MOLFETTA - “Il centrodestra continua a diffondere bugie e disinformazione, nel vano tentativo di coprire, con la propaganda, i fallimenti dell’amministrazione guidata da Antonio Azzollini”. L'assessore regionale alle Politiche giovanili Guglielmo Minervini (foto) intende precisare che la costruzione della Cittadella degli Artisti, in corso dall’ex capannone ASM di Molfetta, sulla via per Bisceglie, è stata possibile grazie al bando regionale “Laboratori urbani”.
“Il candidato sindaco di centrodestra – spiega Minervini - omette che l’intervento relativo al centro polifunzionale destinato all’arte, allo spettacolo e alla creatività è stato finanziato con un contributo a fondo perduto della Regione pari a 560.000 euro, previsto nell’ambito del Programma regionale Bollenti Spiriti. La Puglia ha attivato, grazie a questo programma, una grande rete al servizio della creatività giovanile unica in Italia”.
Il Comune di Molfetta ha cofinanziato l’iniziativa solo con 140.000 euro. Altro che 1,1 milione di ‘fondi propri’! Non bisogna dimenticare, piuttosto, che la firma del disciplinare tra Comune di Molfetta e Regione Puglia per la realizzazione della Cittadella degli Artisti risale al giugno 2007.
“Mentre in tutta la regione sono stati inaugurati e aperti 118 laboratori urbani – evidenzia l'assessore alle politiche giovanili - Molfetta ha accumulato continui ritardi. Sono passati quasi sei anni, e il centrodestra oggi ammette che per aprire questo laboratorio rivolto ai giovani della città ci vorranno ancora dei mesi. Ma in tutti questi anni cosa hanno fatto? Solo promesse e annunci per una imminente apertura che non c’è mai stata”.
“La Cittadella degli Artisti – prosegue Minervini – rappresenta piuttosto l’ennesimo esempio della pessima qualità dell'azione amministrativa che ha caratterizzato il centrodestra, con una incredibile sequela di ritardi, varianti al progetto iniziale e gli immancabili contenziosi che stanno privando la città di un intervento strategico destinato ai giovani di questa città”.
I lavori di ristrutturazione dell’immobile, infatti, iniziati nel maggio del 2008, sono stati sospesi per oltre un anno, da aprile 2009 al giugno 2010, per un contenzioso sorto tra la ditta aggiudicatrice dei lavori e il Comune di Molfetta. Contenzioso terminato con la risoluzione del contratto di appalto e il pagamento, da parte del Comune, di 260.000 euro nelle casse dell’impresa. “I fatti sono lì a dimostrare che anche sulla Cittadella degli Artisti l’amministrazione comunale ha messo in fila una imperdonabile approssimazione nella gestione della cosa pubblica”.
C'è poi il tema dell’affidamento (avvenuto nel febbraio 2010, oltre tre anni fa!) della gestione della Cittadella ad un’ATI guidata dalla Cooperativa Fantarca, che non si è preoccupata in alcun modo di coinvolgere il variegato panorama delle associazioni, dei movimenti e dei collettivi che da anni operano, tra mille sacrifici, a Molfetta, contribuendo a far crescere, sul territorio, un vasto e fecondo movimento culturale.
“Da queste realtà occorre ripartire – conclude Minervini – attivando un processo partecipato vero che coinvolga in pieno queste esperienze nella gestione del Laboratorio Urbano, evitando il rischio concreto che questa struttura sia completamente slegata dalle reali esigenze del panorama locale della creatività giovanile, tradendo del tutto lo spirito alla base del cospicuo finanziamento regionale ottenuto dal Comune. I molfettesi sono stanchi di ricevere promosse e il 26 e 27 maggio avranno l'occasione per dimostralo”.