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Educazione alla salute: alimentazione e movimento
26 marzo 2009

Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, né in difetto nè in eccesso, avremmo trovato la strada per la salute” (Ippocrate, Kos, 460 a.C. - Larissa, 377 a.C.). Il corpo umano è una macchina complessa dove cellule e tessuti comunicano le une con gli altri coordinando tra loro tutte le attività metaboliche dell'organismo. Se si pensa all'elevatissimo numero di esse che si attivano contemporaneamente nel nostro corpo si resta stupiti dalla precisione di questo meccanismo. Anche adesso, mentre state leggendo, il vostro cuore batte per pompare il sangue in tutto il corpo, l'intestino assorbe i nutrienti, i polmoni estraggono ossigeno dall'aria, i muscoli delle braccia reggono il libro mentre il cervello si concentra sulla lettura ed elabora le informazioni. Anche nei momenti in cui vi sembra di non fare assolutamente nulla, nel vostro corpo si attivano complesse trasformazioni chimiche dei nutrienti ingeriti che consentono ai muscoli mandibolari di esercitare la loro attività masticatoria. Queste trasformazioni prendono il nome di metabolismo e oltre a fornire l'energia per l'attività muscolare, forniscono le molecole per costruire i tessuti e gli organi del nostro corpo (ossa, muscoli, sangue, polmoni, stomaco….) mentre inevitabilmente si produce anche materiale di scarto. Quindi tramite l'alimentazione ampia e varia l'organismo prepara il suo carburante che gli consentirà di disporre di sufficienti quantità di energia per l'attività fisica, la crescita ed il ricambio. L'alimentazione costituisce perciò, il mezzo attraverso cui l'uomo introduce ed assimila, oltre ai nutrienti, anche l'energia di cui ha bisogno. Perciò è molto importante il contenuto del cibo che ingeriamo non solo quantitativamente ma soprattutto qualitativamente: solo così potremmo soddisfare appieno le nostre esigenze. Purtroppo nell'odierna società del benessere sta emergendo un dato molto preoccupante, costituito dal continuo aumento percentuale della popolazione in sovrappeso o peggio obesa, che è maggiormente rilevabile nelle aree meridionali residenti, ed aumenta vertiginosamente nella fascia di età pediatrica ed adolescenziale. E' ormai scientificamente accettato che l'obesità accorcia la vita media dell'uomo e rappresenta un fattore di rischio cardio-vascolare (pressione 'alta', cuore affaticato, etc etc), induce la Sindrome di Pickwick o Apnea Notturna, imputabile alla eccedenza di grasso 'addominale' tipico degli uomini di mezza età. Fate quindi molta attenzione al respiro notturno delle persone anziane, e non solo, che dormono nella vostra casa. L'obesità inoltre è causa delle cosiddette malattie dismetaboliche quali il Diabete mellito, le dislipidemie (eccessi di 'grassi' nel sangue), la gotta, che incomincia a comparire anche nei giovanissimi, non solo nella fascia di età geriatrica, e che aggrava le malattie osteo-articolari in particolare l'artrosi, ed l'aumento del rischio anestesiologico. Insomma le cattive abitudini nell'alimentazione, una dieta monotona, una cultura alimentare insufficiente possono non solo aumentare il rischio di sviluppare tutti questi tipi di malattie ma anche, e soprattutto portare ad una scarsa efficienza di quella meravigliosa macchina che è il nostro organismo. Il sovrappeso e l'obesità sono condizioni così gravi che l'obiettivo di prevenirli e/o ridurli dovrebbe essere una delle priorità dei nostri programmi sanitari nazionali. Il mantenimento di un buono stato di salute è favorito da un adeguato stile di vita: l'attività motoria ed il comportamento alimentare rappresentano gli strumenti più validi ed economici di cui l'uomo dispone per conservare il suo stato di benessere. L'uomo preistorico dell'era Paleolitica non aveva problemi di 'obesità', era ss'ccat' come un attuale maratoneta; viveva di radici, bacche se fortunato, miele delle api se fortunatissimo; chiaramente oggi preferiamo prodotti creati dall'industria, appositamente creati per quei due minuti che dedichiamo al mattino per consumare quello che dovrebbe essere il nostro pasto principale! L'uomo paleolitico, si spostava per trovare il cibo, ogni giorno percorreva decine di km, si MUOVEVA! Ora, questa non vuole essere una polemica contro il progresso ma vorrei semplicemente ricordare che l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato la “Strategia globale per la dieta, l'attività fisica e la salute”, evidenziando come abitudini alimentari corrette e un'adeguata e regolare attività fisica siano fondamentali per il mantenimento di una buona salute nel corso di tutta la vita. Quando si parla di movimento e attività fisica si parla non solo di palestre, piscine, campi sportivi etc etc ma basterebbe fare alcuni semplici esercizi in casa, in ufficio nella pausa pranzo, di salire le scale a piedi (allorchè consumiamo 5 Kcal/min), di ricordarci come si respira, di parcheggiare la macchina un pò lontano e sforzarci di camminare di piu'! Basterebbe camminare 20 minuti al giorno a passo sostenuto per rimettere in funzione ad un regime accettabile il nostro metabolismo ossidativo, cioè la capacità del nostro organismo di scindere gli alimenti e trarne energia per la vita senza accumuli di grassi in diversi organi che risultano nel tempo fortemente deleteri. Studio BioNutrizione: Dottssa Amelia Sagliano- Biologa Nutrizionista (Dottore di Ricerca Bioch. e Biol. Mol. – Perfez. Biologia della Nutrizione)
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