I disabili scrivono a “Quindici”: troppi errori nelle riduzioni della percentuale di invalidità
MOLFETTA – Un gruppo di disabili scrive a “Quindici” sulla riduzione della percentuale di invalidità.
«Egregio sig. direttore, siamo un gruppo di disabili (poliomielitici) di una certa età, oltre i 50 o quasi, legalmente riconosciuti dalla C.IC. con una percentuale di invalidità al 60% 70%, che ci garantiva l'esenzione ticket, contrassegno disabili ecc.....
La causa che ci spinge ad illustrare la nostra patologia e una patologia che fino ad una certa età di 40/45 anni è stazionaria, poi con l'avanzamento degli anni sorgono alcune altre patologie collegate cioè neurologiche, fisiche, artrosico, perdita di equilibrio durante la deambulazione, affaticamento respiratorio, questo a causa dello sforzo che facciamo durante la deambulazione.
Inoltro domanda di aggravamento, pressa la C.I.C con relativi rx e certificati medici vari, questi mi rispondono con una riduzione di punteggio, di conseguenza mi ritirano il contrassegno disabili, mi revocano l'esenzione ticket ecc.......
Ora voglio dire a questi sigg. medici: (se sono medici) prima di dare un giudizio sulla percentuale c’è un sito internet: SINDROME POST POLIO, che si può benissimo consultare gratuitamente e c'è anche una proposta di legge promossa da alcuni parlamentari sempre inerente a alla POST POLIO.
Tale argomento certo riguarda oggi noi che abbiamo inoltrato domanda di aggravamento, ma in seguito anche altri.
Quindi si fa appello a Sigg. medici di rivedere bene questi casi, prima di ridurre il punteggio perché già siamo penalizzati a livello fisico, morale, psicofisico ora anche a livello umano.
PS. a questi sig. ci vorrebbe che un loro figlio abbia problemi di questo genere cosi capiscano cosa significa convivere con questa patologia, ed essere visti diversi dalla società».
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