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Fantomatico gruppo di “imprenditori” di Molfetta cerca di forzare la mano alla magistratura per il dissequestro del porto Convocata una conferenza stampa di giornalisti “amici” per creare un gruppo di pressione, per far dimenticare uno scandalo che ha portato a due arresti e 60 indagati per presunti illeciti
05 luglio 2014

MOLFETTA - Per il porto, adesso spunta un gruppo di fantomatici imprenditori che avrebbe convocato una conferenza stampa di giornalisti “amici”, per raccontare quello che vogliono, senza contraddittorio.

Chissà se  questo presunto gruppo di imprenditori sia stato ispirato dall’ex sindaco di Molfetta sen. Antonio Azzollini per costituire un gruppo di pressione nei confronti dell’attuale amministrazione comunale e tentare di forzare la mano anche alla magistratura per il dissequestro del porto.

Secondo i non ben identificati e tuttora misteriosi “imprenditori” il porto di Molfetta darebbe fiato all’occupazione e rilancerebbe la Puglia e tutto il Mezzogiorno (sic!), mentre sarebbe “un disastro economico” rinunciare ad una grande opera pubblica già completamente finanziata e in gran parte realizzata. Gli “imprenditori” non dicono, però, che dietro questa realizzazione c’è uno scandalo di vaste proporzioni che ha portato a due arresti e a 60 persone indagate, fra cui lo stesso Azzollini. Forse si vuole far dimenticare quello scandalo e soprattutto l’appalto dello stesso cantiere che, secondo la Procura, sarebbe viziato di forti irregolarità ed illegalità su cui gli stessi magistrati stanno indagando.

Inoltre dimenticano che ci sono ancora 50mila ordigni bellici da bonificare prima di poter riprendere i lavori del porto.

Gli “imprenditori” affermano che l’opera è stata definita “una delle più grandi opere marittime d’Italia”, giusto come il Mose di Venezia, anch’esso definito tale e oggi oggetto di uno scandalo di proporzioni gigantesche.

Staremo a vedere e soprattutto a capire chi sono questi misteriosi imprenditori.

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"Una delle più grandi opere marittime d'Italia". "Sarebbe un disastro economico ...". Un pò troppa enfasi da parte di questi signori, su un'opera che in effetti fa la sua figura, specialmente se risponderà, QUANDO sarà finita, alle aspettative di ...progetto. Il disastro c'è già: vi sono semi-lavorati (cassoni di cemento) che, visti da satellite, sembrano alla deriva nello specchio d'acqua del nuovo porto: saranno in sicurezza? Per non parlare dei mezzi tecnici ancora lì ad arrugginire! Preme qui, tuttavia chiarire, una volta per tutte che, non SOLO questi signori auspicano il completamento dei lavori: TUTTI, Molfettesi e Contribuenti che con le loro tasse hanno finanziato l'opera, voglioni fortemente che i lavori riprendano al più presto, dopo l'iter giudiziario in corso, e l'opera sia quindi completata. Cari signori, a tutti sta a cuore l'uso migliore delle pubbliche risorse, tanto quanto sta a cuore la ripresa economica nella nostra Città e Nazione: su questo, sfondate la classica porta aperta! Sfortunatamente, da quel che si legge, l'uso del pubblico denaro è quello che è. Quindi la responsabilità delle conseguenze di inchieste giudiziarie, per atti illeciti nell'uso del denaro, è cosa di ogni giorno! Pertanto, sarebbe molto più utile creare sodalizi che siano funzionali allo sveltimento delle procedure giudiziarie, notoriamente lente, per l'accertamento di RESPONSABILITA' - se ve ne sono, per atti illeciti - la persecuzione degli eventuali COLPEVOLI - se ne vengono fuori e, dunque, LA RIPRESA DEI LAVORI CHE, crediamo, SIA AUSPICATA DA TUTTI! Buon lavoro al "gruppo" e, per favore, un pò più di trasparenza, grazie.

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