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Crisi agricoltura, Molfetta istituisce “Tavolo Verde” L'organismo sarà presieduto dall'assessore comunale all'Agricoltura e affronterà i problemi del comparto di concerto con le associazioni di categoria e gli operatori del settore
07 gennaio 2010

 

 
 
MOLFETTA - Si chiama “Tavolo Verde” ed è il nuovo tavolo tecnico permanente istituto dal Comune di Molfetta con il compito di affrontare le principali problematiche legate al mondo dell’Agricoltura. L’organismo sarà presieduto dall’assessore comunale all’Agricolura, Leo Petruzzella, e riunirà esponenti delle associazioni di categoria e operatori del settore. «Tavolo Verde è uno strumento con cui l’amministrazione comunale manterrà costante il rapporto con imprenditori e agricoltori soprattutto in un momento di dura crisi come quello attuale che caratterizza il comparto olivicolo» fa sapere Petruzzella.
 
Un think tank dell’agricoltura che dovrà individuare proposte, indirizzi e provvedimenti utili per porre rimedio alle debolezze congiunturali e strutturali dei vari comparti quali quello olivicolo, vivaistico, dell’ortofrutta e della floricoltura. «Ascolteremo e discuteremo con i nostri interlocutori rispetto a questioni cruciali come la sicurezza sul lavoro, l’innovazione tecnologica, l’accesso ai finanziamenti comunitari e regionali – fa sapere il responsabile all’Agricoltura dell’amministrazione guidata dal sen. Antonio Azzolini –. Il tavolo offrirà anche un momento di ascolto e di confronto sulle istanze che provengono dal territorio e dagli operatori. Saranno proprio queste ultime a ispirare l’azione programmatica dell’amministrazione comunale. Intanto, siamo già pronti per la prima riunione di insediamento che avverrà nei prossimi giorni.»
 
«L’agricoltura è un comparto vitale per l’economia molfettese» continua Petruzzella sottolineando che l’agro cittadino si estende per circa 4.500 ettari di superficie coltivata per tre quarti ad uliveto e la parte residuale a frutteto, ortaggi e serre. Sono invece oltre 5 mila le aziende proprietarie di terreni, di cui circa 1.000 guidate da coltivatori diretti, un migliaio da braccianti agricoli, 800 da imprenditori e oltre 2 mila da diverse altre professionalità. Sul territorio sono operative due oleifici cooperative, 11 frantoi oleari e uno dei mercati ortofrutticoli all’ingrosso più importanti del Sud Italia.
 
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Contradittorio e sarcastico il nome "Tavolo Verde", il nuovo tavolo tecnico con il compito di affrontare le problematiche della crisi dell'Agricoltura. Dov'è il verde? Dov'è finito il bel verde campagnolo? Sacrificato sull'altare di che cosa e di quale progresso, aggressivo ed esagerato? Una crisi mondiale dovuta a tutte queste esagerazioni, senza una logica di programmazione proiettata al futuro di una società in veloce cambiamenti. Urgono più fondi e centri di ricerca, specie nelle aree a basso reddito; occorre infatti studiare varietà specifiche e tecniche adatte a piccoli e grossi agricoltori. Finora il metodo seguito è stato di "piegare" l'ambiente perchè si adattasse alle nostre coltivazioni. Adesso, grazie agli interventi di ingegneria genetica sui vegetali, potremo invece "piegare" le piante, manipolare le colture in modo che prosperino in armonia con l'ambiente, anzichè nonostante esso. Per ottenere i risultati sperati, occorre potenziare la ricerca più di quanto si sia mai fatto, e adottare una serie di nuove strategie economiche atte a sollevare l'agricoltura dalla sua condizione di Cenerentola. Ma occorrerà soprattutto una nuova strategia politica, un mutamento così radicale da avere influenza su tutti gli individui. E finchè certi paesi in via di sviluppo priviligeranno l'industria, l'urbanizzazione e i raccolti da esportare, senza curarsi delle esigenze alimentari della popolazione locale e delle condizioni dei piccoli agricoltori, si avranno le stesse conseguenze. -
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