MOLFETTA - Un anno dopo quella finale che sembrò maledetta, San Gennaro ci riprova: scenderà in campo, anche stavolta, per l’oro nel calcio a 5 delle Ecclesiadi. Nella bolgia del Palazzetto dello Sport di Giovinazzo ha superato, per 6-3, proprio i giovinazzesi di San Giuseppe, in una semifinale di rare intensità e bellezza. Sfiderà nella finalissima, come nell’aria da diverse settimane, i ruvesi della Santa Famiglia.
LA PARTITA – Lo spettacolo sugli spalti offerto dalle due tifoserie, l’una di fronte all’altra come in una immagine shakespeariana a giocarsi una sfida nella sfida, non distrae le due formazioni neanche all’ingresso in campo: i volti sono una maschera di tensione e la concentrazione è tanta. Dopo i riti di inizio gara, l’infortunato Squeo incoraggia uno per uno i ragazzi di S.Gennaro, e poi si parte.
Per S.Giuseppe è Labombarda-Fino-Piscitelli-Scivetti-De Ceglia il quintetto d’avvio, mentre S.Gennaro scende in campo con Brattoli-Minervini-Murolo-Bravo-Murolo. Ed è proprio per S.Gennaro la prima occasione della gara, con un gioco di prestigio di Bravo e un diagonale a lato di Agostino Murolo.
I celesti sviluppano un gran volume di gioco nei primi minuti, e S.Giuseppe, pur forte del fattore campo, non riesce a impostare già nella propria metà campo. Ecco spiegato il terribile uno-due che rischia di indirizzare la partita a senso unico: al 6’, punizione di Bravo, e sciagurata deviazione nella propria porta di Fino. Solo un minuto dopo, assist di un sontuoso Bravo, e Lorenzo Murolo (foto) freddissimo infila il 2-0.
San Giuseppe si scuote: De Ceglia ci prova chiudendo troppo l’angolo, qualche istante dopo Scivetti viene fermato con il fisico da Minervini. E’ ancora S.Gennaro però a spaventare gli avversari con una doppia occasione e con il portiere Labombarda che si esalta su Bravo. Di qui in avanti per qualche minuto continui capovolgimenti di fronte, e gran momento per i due estremi difensori. Al 14’ Piscitelli compie un gran numero palla al piede e serve a Scivetti che realizza, ma passa solo un minuto e il subentrato Sgherza a porta sguarnita segna riportando avanti di due reti S.Gennaro. Non c’è un attimo di respiro: al 16’ un grandissimo gol dello scatenato Scivetti riaccorcia le distanze, San Gennaro rifiata e allora gli avversari vengono fuori. Prima Fino calcia a lato, poi ci prova de Ceglia ma Brattoli è bravo, poi un tiro libero di Fino su cui Brattoli si supera suggella il buon momento di S.Giuseppe. Al 22’ il gol del pareggio, con il tap-in di Piscitelli sulla respinta di un calcio di punizione. Torna allora a farsi viva in chiusura di tempo S.Gennaro, ma prima Labombarda si esalta su Bravo, completamente solo, poi per Agostino Murolo c’è solo l’esterno della rete e l’illusione del gol.
SOLO SAN GENNARO – Ma i celesti tornano in campo per la ripresa con la testa giusta. L’occasione dopo solo due minuti è l’antipasto per il gol, al 5’, di Murolo che in diagonale indovina una traettoria non forte ma ben tagliata. Occasione anche per Bravo, ma Labombarda è bravissimo, poi S.Giuseppe decide di ricominciare a giocare, e sono dolori: occasione per Scivetti ma il “portierone” Brattoli mette a lato, poi Fino colpisce un palo e si fa fermare in uscita da Brattoli, spettacolare di lì a poco quando ferma con un ultimo guizzo Scivetti che ormai sembrava essere riuscito a dribblarlo. La partita vive di folate ed è di nuovo un gran momento per S.Giuseppe. Incredibile l’occasione doppia per De Ceglia e Fino, ma tra cross e contro cross la palla attraversa due volte tutta la porta senza insaccarsi.
Ma arriva proprio qui il momento decisivo della gara: all’ 11’, dopo un 3 contro 1, ancora Lorenzo Murolo segna un gran gol, con un tiro a incrociare dopo il movimento ad accentrarsi, condito da finta. Due minuti dopo una clamorosa incomprensione difensiva porta alla seconda autorete di Fino, che a parte i due infortuni non era affatto dispiaciuto in campo. Ma tant’è.
Per S.Giuseppe lo scoramento è quasi comprensibile, nonostante la tifoseria non molli.
Gioco di prestigio di Murolo, ma Labombarda se la cava, prima di uscire per la mossa della disperazione di S.Giuseppe, che mette in porta De Ceglia per tentare di guadagnare un uomo di movimento in più. Inutilmente, perché i più e più ripetuti tentativi dei biancorossi non vanno a buon fine, e dopo una volata di Bravo chiuso all’ultimo da De Ceglia, arriva il fattaccio: Scivetti, autore di una grande partita fin lì e probabilmente il migliore dei suoi perde completamente la testa, spinge l’arbitro e per lui il rosso è inevitabile, con tanto di brutta uscita di scena mentre lascia il parquet.
Ora la partita forse esteticamente più bella di questi due anni di Ecclesiadi vive solo l’attesa per il fischio finale, con S.Gennaro avanti di tre reti e di un uomo.
Il fischio arriva e i celesti festeggiano con i tifosi la possibilità di rivincita, dopo la sfortunata finalissima dello scorso giugno. Per i giovinazzesi tanto nervosismo e tanta delusione. “Già lo so, che in finale andrò”, scrivevano gli ottimisti ultras di S.Giuseppe: la realtà è un’altra, e a giocarsi l’oro, ancora una volta, “con un giocatore in più di un anno fa, la rabbia”, come ci confida a fine gara capitan Minervini, sarà una grande S.Gennaro.
S.GIUSEPPE (G) – S.GENNARO (M) 3-6 (Aut. Fino, Murolo, Scivetti, Sgherza, Scivetti, Piscitelli, Murolo, aut. Fino, Murolo)
S.GIUSEPPE: 1 Labombarda (7,5), 7 Minafra (s.v), 9 D’Agostino (s.v), 6 Fino (5,5), 4 Scivetti (5), 3 Piscitelli (6,5), 2 Salvemini (s.v.), 11 De Palma (s.v.), 8 De Ceglia (6)
S.GENNARO: 1 Brattoli (7,5), 3 Tempesta (6), 4 Minervini (7), 5 Sgherza (6,5), 6 Pansini (s.v.), 7 Murolo Agostino (6), 8 Murolo Lorenzo (7,5), 10 Bravo (7,5)
Arbitri: Aurora-Colangelo
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Autore: Vincenzo Azzollini