Emiliano: Bari è e resterà area metropolitana
Una scelta che coinvolge anche Molfetta
BARI - “Bari è nei fatti una città metropolitana e intende giocare fino in fondo la partita perchè questo le sia riconosciuto dal Governo”.
Sono parole del sindaco di Bari, Michele Emiliano (nella foto), a commento della possibilità che il governo Prodi esclusa il capoluogo pugliese dal futuro assetto delle città metropolitane.
Secondo Emiliano “con il suo porto, aeroporto, ferrovia, nonché Università, Politecnico, centri di ricerca, Fiera del Levante e Acquedotto Pugliese, Bari è nei fatti al servizio di un'intera area metropolitana attorno alla quale gravitano oltre un milione di abitanti”. Ma non basta: “Bari è la più grande area metropolitana naturale della regione euroadriatica, terminale del Corridoio 8 paneuropeo”.
Per concludere: “Le ragioni, quindi, per riconoscerla città metropolitana sono reali. A oltre quindici anni dall'approvazione della legge 142/90, i tempi sono maturi per avviare la costituzione delle città metropolitane e Bari intende giocare fin dall'inizio questa partita”.
Non è una questione di poco conto, né tale da riguardare esclusivamente la città di Bari, anche il futuro di Molfetta in qualche modo sarebbe coinvolte da questa decisione.
La legge 142/92 individuò le “aree metropolitane”, all'interno di esse i Comuni capoluogo, nel nostro caso Bari, e quelli ad esso uniti da contiguità territoriale, possono costituirsi in “città metropolitane”, con ordinamento differente, finendo per acquisire le funzioni attualmente svolte dalla Provincia. Se passasse la proposta di Bari “città metropolitana”, così come Emiliano ha ribadito in questi giorni, comprendente 12 comuni, quelli esclusi, fra cui Molfetta, rimarrebbero in una Provincia di Bari svuotata di significato e soprattutto sarebbero tagliati fuori da finanziamenti, progetti e piani di sviluppo che riguarderanno questa Bari allargata.
Un problema che spesso è stato portato all'attenzione delle cittadinanza, ma che non si può dire abbia mai coinvolto più di tanto i molfettesi, forse perché si tratta di una questione che appare troppo tecnica o perché è parso che questa realtà non si dovesse mai realizzare fra un rinvio e l'altro.
Michele Emiliano, però, non ha alcuna intenzione di demordere: “Da responsabile del Mezzogiorno dell'Anci - conclude - chiederò al presidente Leonardo Domenici di approfondire la questione del riconoscimento, tenuto conto che per la pianificazione del territorio, la gestione integrata delle acque, l'energia, le politiche culturali e turistiche, le dotazioni infrastrutturali, alcune aree metropolitane già esistono nei fatti. Lo stesso tema della mobilità, da Bari a Napoli, come da Genova a Bologna, è una questione che va affrontata su scala intercomunale. Credo che Romano Prodi saprà senz'altro ascoltare, così come ha fatto sin dall'inizio della sua campagna politica, le ragioni dei sindaci”.