MOLFETTA - Avevamo già scritto della evidente contraddizione degli slogan (alcuni) che sono parte integrante dei manifesti elettorali di quasi tutti i candidati Sindaco e Consigliere: alcuni, a nostro parere, autentiche perle di contraddizione retorica.
A pochi giorni dal voto, si intensifica, per chi ne ha i mezzi, l’affissione di manifesti più o meno grandi che magnificano quanto, in caso di vittoria, il Candidato prescelto farà durante il suo periodo di carica.
Sono davvero impressionanti quelli, in particolare, del candidato Nicola Camporeale (detto Ninnì) della coalizione di Centro Destra.
In sequenza ci dice, il sig. Camporeale, che una volta eletto, sarà sua cura intervenire e pesantemente, per affrontare il problema sicurezza in Città. Subito dopo, grandi tabelloni ci rassicurano – noi tutti, chi lo voterà per scelta politico culturale e chi invece potrebbe non scegliere lui – sulla sua volontà di affrontare questo delicato problema, prendendo magari il toro per le corna (come si dice), aumentando l’organico di Polizia municipale, rendendolo più razionale e rispondente ad una Città il cui nucleo urbano si è dilatato a dismisura, grazie alla politica (scellerata) di un Piano regolatore fortemente voluto dal Sindaco uscente Antonio Azzollini e della sua Giunta (chissà se nell’accezione sicurezza si deve intendere anche una maggiore attenzione all’ambulantato diffuso che ormai è diventato endemico ed indecoroso). A costoro, nel redigere tale piano/programma, sarà certamente sfuggito l’aspetto di … contorno di una qualunque modifica sostanziale urbanistica e territoriale, come quella che si è verificata negli ultimi dieci anni, con le mega zone di espansione. Sarà sfuggito loro che la nascita di nuovi quartieri, specie se decentrati rispetto al nucleo urbano, necessitano di sciocchezze come: urbanizzazioni, infrastrutture, accessi agevoli e SICUREZZA!
Altra grande promessa/impegno si riferisce al problema delle “lame” e dell’assetto idrogeologico del territorio, probabilmente compromesso anche dal proliferare di zone di inurbamento su suoli che dovrebbero essere dedicati al deflusso di acque meteoriche, in caso di eventi particolarmente violenti; eventi che non sono prevedibili sia nella loro frequenza temporale, sia nella loro entità, ma che tuttavia se si dovessero verificare, avrebbero, grazie alla (possiamo dirlo?) paziente e saggia opera della Natura medesima, uno sfogo naturale, limitando così danni che, non sono campati in aria, ma che abbiamo avuto modo di sentirne parlare in altre zone del Bel Paese, in cui si sono verificati scempi di territorio paragonabili a quelli (im)previsti nel nostro Piano regolatore.
L’ultima (promessa) – ma sarà veramente l’ultima?, mancando ad oggi ancora tre giorni alla fine della campagna elettorale – è quella di realizzare una PROMENADE (passerella in legno, “sospesa sul mare” che, dalla Banchina S.Domenico meni al Lungomare Colonna!)! Tanto per dire, per adesso dal nome, solo promenade, poi, chissà col tempo, farla diventare una sorta di “Promenade des Anglais”: Molfetta, come Nizza! Oddio, le premesse sembrano esserci: fronte mare (non mar Ligure, ma mar Adriatico, è lo stesso); alle spalle, non certo il prospetto magnifico degli edifici stile belle epoque, con casinò, alberghi, grandi negozi, palme, ecc.; molto più modestamente, anche nella sua splendida maestosità, il fianco e la facciata del Duomo S. Corrado. Il maestoso anche esso prospetto del Palazzo Dogana (ricorderete che sarebbe dovuto diventare un résort di lusso – non se ne parla più!!!). Il lato nord della Città vecchia. Un’idea certamente accattivante, se solo si riuscisse a capire, che cosa se ne farà dei parcheggi, più o meno autorizzati, che adesso deturpano la visuale di questi monumenti. Un’altra considerazione da non trascurare: che cosa accadrebbe alla “passerella in legno sospesa sul mare” (sic!) quando il mare, agitato eccome, da venti dai quadranti nord-orientali (tramontana, grecale), malgrado i frangi-flutto già esistenti, si abbatterà sulla “passerella”? Ragioni di sicurezza spicciola ne dovrebbero vietare il transito.
Una considerazione di carattere generale, infine: tutti questi annunci (6 x 3, con la sorridente, rassicurante faccia del Candidato che, ci mette davvero la faccia) sembrano tanto sconfessare i dogmi sempre professati dalla scorsa Amministrazione. Quante volte abbiamo constatato la “sordità” istituzionale all’ascolto delle proteste delle Opposizioni (invero, molto blande) o delle Associazioni (sempre viste, queste ultime, come covi di “visionari comunisti”, radical chic) in relazione al problema idrogeologico, ai problemi di sicurezza denunciati dopo un qualsiasi evento criminale consumatosi nella nostra Città, al problema della fruibilità della zona …promenade, in relazione al vulnus estetico costituito da “parcheggio selvaggio” nella zona antistante il Duomo ed anche nella zona in riqualificazione? Proteste, reclami sempre bollati, dall’Amministrazione Azzollini come lamentele di chi voleva una Città statica, non orientata allo sviluppo turistico, una Città “non da bere”!
Allora che succede, caro sig. Camporeale? Dobbiamo interpretare il tuo programma come una discontinuità, un cambiamento, il rinnegare i fondamentali della Maggioranza in cui ricoprivi una carica importante e ti sei scagliato – nella tua logica di appartenenza culturale e funzionale – contro tutti quelli che appunto predicavano di queste cose che, d’incanto sono diventate tuo programma elettorale?
Oppure, molto verosimilmente si tratta dell’ennesima sparata su cose che, ancorché condivisibili, in linea generale ed in altri contesti, sarebbero un po’, come dire?, utopiche, con i tempi che corrono. Ci piacerebbe essere costretti a smentirci, …ma!
© Riproduzione riservata