Don Antonio Manganiello prete anticamorra a "Storie italiane" della libreria “Il Ghigno” di Molfetta
Il festival di letteratura, un intreccio di racconti che comincia lunedì 31 agosto alle ore 20 nella Galleria Patrioti Molfettesi
MOLFETTA - Storie Italiane, il primo festival di letteratura a Molfetta, un intreccio di racconti per leggere quello che eravamo, che siamo e che saremo, Festival alla terza edizione che percorre l'intera estate per promuovere e avvicinare alla lettura i cittadini molfettesi e non solo.
Dopo aver dedicato i primi incontri ai più piccoli e dopo aver ospitato giovani autori come il vincitore del premio Rai-la giara Roberto Moliterni e il nostrano Davide Potente, segnalato lo scorso anno al premio Calvino, e Simona Toma che ha inaugurato la sezione narrativa per ragazzi, e l'ospite d'eccezione Gianrico Carofiglio, scrittore bestseller.
Storie Italiane prosegue con l'appuntamento numero 11, lunedì 31 agosto alle ore 20 nella Galleria Patrioti Molfettesi, zona antistante libreria il Ghigno all'altezza di via Salepico 47 e Corso Umberto 61 e ribattezzata in occasione del festival in "Piazza dei libri e dei lettori" incontro con Don Antonio Manganiello, prete anticamorra, fondatore di "Ultimi Associazione per la legalità e contro le mafie" incontra e presenta i suoi ultimi scritti "La meglio gioventù di Scampia" Imprimatur Editore e "Legalità e scrittura, in cammino verso Santiago" progetto editoriale no profit, dialoga con Mino Grassi, editore della Tholos.
"La meglio gioventù di Scampia" Sinossi
E' il quartiere di Napoli conosciuto da tutti come luogo di malavita e segnato dal sangue della camorra, dove regna la legge del più forte. Eppure Scampia è anche altro : ecco la parte buona di un quartiere da sempre "etichettato" in negativo. La parte buona di Scampia sono i giovani, che non sono tutti coinvolti nell'illegalità, ma cercano di dare un segnale importante nella rinascita e nello sviluppo di un quartiere che li ha visti nascere e affrontare le difficoltà più cruente tra quei palazzi a forma di vela che ormai sono divenuti il simbolo del suo degrado. Giovani che c'è l'hanno fatta e che tutti i giorni combattono per farcela, con lo studio e impegnandosi a vivere quotidianamente e onestamente come Maria che non vuole lasciare Scampia perchè crede che si possa e si debba cambiare. Scampia non è solo ciò che le serie Tv mostrano, è anche sensibilità, disponibilità e umanità e sopratutto rinascita dal buio della malavita.
Biografia
Don Aniello Manganiello è stato parroco di Scampia – il tristemente famoso quartiere alla periferia settentrionale di Napoli – per sedici anni, dal 1994 al 2010. Sedici anni durante i quali ha combattuto la criminalità organizzata, strappando alla manovalanza della camorra tantissimi giovani, criticando apertamente l’ipocrisia e la superstizione degli affiliati che ostentano case piene di immagini sacre e rifiutandosi persino di dare la comunione ai camorristi e di battezzare i loro figli.
“A volte ho l’impressione che buona parte della gerarchia ecclesiastica ritenga che il ruolo della Chiesa nella società sia solamente di tipo spirituale, caritativo e sacramentale. E’ necessario, invece, che la Chiesa dia voce a coloro che subiscono violenza, che denunci la corruzione della politica e la diffusione devastante della criminalità organizzata e condanni questo sistema economico che sta gettando nella disperazione milioni di famiglie. E’ vero che la chiesa ha messo in campo iniziative per soccorrere i poveri e i disperati, ma deve altresì gridare, denunciare il male in qualsiasi modo si manifesti”.