Giovedì e venerdì a Molfetta ancora due iniziative per ricordare Gramsci
Nell'ambito del progetto “Senza memoria non c'è futuro” IV edizione – Gramsci. Il pensiero lucido. L'uomo, le idee, la storia a 70 anni dalla morte organizzato dalla Casa dei popoli
MOLFETTA - Nell'ambito del progetto “Senza memoria non c'è futuro” IV edizione – Gramsci. Il pensiero lucido. L'uomo, le idee, la storia a 70 anni dalla morte, organizzato dalla Casa dei popoli di Molfetta con il patrocinio della Provincia di Bari e in collaborazione con l'Archivio di Stato di Bari, continuano gli appuntamenti della mostra-convegno presso la Fabbrica di San Domenico di Molfetta.
Domani, giovedì, 19 aprile, alle ore 19, ci sarà la presentazione del libro Da Andria contadina a Torino operaia di Alfonso Leonetti (edizioni Palomar 2007), alla presenza del curatore Michele Palumbo, insegnante di Storia e Filosofia presso il Liceo Scientifico Statale “Riccardo Nuzzi” di Andria e giornalista della «Gazzetta del Mezzogiorno».
Un libro di storia e di storie. Le storie di Alfonso Leonetti, andriese, e della sua famiglia; le storie di Andria e dei suoi abitanti durante i primi anni del Novecento, quelle dei militanti socialisti e dei giornali che si battono per la giustizia e per l'uguaglianza. La storia del grande scontro fra la conservazione dei privilegi e gli ideali rivoluzionari, tra il potere spietato di “chi ha” e l'aspirazione ai pari diritti di “chi è”. Il viaggio di un meridionale che lascia l'Andria contadina e approda nella Torino operaia dove conosce Gramsci e collabora con lui, divenendo redattore di «Ordine Nuovo». Nel 1921 è tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia e nel 1924 diviene primo direttore dell'«Unità». Nel viaggio da Andria a Torino, Leonetti trova una conferma: tra gli ulivi pugliesi e le fabbriche torinesi c'è la stessa necessità etica di impegnarsi per la libertà e per l'uguaglianza.
Venerdì, 20 aprile, invece, sempre presso la Fabbrica di San Domenico, alle ore 19, si terrà una conversazione con Isidoro Davide Mortellaro, docente di Storia delle Relazioni internazionali dell'Università di Bari sul tema Gramsci e il concetto di egemonia tra mondo globale e nuove relazioni internazionali.
A seguire la proiezione del documentario Gramsci, film in forma di rosa (2005) di Gabriele Morleo e discussione con l'autore, nato a Conversano che vive a Roma, dove studia Arti e Scienze dello Spettacolo presso l'Università degli Studi “La Sapienza”. Il lavoro documentario nasce da un'intensa attività laboratoriale, svolta con un gruppo di ragazzi e un gruppo di detenuti della Casa circondariale di Turi, e il soggetto è ricavato dalle Lettere dal carcere di Gramsci.
La mostra documentaria e di immagini su Gramsci è visitabile da venerdì 13 a domenica 29: dal lunedì al sabato, mattina 10-12, sera ore 18-21.