Fantomatico gruppo di “imprenditori” di Molfetta cerca di forzare la mano alla magistratura per il dissequestro del porto
Convocata una conferenza stampa di giornalisti “amici” per creare un gruppo di pressione, per far dimenticare uno scandalo che ha portato a due arresti e 60 indagati per presunti illeciti
MOLFETTA - Per il porto, adesso spunta un gruppo di fantomatici imprenditori che avrebbe convocato una conferenza stampa di giornalisti “amici”, per raccontare quello che vogliono, senza contraddittorio.
Chissà se questo presunto gruppo di imprenditori sia stato ispirato dall’ex sindaco di Molfetta sen. Antonio Azzollini per costituire un gruppo di pressione nei confronti dell’attuale amministrazione comunale e tentare di forzare la mano anche alla magistratura per il dissequestro del porto.
Secondo i non ben identificati e tuttora misteriosi “imprenditori” il porto di Molfetta darebbe fiato all’occupazione e rilancerebbe la Puglia e tutto il Mezzogiorno (sic!), mentre sarebbe “un disastro economico” rinunciare ad una grande opera pubblica già completamente finanziata e in gran parte realizzata. Gli “imprenditori” non dicono, però, che dietro questa realizzazione c’è uno scandalo di vaste proporzioni che ha portato a due arresti e a 60 persone indagate, fra cui lo stesso Azzollini. Forse si vuole far dimenticare quello scandalo e soprattutto l’appalto dello stesso cantiere che, secondo la Procura, sarebbe viziato di forti irregolarità ed illegalità su cui gli stessi magistrati stanno indagando.
Inoltre dimenticano che ci sono ancora 50mila ordigni bellici da bonificare prima di poter riprendere i lavori del porto.
Gli “imprenditori” affermano che l’opera è stata definita “una delle più grandi opere marittime d’Italia”, giusto come il Mose di Venezia, anch’esso definito tale e oggi oggetto di uno scandalo di proporzioni gigantesche.
Staremo a vedere e soprattutto a capire chi sono questi misteriosi imprenditori.
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