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E' scomparso ieri a Molfetta il giornalista Michele de Sanctis, protagonista dell'informazione del secondo Novecento Era padre del giornalista economico della "Gazzetta del Mezzogiorno", Felice, direttore della rivista mensile "Quindici" e del quotidiano "Quindici on line". Una vita dedicata alla scuola e all'informazione locale
26 dicembre 2011

MOLFETTA - Dopo un'esistenza dedicata alla famiglia, alla scuola e al giornalismo, non batte più il cuore generoso del

N. H. Grande Ufficiale
Prof. Michele de Sanctis
GIORNALISTA
 
Ne danno il triste annuncio la moglie Erminia Magarelli, i figli Felice con la moglie Adelaide Altamura e Vito, i diletti nipoti Michele e Leonardo, il fratello Sergio, le sorelle Suor Benedetta e Pina, i cognati e i parenti tutti.
Le esequie avranno luogo martedì 27 alle ore 16 nella parrocchia Sacro Cuore di Gesù con la celebrazione della S. Messa.
 
Con il prof. Michele de Sanctis, papà del giornalista economico della "Gazzetta del MezzogiornoFelice, direttore di "Quindici" (al quale ha trasmesso la passione per questo mestiere), è scomparsa ieri, nel giorno di Natale, un'altra delle figure storiche, protagoniste del secondo Novecento a Molfetta, accanto ai politici dell'epoca Vincenzo Zagami, Beniamino Finocchiaro, Sandro Fiore. Era la colonna portante del giornalismo, non solo locale, è stato un Maestro e ha fatto scuola, imitato da tanti altri dopo di lui. Gentiluomo d’altri tempi, pioniere dell'informazione, memoria storica di Molfetta, cronista di razza, ma apprezzato per la sua grande umanità e signorilità. Era stimato per la sua professionalità, ma amato per il suo carattere gioviale, cortese e per la sua grande simpatia e disponibilità. Ha raccontato la storia di Molfetta del secondo Novecento, testimone attento ai fatti, sempre dalla parte dei più deboli, della giustizia e della solidarietà, è stato amico di un grande protagonista della storia della Chiesa, il servo di Dio don Tonino Bello, col quale si intratteneva in lunghe conversazioni per parlare dei problemi di Molfetta e il vescovo salentino, appena arrivato a Molfetta, attingeva da lui notizie sulla comunità locale, per conoscere la nuova realtà e svolgere meglio la sua attività pastorale.
In occasione dei suoi 50 anni di giornalismo, il sindaco dell'epoca sen. Enzo de Cosmo gli conferì, caso unico nella storia amministrativa della città, la medaglia d'oro della municipalità, tributandogli un meritato riconoscimento alla carriera.
Michele de Sanctis aveva quasi 90 anni, era il decano dei giornalisti di Molfetta, iniziò la sua carriera giornalistica all’età di 18 anni e non la interruppe neanche quando, nell’anno scolastico 1950-51, insegnando a Sermoneta (Latina), chiese ed ottenne la nomina a corrispondente da quella cittadina del quotidiano “Momento sera". Durante questi anni è stato, tra l’altro, direttore responsabile del BIC (Bollettino di informazione comunale, a cura del Comune di Molfetta) e dei periodici cittadini “Molfetta il Messaggio”, “Il dito nell’occhio” e “Annotazioni”.
 
Conosciuto soprattutto per il suo lavoro come corrispondente del quotidiano pugliese “La Gazzetta del Mezzogiorno”, col quale ha collaborato per oltre un trentennio anche come inviato in diverse città, fra cui Trani, Minervino Murge, Terlizzi, Turi, Giovinazzo, Michele de Sanctis è stato anche corrispondente e collaboratore di varie testate: dell’Agenzia internazionale “ANSA”, (per 32 anni, e per un certo periodo anche da Giovinazzo e Terlizzi), della RAI-TV, dei quotidiani “Messaggero”, “Roma”, “Momento sera”, “Corriere dello Sport’, “Gazzettino” di Venezia, “Il Giornale di Sicilia”, “Telesera”, dei periodici “Europa Tempo”, “Italia sul mare”, "Rivista di diritto, economia e tecnica della pesca”, “Settembre a Bari” (anche da a tre città della provincia), “Bari sport”, “Eco motori”, “C.I.N.S.” (Centro Italiano Notiziari stampa), delle emittenti televisive “Teleregione”, “Telesveva” e “Molfetta nostra”.
 
Vincitore per quattro anni consecutivi del “Premio stampa sul Carnevale”, negli anni d’oro della sagra carnascialesca, Michele de Sanctis, in occasione delle nozze d’oro con il giornalismo ottenne, oltre alla medaglia d’oro dell’amministrazione comunale, anche la medaglia d'oro dall'Ordine dei Gionralisti e una medaglia d’argento dall’Università Popolare Molfettese (di cui è stato vice presidente per oltre 20 anni), numerose medaglie e targhe dal Rotary, dal Panathlon, dal Lions, dalla Fidapa, dal Rotaract, dal C.S.I. dal C.S.A.I.N. e dal Centro Culturale “Auditorium” (di cui era socio onorario), dall’A.S. “Fulgor” di Molfetta per i vari servizi sportivi, riconoscimenti che si sono ripetuti in occasione dei suoi 60 anni giornalismo. Michele de Sanctis era anche socio benemerito dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
Nel 1990 ottenne anche un diploma internazionale consegnatogli a Dubrovnik (ex Jugoslavia) in occasione delle “VIII Giornate Mediche del Sud Est Adriatico” con questa motivazione: “Quale riconoscimento del Suo contributo alla reciproca collaborazione nel progresso delle scienze mediche e nella realizzazione dell’amicizia tra Molfetta e Dubrovnik”. Successivamente ottenne anche il "Premio professionalità" dal Rotary International.
Dai vari Presidenti della Repubblica, succedutisi dal 1992 al 2004, egli ha ottenuto le onorificenze di Cavaliere, Cavaliere Ufficiale, Commendatore e Grande Ufficiale, per la sua benemerita attività nella scuola e nel giornalismo.
Accanto all’attività giornalistica Michele de Sanctis va ricordato per l’altro suo grande impegno per 41 anni nel mondo della scuola: ha allevato generazione di alunni, molti di loro oggi sono apprezzati professionisti, che ancora oggi lo ricordano con affetto e gratitudine. Alcuni anni fa fu invitato dagli alunni della sua prima classe di insegnamento a Sermoneta (Latina) che organizzarono una bella festa per lui.
Strana coincidenza, ieri oltre a Michele de Sanctis è morto anche Giorgio Bocca grande giornalista e scrittore italiano.
Se ne sono andati insieme, nel giorno di Natale, un grande cronista locale e un grande cronista nazionale, testimoni attenti, uomini d’altri tempi che, forse, oggi non si riconoscevano più in quest’epoca in cui si sono perduti i valori dell’etica, della professionalità, del senso del dovere e del servizio disinteressato alla comunità, dell’impegno civile.
Da oggi l’informazione libera di questo Paese è un po’ più povera.
 
La redazione e i collaboratori della rivista mensile “Quindici” e del quotidiano web “Quindici on line” si stringono al loro direttore Felice de Sanctis e partecipano con lui al dolore per la perdita del caro padre, uomo straordinario e generoso, persona di grande umanità, maestro di giornalismo.
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