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Dopo primarie: i Ds riconfermano il segretario e decidono di “baciare il rospo”
13 dicembre 2005

MOLFETTA 13.12.2005 È trascorsa una settimana dalle primarie per la scelta del candidato sindaco del centro sinistra che hanno visto vincente Lillino di Gioia, caratterizzata dall'afonia dei partiti dello schieramento, intenti a superare la fase del piangersi addosso per approdare a quella della costruzione di prospettive future. I Democratici di sinistra prendono ora ufficialmente posizione. Un'affollata assemblea degli iscritti, due giorni d'analisi, assunzione di responsabilità rispetto agli errori di valutazione commessi, confronto fra vedute diverse, ripetute domande sul familiare “che fare?”, alla fine ha portato innanzitutto alla riconferma del direttivo e del segretario, Mino Salvemini, dimessosi nel momento in cui era stato candidato dalla sinistra unita e che aveva messo a disposizione il mandato suo e del direttivo dopo i risultati del 4 dicembre. Queste dimissioni sono state respinte e riconfermati in carica gli organi direttivi. L'assemblea ha anche approvato a larghissima maggioranza una mozione, presentata da Mimmo Favuzzi, presidente della sezione cittadina e protagonista del processo di costruzione della coalizione. In sintesi la mozione, che riportiamo integralmente in calce, riconosce allo stato Lillino di Gioia quale candidato del centro sinistra per le prossime elezioni amministrative, ritenendo impossibile non rispettare i patti, ma chiede con forza e fermezza che Di Gioia s'impegni ad onorarli a sua volta, più di quanto abbia fatto durante lo svolgimento delle primarie. Nei fatti, a condannare subito, tramite comunicato stampa ed uno di quei manifesti che tanto ama, la partecipazione alle primarie di esponenti del centro destra e chiarendo, a se stesso ed agli altri, che la coalizione è quella che ha partecipato alle primarie e non può essere allargata ad altre forze politiche, nemmeno a quelle che si sono subito precipitate a fargli sapere di aver contribuito alla sua vittoria. Altra richiesta, quella di riavviare il processo di consultazione della città, di procedere nei tempi stabiliti alla stesura del programma, ancorandolo rigidamente, senza sbandamenti di sorta, ai punti stabiliti dal Documento e, questo è l'elemento di novità, di individuare e rendere subito nota la squadra, cioè gli assessori che saranno nominati in caso di vittoria. L'intento è chiaro. I Democratici di sinistra ritengono impossibile venir meno ai patti, ma sono altrettanto consapevoli della difficoltà di far accettare ai propri elettori un candidato che, non solo per la sua collocazione politica di centro, ma per la sua stessa storia personale, è vissuto come estraneo. A meno che, come in definitiva sostiene la mozione, si smetta di pensarla in termini di principato e si presenti alla valutazione degli elettori, non Lillino di Gioia, ma un programma, esattamente lo stesso che il centro sinistra si sarebbe dato se alle primarie avesse vinto uno degli altri candidati, un progetto per la città ed una squadra, garanzia della realizzazione dello stesso e di rispetto di regole chiare di governo e di rapporto fra i partner della coalizione. A queste condizioni, fatta salva la imprescindibile necessità di conservare l'unità delle forze della sinistra e di recuperare la compattezza dell'Unione, l'assemblea dei Ds ha deciso di “baciare il rospo”. Bisognerà vedere ora cosa decideranno gli altri partiti e come risponderà Di Gioia, chiamato con una terminologia cavalleresca, in genere poco praticata nella politica cittadina, ad impegnarsi “sul suo onore” al rispetto dei patti. Lella Salvemini Ecco il testo integrale: Mozione L'assemblea degli iscritti della Unità di base dei Democratici di sinistra di Molfetta riunitasi nei giorni 11 e 12 dicembre preso atto dei risultati della consultazione primaria per l'indicazione del candidato sindaco della coalizione di centro-sinistra premesso che – è improponibile qualsivoglia artificio tecnico da azzeccagarbugli mirante a invalidare le primarie e/o il loro risultato; – sarebbe politicamente deleterio scoprire solo oggi la “diversità politica e culturale” di Di Gioia e delle forze e soggetti che lo sostengono, se non a costo di impugnare e disattendere noi per primi quel Codice etico che è stato posto e dovrà essere a fondamento dell'alleanza di centro-sinistra; ritiene inevitabile riconoscere che allo stato il candidato sindaco del centro-sinistra è Lillino Di Gioia. Preso atto di ciò, prima di aprire un qualsiasi tavolo di confronto, ritiene indispensabile e prioritario che il candidato sindaco Di Gioia come primo atto emetta una dichiarazione pubblica, pubblicata anche come manifesto, per – condannare in maniera inequivocabile la partecipazione al voto di esponenti del centro-destra e rifiutare i voti e qualsiasi apporto anche per il futuro da parte di quanti non si riconoscano davvero nel progetto del centro-sinistra a livello locale e dell'Unione a livello nazionale; – rispondere in maniera netta, senza alcun ammiccamento o ambiguità, al comunicato dell'Italia dei Valori con la riconferma di quanto previsto dal Documento politico-programmatico e dal Codice etico; – garantire il rigorosissimo rispetto del Codice etico e del Documento politico-programmatico prima e dopo le elezioni, impegnandosi in maniera solenne sul suo onore a non modificare in alcun modo e in nessun caso l'identità e i confini della coalizione, a dimettersi in caso di venuta meno della maggioranza, a non accettare mai in nessun caso e per qualsiasi motivo voti determinanti e/o sostitutivi di eletti esterni alla coalizione di centro-sinistra. Solo dopo una tale dichiarazione, si potrà aprire un tavolo che garantisca un coerente sviluppo dal punto di vista metodologico, politico e programmatico di quanto fatto finora dall'Unione e dalla coalizione di centro-sinistra, a cominciare dalla valorizzazione dell'esperienza degli incontri di “L'Unione chiama la città”. Chiediamo, in particolare, di: – costituire la Consulta programmatica del centro-sinistra con la partecipazione non solo delle forze politiche della coalizione ma di movimenti, forze sociali, sindacati, associazioni di categoria e culturali, volontariato ecc. per stilare il programma del centro-sinistra, ricostituendo le tre commissioni sugli assi tematici dell'Urbanistica e assetto del territorio, dello Sviluppo e sostenibilità, delle Politiche sociali e della cittadinanza attiva; – costituire una cabina di regia politica dell'intera campagna elettorale, composta dai quatto candidati che hanno partecipato alle primarie o in sostituzione da un delegato per ognuno da essi stessi designato; – affidare al comitato dei garanti la gestione amministrativa dell'intera campagna elettorale; – presentare subito, insieme al programma, una volta definito entro i 60 giorni previsti, la squadra di assessori che affiancherà il sindaco, che dovrà mostrare in maniera inequivocabile la centralità e imprescindibilità dal punto di vista politico e programmatico dell'Unione all'interno della coalizione. Per quanto riguarda le liste di candidati da presentare alle elezioni amministrative, si dovrà procedere a una drastica riduzione rispetto alle 20 sigle che hanno sostenuto i candidati alle elezioni primarie, con un rigorosissimo rispetto del Codice etico per quanto riguarda sia i soggetti politici sia i singoli candidati, e alla coerente riconferma del carattere politico della coalizione “senza alcuna concessione a confusi e ambigui progetti civici”. Per quanto riguarda il programma, è indispensabile riconfermare con forza quelle che sono le priorità programmatiche irrinunciabili dei DS e della Sinistra unita, nell'ambito dell'Unione, precisandole con puntuali e stringenti proposte concrete: – ridiscussione del ruolo del porto nello sviluppo della città e concorso internazionale d'idee per ridefinire il waterfront e il rapporto della città col mare; – pianificazione strategica e bilancio partecipato; – politiche di inclusione sociale e reddito di cittadinanza – sviluppo eco-sostenibile; – pianificazione secondaria, recupero del già costruito e riqualificazione delle periferie e delle aree di degrado; – 10 progetti del forum delle associazioni. Sulla base di tale piattaforma politica che va necessariamente condivisa con tutte le forze dell'Unione conferma piena fiducia al segretario e all'intero gruppo dirigente e ad essi dà mandato affinché mettano in atto tutte le necessarie iniziative dal punto di vista politico per confermare l'unità delle forze di sinistra e il recupero della compattezza di tutte le forze che si riconoscono nell'Unione, per giungere dopo i necessari passaggi interni (assemblee dei partiti) alla urgente convocazione di una grande assemblea degli stati generali della sinistra unita prima e dell'Unione poi per definire la strategia politica comune, anche in vista della fondamentale scadenza delle elezioni politiche. Molfetta, 12 dicembre 2005
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Spett.le Mauro Corrieri (perchè in calce al suo commento si firma Mimmo??? vabbè... capita) giacché mette a disposizione la Sua testa (cito testualmente le Sue parole), ne approfitto per cercare di aver più chiara la situazione convulsa che si è venuta a creare nel dopo-primarie molfettesi. Mi sembra ormai acquisito che la candidatura di Di Gioia non la si possa più mettere in discussione, forte com'è di un tale avvallo cittadino (contaminazioni o meno - del resto ci sono state in tutte le altre esperienze di primarie). Inutile, quindi, tornarci sopra. Non è chiaro per nulla il perché, a posteriori, sia INDISPENSABILE una così restrittiva blindatura di Di Gioia, dato che lo si dichiara così apertamente (e dai suoi stessi alleati) come soggetto politico "imbizzarrito"! Par di capire che avete accettato il supporto delle liste civiche a Suo (riferito a Di Gioia) sostegno, solo per dimostrarne l'assoluta marginalità. A quanto pare la valutazione si è rivelata completamente ERRATA (ne volete rispondere ai Vs sostenitori?) ed ORA non trovo affatto consolante cercare capri espiatori o teste da mozzare. Quantomeno ci si chiede (personalmente me lo sono chiesto ben prima del 4/12 ed un mio commento su questo sito lo testimonia) CHI ha permesso di far concorrere tale "soggetto atipico" alla GUIDA di tutta la coalizione del centro-sinistra. Per partecipare a tale consultazione l'ing. Di Gioia ha firmato un accordo??? Lo ha rispettato in toto??? A cosa serve questo "NUOVO CONTRATTO" con i molfettesi (per quel che vale poi!!!) alla presenza di tutto uno stuolo di notai??? Solo ORA è tenuto a rinnegare il Suo (sempre l'ing. Di Gioia) passato politico e rinunciare a tutte le tentazioni di "gestione del potere"??? Prima delle primarie non era necessario??? Comprendo che ormai la "frittata è fatta", ma Ve ne volete assumere le conseguenze??? Cosa significa rinfacciare a NOI elettori, delusi e defraudati delle nostre aspettative, la responsabilità di consegnare nelle mani di un' "indegno centro-destra" (parafrasando sempre il sig. Mauro Corrieri) le chiavi di palazzo?!? Siete Voi dirigenti di partito che dovete GUADAGNARVI il nostro consenso e se non ci riuscite con idee e personalità eccellenti, provate a COMPRARLO se ci riuscite (ma non è detto che sia in vendita!). Ho letto la lista di proscrizione sui presunti "trasformisti" dello scenario politico molfettese. A noi cittadini comuni possono anche sfuggire le tante evoluzioni di schieramento (ci sarebbe da impazzire), ma Voi "addetti ai lavori" come mai, pur conoscendoli bene, scendete a patti con costoro?!? (anche quando si celano in seconda fila) Ciò che la classe politica molfettese TUTTA non riesce ancora a cogliere è che per la smania di potere, continuate a dissipare le Nostre speranze per il futuro!!! Quasi tutti i miei amici coetanei (30enni) sono emigrati per ottenere un lavoro (soprattutto laureati e/o con alte qalifiche); fateli rientrare con pari possibilità di retribuzione ed otterrete il MIO voto!!! "I molfettesi sono Rock, i rappresentanti politici di entrambi gli schieramenti sono IMMOBILI!!!"(raccolgo fondi per tapezzare la città con manifesti recanti tale slogan!) P.S. è solo uno sfogo... meglio devolvere soldi in beneficenza.

QUESTO POST è TRATTO DAL BLOG DI MIMMO FAVUZZI. Mi è piaciuto perchè chiarisce un pò di cose...non so voi! http://mimmofa.blog.kataweb.it/ Qualche domanda (forse) ingenua da un (forse) ingenuo Vorrei fare qualche domanda, (forse) ingenua, agli stomaci delicati teorici del “tutti al mare”, del “Lillino, non ti votooooooo!!!”, del “Con Lillino mai!!!” e così via. Naturalmente mi rivolgo a chi domenica è andato a votare, magari non con l'entusiasmo di chi come me crede che le primarie siano un valore in sé, che le primarie siano una delle massime espressioni della democrazia partecipata, che le primarie siano belle e valide non solo quando vincono Nichi Vendola e Rita Borsellino, che la democrazia è meglio dell'oligarchia e della monarchia (per quanto illuminata o “armoniosa”), che malgrado tutto è comunque più democratico se a decidere sono 6.296 cittadini piuttosto che 8 segretari di partito o una cinquantina di sedicenti “dirigenti politici” o un'assemblea con qualche decina di autonominatisi “cittadini attivi”, che le primarie non siano una espropriazione delle prerogative dei partiti che anzi hanno il dovere di prepararle adeguatamente per evitare che siano manipolate o solo che diano risultati “antidemocratici” per l'“ingenuità” o l'“ingordigia” o la “miopia” dei suoi gruppi dirigenti. Vorrei, dunque, chiedere a chi ha votato per Mino Salvemini, per Cosimo Altomare o per Vito Copertino e si è svegliato lunedì mattina con Lillino di Gioia candidato sindaco del centro-sinistra con oltre il 40 per cento dei voti: avete visto quanti e quali simboli e/o sigle a sostegno dei 4 candidati c'erano sul manifesto che annunciava le primarie e che componevano la coalizione? 19 (diciannove!) davvero siete convinti che sarebbe stato più facile governare questa città e realizzare ciò che abbiamo scritto nel documento politico-programmatico con un Mino Salvemini, o Cosimo Altomare o Vito Copertino sindaco sostenuto da un'allegra combriccola di personaggi del calibro di (cito in ordine sparso, a titolo puramente esemplificativo, senza alcuna pretesa di esaustività né alcun giudizio di merito) Giovanni Ventrella, Annalisa Altomare, Paolo Minervini, Ignazio De Gioia, Vittorio E. Mazzone, Giovanni Natalicchio, Pinuccio Ancona, Mariano Caputo, Onofrio Caputo, Nicola Angione, Nunzio Fiorentini, Mimmo Cives, Mauro De Robertis, Giuseppe De Cesare, Pietro Centrone, Oronzo Amato, Franco Altomare, Demetrio Losciale, Michele Pascarella, Pino De Candia, Damiano De Palma, Michele di Molfetta, Pino De Ceglia, Alberto Mastropasqua e chi più ne ha più ne metta. Io turandomi il naso ho accettato questa allegra combriccola di compagni di strada, e voi? e se l'avete accettata anche voi, andando a votare, come pensavate di gestirla? vi siete mai chiesti chi sarebbero stati i consiglieri comunali e gli assessori della coalizione di centro-sinistra? quanti di questi simpatici amici hanno la più pallida idea di cosa sia la Pianificazione strategica e Agenda 21, il bilancio sociale e il bilancio partecipato? di quanti consiglieri comunali avremmo avuto bisogno per pretendere il rigoroso rispetto del programma? almeno 15! e ora temiamo di non essere capaci di portarne almeno 3-4 che con altrettanta efficacia pretendano il rigoroso rispetto del programma? Insomma io credo che è improponibile e politicamente folle qualsivoglia artificio tecnico da azzeccagarbugli mirante a invalidare le primarie e/o il suo risultato; il candidato sindaco del centro-sinistra è Lillino Di Gioia; bisogna pretendere che il candidato sindaco Di Gioia come primo atto emetta un comunicato stampa, pubblicato anche come manifesto, per condannare in maniera inequivocabile la partecipazione al voto di esponenti del centro-destra e rifiutare i voti di quanti non si riconoscano davvero nel progetto del centro-sinistra a livello locale e dell'Unione a livello nazionale; garantire il rigorosissimo rispetto del codice etico e del documento politico programmatico prima e dopo le elezioni, impegnandosi a non modificare in alcun modo e in nessun caso l'identità e i confini della coalizione, a dimettersi in caso di venuta meno della maggioranza, a non accettare mai in nessun caso e per qualsiasi motivo voti determinanti e/o sostitutivi di eletti esterni alla coalizione di centro-sinistra; si garantisca un coerente sviluppo dal punto di vista metodologico, politico e programmatico di quanto fatto finora dall'Unione e dalla coalizione, rilanciando l'esperienza degli incontri di “L'Unione chiama la città”, in particolare: costituire la Consulta programmatica con la partecipazione non solo delle forze politiche della coalizione ma di movimenti, forze sociali, sindacati, associazioni di categoria e culturali, volontariato ecc. per stilare il programma del centro-sinistra, ricostituendo le tre commissioni sugli assi tematici dell'Urbanistica e assetto del territorio, dello Sviluppo e sostenibilità, delle Politiche sociali e della cittadinanza attiva; costituire una cabina di regia composta dai quatto candidati che hanno partecipato alle primarie; affidare al comitato dei garanti la gestione amministrativa dell'intera campagna elettorale; presentare subito, insieme al programma, la squadra che affiancherà il sindaco. Individuazione delle priorità programmatiche: ridiscussione del ruolo del porto nello sviluppo della città e concorso internazionale d'idee per ridefinire il waterfront e il rapporto della città col mare; pianificazione strategica e bilancio partecipato; politiche di inclusione sociale e reddito di cittadinanza sviluppo eco-sostenibile pianificazione secondaria, recupero del già costruito e riqualificazione delle periferie e delle aree di degrado 10 progetti del forum delle associazioni Dal punto di vista politico è urgente il recupero della compattezza di tutte le forze che si riconoscono nell'Unione e dopo i necessari passaggi interni (assemblee dei partiti) la convocazione di una grande assemblea degli stati generali della sinistra unita prima e dell'Unione poi per definire la strategia politica comu Mimmo P.S.: A scanso di equivoci, per i devoti di San Giovanni Decollato, gli amanti dei capri espiatori e gli adoratori delle teste mozzate, la mia testa (nel senso del modesto incarico di presidente del comitato di garanzia dei DS) è a disposizione; ciò a cui non posso rinunciare, invece, è a ciò che nel bene e nel male quella testa produce. Dovete portare pazienza.




E' giusto cercare una soluzione senza troppo piangere sul latte versato. Trovo ammirevole l'intento di rispettare i patti da parte dei DS, senza lasciarsi tentare da possibili pretesti per invalidare il voto delle primarie. Eppure non sono molto convinto della soluzione escogitata dall'assemblea degli iscritti DS e provo a spiegare il perché. In pratica si chiede a Lillino Di Gioia di fare da "prestafaccia" come sindaco, mentre per quanto riguarda la testa lo si obbliga ad usare quella Mino Salvemini ed altri esponenti dell'UNIONE. Francamente mi sembra un'ipotesi ridicola e comunque postuma, tanto quanto la pretesa di anticipare le nomine assessoriali prima del riscontro elettorale (indispensabile per stabilire gli equilibri delle "forze" all'interno della coalizione). Un candidato sindaco dovrebbe avere capacità di coesione per la sua maggioranza; nel caso Di Gioia, egli costituisce proprio l'elemento di discordia! E' un ulteriore eccesso di presunzione, da parte dei partiti, anche il solo pensare di BLINDARE l'operato di un sindaco... quasi fosse un ostaggio! Il DRAMMA è che non esistono soluzioni efficaci al PASTICCIO venuto fuori dalle primarie molfettesi: sono tutti palliativi! Questa è la spiegazione di tanto rammarico nell'elettorato di centro-sinistra: NON SI PUO' TORNARE INDIETRO! Le ammissioni di colpa sono state già fatte, quindi è inutile infierire. Da semplice elettore, senza la pretesa di influenzare altri, Vi dico che alle prossime elezioni comunali proverò grande difficoltà nel recarmi alle urne per esprimere il mio consenso (sarebbe la mia PRIMA astensione!). E' superfluo ribadirlo ancora, eppure non riesco a trattenermi: BISOGNAVA PENSARCI BENE PRIMA! Per chi ritiene che una scelta come la mia porti alla riconferma del centro-destra... rispondo con un vecchio adagio: "chi è causa del suo mal pianga se stesso"! Per la redazione di Quindici: dato che i miei interventi si attengono scrupolosamente alle avvertenze di pubblicazione, gradirei che almeno "una tantum" mi si spiegasse perchè il Vs insindacabile giudizio ritiene le mie esternazioni "inopportune" (almeno per capire se un mio commento vi è giunto oppure no). Metto sempre nome cognome REALI ed indirizzo e-mail, quindi avete gli estremi per contattarmi. Grazie per la cortese attenzione.




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