alla Direzione Regionale e al Dirigente Ambito Territoriale USR per la Provincia di Bari, per mette in evidenza i problemi che si creeranno con l’istituzione di un nuovo liceo scientifico a Giovinazzo, ad appena 5 km di distanza da Molfetta.
La cosa, in realtà appare inspiegabile, soprattutto alla luce degli accorpamenti scolastici. Come si spiega? Si è voluto favorire qualcuno? E’ un provvedimento di natura politica per catturare consensi?
Si spera in una revisione di questa decisione, che appare assolutamente irrazionale e soprattutto costosa, in un momento di scarsità di risorse, appare uno spreco di denaro pubblico. E poi si mettono a rischio diversi posti di lavoro.
Ecco la lettera dei docenti:
«I Docenti dell’I.I.S.S. di Molfetta suggeriscono un ripensamento ed una revisione della delibera n. 125 del 25-1-12, relativa al dimensionamento della rete scolastica, alla luce dei seguenti dati e fatti oggettivi:
Nel corso degli ultimi quattro anni il rapporto tra le famiglie degli alunni di Giovinazzo e la nostra scuola è diventato stabile, proficuo e convinto ed attesta la bontà e la qualità dell’offerta formativa, nonché la fiducia che si ripone nella nostra istituzione, preferita, per libera scelta dall’utenza, sia a quella presente in loco, sia a quella dei comuni viciniori.
Di conseguenza l’istituzione scolastica si è attrezzata per tale sfida, potenziando le proprie proposte didattiche, e nel contempo incrementando le dotazioni e le risorse strumentali, attrezzando i laboratori, creandone di nuovi ed orientando le risorse offerte dai fondi europei verso il reperimento delle dotazioni più aggiornate, anche in vista dell’ aumento numerico degli alunni.
Tali risorse, quindi, risulterebbero addirittura sovradimensionate in caso di diminuzione del numero degli iscritti, come conseguenza dell’apertura dell’indirizzo del liceo scientifico nel comune di Giovinazzo.
Si fa sommessamente presente che sullo sfondo di un complessivo decremento demografico la segmentazione dell’indirizzo scientifico appare in contrasto con il criterio di potenziamento delle realtà positive già esistenti. A tal proposito non varrebbe l’obiezione della riduzione del pendolarismo; infatti esso è compensato dalla qualità della proposta di insegnamento esistente nell’I.I.S.S. e dal fatto che il fenomeno dello spostamento di alunni e docenti tra più comuni, allargando il bacino di utenza a più realtà, finisce per arricchire il curricolo implicito di tutti gli studenti viaggiatori e dei loro compagni.
Alla luce di quanto sopra detto, ci sfugge la ratio e saremmo desiderosi di conoscere i criteri della scelta di attivare i nuovi corsi del liceo scientifico a Giovinazzo, in considerazione del fatto che, nella città di Molfetta, a soli cinque Km di distanza, in un contesto di trasporti pubblici variegati, efficienti e costanti, esiste una consolidata esperienza didattica rappresentata da un polo liceale che ha avuto legami storici e amministrativi con il liceo ’Spinelli’ di Giovinazzo e che costituisce di per sé il risultato di una efficace razionalizzazione che mal si concilierebbe con un’ulteriore parcellizzazione degli indirizzi. Tale segmentazione andrebbe in controtendenza rispetto alla necessità di rendere più forte e stabile il presidio scolastico liceale esistente a Molfetta, il quale riceverebbe un ‘vulnus’ da tale nuovo piano;
Le aspettative delle famiglie di Giovinazzo non sono state finora mai deluse e il successo dell’azione formativa dell’I.I.S.S. è documentato dal costante incremento delle iscrizioni negli ultimi anni; perciò c’è da chiedersi se sarebbe preferibile la presenza a Giovinazzo di un indirizzo scientifico senza storia e senza tradizione, tutto da costruire, reinventare e, in questo particolare momento, da finanziare, ad un’offerta formativa dell’I.I.S.S. di Molfetta (L.S.- L.C. ) consolidata, fatta di eccellenze e di attenzione didattica, che non necessita di ulteriori infrastrutture e investimenti».