“E' un risultato che mi inorgoglisce”
INTERVISTA 3. Il sen. Azzollini: credo che nella storia della nostra città non si sia mai verificato nulla di simile
Il sen. Antonio Azzollini grazie all'escamotage dell'inserimento di una legge contenente risorse per Milano, è riuscito ad ottenere i 54 milioni di euro per il porto. Di questo grosso risultato, che permetterà uno sviluppo dello scalo molfettese con benefici per l'intera economia, ne abbiamo parlato con lo stesso parlamentare molfettese di Forza Italia.
Sen. Azzolini per una finanziaria che si prospetta avara per gli enti locali, i finanziamenti per il porto di Molfetta sembrano un'eccezione, oltre 54 milioni di euro sono una cifra considerevole.
“Intanto, questo finanziamento ha le sue radici nella legge Finanziaria dello scorso anno e, dunque, nulla ha a che vedere con quella attualmente in lavorazione; opinabile è l'affermazione che trattasi di una Finanziaria, quella di quest'anno, per altro ancora in itinere, avara per gli Enti Locali, ma qui ci vorrebbe una trattazione a parte; vero, invece, che un finanziamento di oltre 50 milioni di euro, 59, se si aggiungono quelli stanziati due anni fa, e già disponibili, per il completamento del porto di Molfetta, è un qualcosa che, con tutta franchezza, mi inorgoglisce. Credo che nella storia della nostra città non si sia mai verificato nulla di simile. E' certamente un innegabile successo perché tutto ciò è il frutto del confronto delle idee, il frutto del paziente lavoro di costruzione di rapporti umani e politici, di discussioni e studi. E' un successo perché operare per lo sviluppo del nostro territorio in un contesto economico e politico difficile come quello che stiamo vivendo è molto complicato”.
La legge 174 finanzia 2,5 milioni di euro l'anno per 20 anni. Per il triennio 2002-03-04 c'è la copertura finanziaria, per gli anni successivi sarà necessario un continuo rifinanziamento?
“Non sarà necessario rifinanziare gli anni a venire perché il meccanismo previsto dalla legge è quello dell'utilizzo del limite di impegno, ventenuale nel nostro caso, che consente di operare con tranquillità. La legge di Bilancio, invece, correttamente, indica gli appostamenti nel triennio di sua efficacia, e non potrebbe essere diversamente essendo triennale la sua validità. Sono dispositivi, si capisce, nettamente distinti”.
Sulla legge 174 il parlamentare della Lega Nord Paglierini è stato molto critico sui finanziamenti per il porto di Molfetta inseriti in una legge contenente risorse per la Città di Milano. Quali argomenti ha utilizzato per far rientrare la polemica?
“Le polemiche sollevate dall'on. Pagliarini sono rientrate per due motivi essenziali: non si teneva conto del fatto che il Comune di Milano negli anni precedenti avesse già fruito di altrettanto cospicui finanziamenti, per altro individuati anche con il mio sostegno, per opere di rilevante portata (vedi le problematiche relative alla falda acquifera del capoluogo lombardo) e, soprattutto, perché ho dimostrato che il finanziamento per il porto di Molfetta è legato ad una precisa idea di sviluppo che insiste su un'area geografica come la nostra suscettibile di grande espansione economica legata com'è alla presenza di aree industriali, artigianali, commerciali e turistiche che hanno solo bisogno di essere stimolate alla crescita con l'ausilio di adeguate infrastrutture. L'on. Pagliarini, sensibile a queste problematiche, ha capito rimuovendo le sue perplessità”.
Senatore, sia la legge 428 del 03.12.01 che la 174 del 30.07.02 riportano finanziamenti sia per Molfetta che per Milano, è solo un caso oppure è fa parte di una strategia. E poi perché Milano?
“E' necessario precisare che leggi come la 174/02 e la 428/01 sono leggi cosiddette "omnibus", contenitori cioè di interventi di varia natura sul territorio nazionale rivenienti da finanziamenti collocati in Finanziaria. Molfetta, comunque, è legata a Milano, in questi provvedimenti, perché forte è il rapporto che mi lega ad essa da molfettese, da professionista e da politico. La mia amicizia con il sindaco Albertini si basa su profonda e reciproca stima cresciuta nel tempo e stimolata negli anni scorsi anche dalla presenza in Consiglio comunale, a Milano, di un nostro concittadino, il dott. Giammario, ora credo consigliere regionale lombardo di Forza Italia. Quindi, nessuna strategia, ma solo armonia di idee per il bene di due comunità”.
F. d. R.