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Gli inquietanti fantasmi di Michele Volpicella
15 febbraio 2010

Inquietanti fantasmi si nascondono nel legno delle barche, ferme in un immobile e spettrale porto molfettese. È uno dei notturni di Michele Volpicella, questo particolarissimo quadro che forse più degli altri attira l’attenzione all’interno di una mostra sicuramente di alta qualità artistica. L’ambientazione è quella della sala dei Templari, che si riempie di eccezionali opere ad olio su tela che spaziano tra un realismo, che pure lascia trasparire la forte sensibilità dell’artista, e un surrealismo di fortissimo impatto emotivo. E così, il porto di Molfetta viene interpretato in varie chiavi: dal sopracitato misterioso notturno a una rappresentazione ugualmente poco realistica che si riempie di colori sgargianti. L’orizzonte di Volpicella non si limita comunque all’ambientazione molfettese, ma si estende al circondario, ritraendo ad esempio scorci suggestivi di Bari e di Monopoli. Tuttavia ciò che predomina sono il nudo e il seminudo, rappresentati in un originale gioco di interni ed esterni, di chiuso ed aperto: la ragazza è all’interno in un’abitazione, ma ciò che predomina sullo sfondo è un paesaggio, cittadino o naturalistico, che si può scorgere da un’enorme fi nestra. La tecnica usata diventa in certe opere quasi impressionistica, ma si colora di un originale surrealismo che rifi uta l’obiettività e incontra l’emozione, fondendo la sensibilità di chi crea con quella di chi guarda. La mostra è stata patrocinata dal Comune di Molfetta ed organizzata dalla società Avangart. Quest’ultima ha sede a Giovinazzo, ma è stata fondata dai molfettesi Sebastiano Pepe e Nicolò Giovine. Lo scopo che si sono prefi ssi è quello di promuovere l’opera di artisti locali, organizzando mostre ed eventi culturali, ma affi ancandoli a maestri già affermati a livello mondiale come Athos Faccincani e Antonio Nocera, con i quali ultimamente hanno collaborato all’allestimento di alcune mostre a Montecarlo, Londra e Roma. L’evento rispecchia dunque perfettamente lo spirito e lo scopo della società Avangart. Una mostra insomma dalla fortissima potenza espressiva, capace di colpire, stupire, ma soprattutto di emozionare.

Autore: Giulia Maggio
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