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Dobbiamo ancora credere nella politica? Riflessioni sul caso Cancellieri
05 novembre 2013

Il Ministro di Grazia e Giustizia Anna Maria Cancellieri (foto) è sotto i riflettori della cronaca per aver segnalato ai Funzionari di vertice del D.A.P. (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) il caso della signora Giulia Ligresti, detenuta in custodia cautelare nel carcere di Torino, dal luglio scorso e scarcerata, inviata ai domiciliari, alla fine di agosto.

Sostiene di non essere intervenuta specificamente, anche avendo “segnalato” il caso di una “persona che mal sopporta il regime carcerario, abituata come è, a diverso stile di vita!”. Poi vorrà, il ministro spiegare a noi poveri ignoranti, chi sono quelli che …ben sopportano il regime di detenzione, anche se cautelare.

L’ha fatto, secondo quanto racconta, per umanità! Perché temeva che la signora, per disperazione, potesse fare gesti estremi: soffriva già di anoressia.

Un po’ come quelli già commessi da altri detenuti, in regime di detenzione cautelare e non, che si sono suicidati o hanno tentato di farlo e di cui le cronache hanno riferito.

Sostiene anche che “nulla ha a che fare il fatto che il figlio, manager in carriera, abbia prestato la sua opera nella Società dei Ligresti”. Difende il suo comportamento, incomprensibile! all’Italiano medio, alla luce di quanto accaduto con i suicidi di detenuti, con accanimento che sfiora il disprezzo e l’arroganza.

Il Premier Letta, il Presidente della Repubblica, hanno avuto reazioni timide? Abbiamo constatato un certo assordante silenzio! In particolare quest’ultimo, che ha sempre esortato tutti a rivedere e modificare la situazione delle carceri, super affollate da persone in attesa di giudizio, conseguenza di una legislazione sciagurata che, non avendo strumenti idonei, incarcera anche con reati minori, salvo poi scarcerare con le scuse. E’ anche il caso del reato di immigrazione clandestina. La ministra sa che giacciono reclusi anche altre persone che …mal sopportano il carcere, pur non essendo stirpe Ligresti?

Un’ultima cosa, sarebbe da far notare alla renitente ministra: una sua Collega è stata “dimessa”, dalla sua carica di Ministro dello sport, accusata di aver evaso il fisco per una imposta non pagata (circa 3.000 euro) e poi sanata. Lungi da noi affermare che vi siano irregolarità e irregolarità, tuttavia un discrimine va fatto. E soprattutto, il senso dell’onore, se non quello dello Stato, deve essere il “vangelo” di personalità pubbliche che, anche per la loro funzione istituzionale, devono essere ed apparire al di sopra di ogni sospetto.

Ma questa sembra utopia, nella nostra Nazione.

Concludendo, non sembra questo un caso particolarmente grave di uso improprio della propria carica istituzionale. Osserviamo tuttavia che alcuni Parlamentari hanno fatto immediatamente un parallelo fra la telefonata della ministra (documentata ed agli atti) e quella fatta, a suo tempo, dal cavalier Berlusconi, per far rilasciare la nipotina del presidente Mubarak, “fermata” con l’accusa di furto. Allora si parlò di concussione ed abuso d’ufficio.

Pur considerando che la ministra, non avrebbe usato mezzi coercitivi per perorare la causa della detenuta Ligresti (come invece fu fatto nell’altra circostanza: ricordate l’evocata crisi diplomatica?), tuttavia come può il Cittadino cogliere la sottile differenza? Come può tollerare anche questo sfregio in un periodo così traumatico dal punto di vista civile, istituzionale ed economico che vive la Nazione?

La signora Cancellieri ministro della Giustizia – in stretti termini tecnici - non può nemmeno essere considerata un “politico”, essendo stata cooptata dal premier Monti nel suo Governo tecnico, al dicastero dell’Interno. Questo forse ingenera più rabbia e sconforto. Perché dimostra che l’Istituzione, sia essa di carattere squisitamente politico o meno, sembra avere dei must da rispettare: il distacco dalla realtà di tutti giorni, che vivono i Cittadini e l’intreccio fra interessi della politica e quelli dell’establishment economico finanziario, con forme di tutela per questi, e riconoscimenti per quelli; i sacrifici, il lavoro più sporco lo si lasci ai Cittadini! Il distacco diventa sempre più marcato. E ci si stupisce se le percentuali dei votanti calano?

Non evochiamo scenari torvi di rivoluzioni, di terrorismo, di estremismo generalizzato, ma non dovremmo stupirci, pur continuando a non accettarli e condannarli, di comportamenti criminosi: i così detti falli di reazione.

© Riproduzione riservata

Autore: Tommaso Gaudio
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In questo periodo si legge sui giornali e si ascolta nei talk show televisivi e radiofonici che per tecnici, saggi e luminari esperti in tutte le discipline, l'anno venturo non ci sarà crescita e probabilmente neanche per gli anni a venire. Un quadro desolante. Dal punto di vista politico non esiste un piano di sviluppo industriale di massa e neanche un settore, un volano capace di trascinare l'economia e creare lavoro. Quello che invece sta emergendo è una forbice che allarga sempre più il divario tra ricchi e poveri. E allora possiamo comparare la tragedia del TITANIC col nostro Paese? Il transatlantico ITALIA è ormai andato da qualche tempo a cozzare contro un iceberg composto da funzionari corrotti, da pessimi politici, da amministratori improvvisati, da una popolazione incapace di reagire… Il nostro bastimento sta lentamente affondando in un mare minato dalle discariche abusive dei rifiuti tossici, nella povertà, nelle malattie incurabili. Le scialuppe di salvataggio - come allora - non sono sufficienti da salvare equipaggio e tutti i passeggeri italiani con gli extracomunitari. Si salveranno i potenti. I comandanti, pur consci della gravità, incapaci di gestire la situazione drammatica per rassicurare la gente dicevano che la nave mai sarebbe affondata. E mentre il transatlantico s'inclinava su se stesso, per allentare l'inquietudine, si continuava a suonare e a ballare. Il Titanic affondò trascinando con sé comandante, ufficiali e tanti poveracci che viaggiavano in terza e quarta classe. Dopo il disastro Titanic i nuovi dirigenti presero dei provvedimenti correttivi tali da rendere la navigazione più sicura…






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