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Giovanni Abbattista (PD): Vergognosa propaganda del centrodestra sull'ospedale di Molfetta L'assessore regionale alla Salute, Ettore Attolini sarà nella sala consiliare lunedì 9 luglio per discutere del piano ospedaliero del governo Vendola
22 giugno 2012

MOLFETTA – “Sull’Ospedale è in atto un’opera di vergognosa propaganda da parte del centrodestra che strumentalizza i malati per meschini interessi elettoralistici”.

Non usa mezzi termini Giovanni Abbattista (foto), coordinatore locale del Partito Democratico, nel commentare le polemiche sollevate in queste ore dalle forze politiche di centrodestra in merito al Piano di Riordino Ospedaliero che interessa anche la nostra città.
“Dinnanzi ad un argomento di questa delicatezza ci saremmo aspettati maggior senso di responsabilità da parte del sindaco e della sua maggioranza ma, evidentemente, Antonio Azzollini sente ormai il terreno franargli sotto i piedi e reagisce con l’unico strumento che conosce: la propaganda e la disinformazione. Ma si rassegni, il suo tempo è scaduto, tra scandali e fallimenti, e non gli servirà certo agitare toni da campagna elettorale per recuperare un consenso che ormai, in città, è ai minimi storici”.
“La vicenda dell’ospedale – prosegue il coordinatore del PD – è emblematica della concezione delle istituzioni che ha Azzollini. Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale ha, con un suo veto dell’ultimo minuto, vanificato tutto il positivo lavoro svolto da maggioranza e opposizione per il raggiungimento di una posizione condivisa che avrebbe dato più forza alle richieste di tutta la città, ma l’irresistibile desiderio di strumentalizzare questa vicenda solo per fini elettorali da parte del sindaco ha prevalso, tanto da cogliere impreparato anche il capogruppo del PdL, Angelo Marzano, che ha dovuto fare una imbarazzata (e imbarazzante…) marcia indietro dopo essere stato ‘richiamato all’ordine’ dal sindaco”.
“La verità – spiega Abbattista – è che anche grazie all’interessamento dei più alti livelli istituzionali del Partito Democratico oltre che per la credibilità che i nostri medici e operatori sanitari si sono guadagnati sul campo, l’Ospedale di Molfetta non ha subito i drammatici tagli che il centrodestra immaginava e forse (nella peggiore delle logiche possibili, quella del “tanto peggio, tanto meglio”) addirittura si auspicava per poter sollevare propagandistici polveroni. La seconda fase del Piano di Rientro della Regione (sostanzialmente imposto dal precedente governo di centrodestra guidato da Berlusconi), infatti, per l’Ospedale di Molfetta prevede solo una lieve diminuzione di posti letto da 112 a 101, pur con un aumento di posti letto per Chirurgia generale e Ortopedia. Vengono eliminati i 10 posti letto di Nefrologia e i 4 di UTIC e su questo abbiamo detto a chiare lettere che consideriamo del tutto inopportuna questa scelta che porta ad eliminare reparti funzionanti e di eccellenza che nel corso di questi ultimi anni hanno ottenuto straordinari risultati. Per questo ribadiamo la nostra richiesta all’assessore Attolini di modificare, sulla base di dati ed elementi certi e più precisi, le ipotesi di riordino che riguardano l’Ospedale di Molfetta, salvaguardando, nel frattempo, le unità operative funzionali.
Sotto altro profilo, è necessario rilanciare con forza (e in tal senso sarebbe stata più opportuno un pronunciamento unanime del Consiglio Comunale, piuttosto che un ordine del giorno di parte votato da soli 15 consiglieri e, cioè, neanche da tutta la maggioranza che amministra la città) il progetto di un grande Ospedale Territoriale Consortile del nord-barese, in conformità agli indirizzi programmatici contenuti della Delibera di Giunta Regionale 613 del 2010. Su questo le carte dimostrano che la ‘primogenitura’ di questa idea non è certo del nostro sindaco che oggi, per le solite ragioni di consenso, cerca di intestarsi una battaglia che non è mai stata sua”.
“Capiamo – conclude Abbattista – che la campagna elettorale è ormai alle porte e quindi i toni di chi si appresta a lasciare Palazzo di Città dovranno necessariamente ‘scaldarsi’ sempre di più, ma sollevare inutili gazzarre, come ha fatto Azzollini, soffiando sul fuoco delle contrapposizioni e strumentalizzando il dolore e le paure dei cittadini è immorale, prima ancora che politicamente e istituzionalmente scorretto. Piuttosto che sollevare tristemente striscioni e cartelli, il sindaco e la sua maggioranza si impegnino a completare almeno con un briciolo di dignità il loro mandato. Ne va del futuro della nostra città”.
 
Intanto l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Ettore Attolini, sarà a Molfetta il prossimo lunedì 9 luglio, alle ore 11, nella sala consiliare di Molfetta (Palazzo Giovene in piazza Municipio) per discutere del piano di riordino ospedaliero del governo Vendola.
Ne dà notizia in un comunicato l’ufficio stampa del Comune: «Attolini ha accolto così la richiesta di un incontro pubblico formalizzata nei giorni scorsi dal consigliere regionale Antonio Camporeale (Pdl), il quale aveva anche presentato una interrogazione consiliare di dissenso contro la decisione della Regione Puglia di disattivare tutti i posti letto di Nefrologia, Unità Coronarica, Oncologia nell’ospedale “Don Tonino Bello” di Molfetta. 
Attolini incontrerà il sindaco sen. Antonio Azzollini, il consigliere regionale Antonio Camporeale, il presidente del Consiglio comunale Nicola Camporeale e una delegazione della massima assise cittadina».
Come si ricorderà nell’ultimo consiglio comunale, dopo l’elaborazione di un ordine del giorno comune tra maggioranza e opposizione il sindaco Antonio Azzollini, sempre più nervoso, impose il suo dictat, sconfessando sia la sua maggioranza sia il suo capogruppo Angelo Marzano del Pdl, costretto ad una penosa marcia indietro con un pubblico atto di sottomissione e le scuse al suo sindaco. Così bocciato l’ordine del giorno congiunto, fu approvato quello voluto dal sindaco, che notoriamente non accetta compromessi e impone solo la sua volontà al consiglio e alla città, con metodi antidemocratici.
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