“Giuseppe Saverio Poli (1746/1825): un personaggio sempre attuale” giovedì video-conferenza del prof. Rocco Chiapperini all’ANEB di Molfetta
MOLFETTA - L’ANEB (Associazione Nazionale Educatori Benemeriti) sezione di Molfetta ha tra i suoi intenti culturali quello di dare visibilità e il giusto riconoscimento a personaggi molfettesi che si sono distinti in vari campi. Per questo l’ANEB, presieduta dal prof. Michele Laudadio, organizza per giovedì 23 maggio una video-conferenza su “Giuseppe Saverio Poli”, medico e naturalista, nato a Molfetta il 24 ottobre 1746, morto a Napoli il 7 aprile 1825.
La manifestazione, che gode del patrocinio morale del Comune di Molfetta, si svolgerà giovedì 23 maggio nell’Aula Magna del Seminario Vescovile in Piazza Garibaldi a Molfetta con inizio alle ore 18,30. Relatore sarà il prof. Rocco Chiapperini, noto studioso di questo scienziato molfettese, che metterà in evidenza l’attualità di Giuseppe Saverio Poli, nel campo della fisica e delle scienze naturali, testimoniata dalla utilizzazione dei suoi studi da parte di numerose istituzioni culturali, centri di ricerca e università nazionali e internazionali: Bari, Napoli, Messina, Zurigo, Parigi, Washington, Università della Virginia (USA), oltre che dalla ripubblicazione di alcune sue opere in Francia, Regno Unito, Polonia ed India.
Durante la conferenza sarà illustrata anche la “Casa Museo Poli”, che con la raccolta di documenti e cimeli riferiti sia allo scienziato sia alla Real Casa Borbonica, costituisce il legame più solido e più concreto tra il Poli e la città di Molfetta.
Alla manifestazione interverranno: Tommaso Minervini, Sindaco di Molfetta, Sara Allegretta, Assessore alla Cultura e Giuseppe Saverio Poli, discendente diretto dello scienziato, attualmente curatore responsabile della “Casa Museo Poli” a Molfetta, al cui ingresso una targa ricorda la visita del Re Ferdinando II e della Regina Maria Teresa il 24 maggio 1847, ospiti della casa per quattro giorni.
Ultimamente la stessa dimora è stata visitata da numerose personalità tra cui i noti critici d’arte Philippe d’Averio e Vittorio Sgarbi.