Fabio Mastrofilippo: abbiamo dato decoro ai dehors
Nella fase in cui il Regolamento dei dehors (gazebo) è ancora in divenire, mentre si è alla ricerca di osservazioni e proposte, specie da parte dei commercianti locali, Quindici ha intervistato l’ing. arch. Fabio Mastrofilippo, che sta supportando l’ing. Alessandro Binetti, cui è stato affidato il progetto in qualità di Responsabile del Settore Territorio del Comune di Molfetta, nell’intervista rilasciata ha dato delucidazioni in merito all’iniziativa e al ruolo della precedente e dell’attuale amministrazione comunale per quanto concerne la stessa. Com’è nata l’idea di apportare modifiche al Regolamento dei dehors risalente al 2016? «Con la caduta di un’amministrazione comunale e il susseguirsi di un’altra sorge naturale adattare i progetti avviati precedentemente alle proprie esigenze e alle proprie possibilità. Ci tengo a sottolineare il fatto che sia un bene fare dell’interesse comune una priorità, valutando in maniera oggettiva il lavoro svolto negli anni addietro e cercando di portare avanti le proposte meritevoli, piuttosto che gettare alle ortiche tutto quanto pur di far prevalere personalismi politici». Qual è stato il ruolo della precedente amministrazione comunale nell’avvio del progetto? Quale, invece, il ruolo dell’attuale? «L’amministrazione comunale antecedente a questa ha preso a cuore il decoro urbano molfettese, soggetto a linee guida, ma privo di un vero e proprio regolamento che determinasse specifiche norme, di cui invece le città limitrofe sono dotate. Affidato l’incarico all’ing. Alessandro Binetti, affiancato dal sottoscritto, si è dato avvio al progetto di istituire un regolamento dei dehors. Proposta evidentemente ritenuta valida e condivisibile dall’attuale amministrazione comunale, che la sta portando avanti con le opportune modifiche». In cosa consistono i vantaggi del progetto? «L’iniziativa è stata avviata con lo scopo di dare una regola: all’ubicazione, alla dimensione, alla tipologia di arredo, tenendo conto delle aree urbane e delle esigenze edilizie. Perseguiamo l’omogeneità dal punto di vista dimensionale e tipologico, senza tuttavia privare le attività commerciali della propria singolarità, andando anzi incontro alle loro necessità e alle loro caratteristiche. Le dovute regolamentazioni mirano a sottoporre il decoro urbano ad un unico controllo, evitando che ognuno possa fare installazioni diverse. Si tratta innanzitutto del benessere estetico della nostra città, ma è considerevole anche l’aspetto burocratico: grazie al regolamento ancora in fieri, che verrà stilato una volta raccolte le idee per esser poi approvato in consiglio comunale, la procedura per ottenere i necessari permessi sarà semplificata. Basterà rivolgersi al Comune senza interpellare l’ASL e la Sovrintendenza, coinvolte nell’approvazione del regolamento stesso». © Riproduzione riservata