Covid, caos al centro vaccinale di Molfetta: rimandati a casa 20 cittadini dopo 4 ore di coda. Una lettrice scrive a “Quindici” e al sindaco
L'hub di Molfetta con le code di qualche giorno fa
MOLFETTA – Ancora caos organizzativo all’hub vaccinale di Molfetta allo stadio “Cozzoli”. Come “Quindici” ha riportato altre volte, la gente è costretta a fare file di ore in attesa del vaccino anti Covid e al termine della coda rischia anche di tornare indietro a casa, senza aver ottenuto l’inoculazione.
E’ accaduto ieri, come ci hanno segnalato alcuni lettori (sono le testimonianze dirette quelle che fanno la differenza dai comunicati ufficiali che nascondono le criticità di un sistema che non si riesce a mettere a punto: colpa della Asl? Colpa del Comune?)
«Ieri pomeriggio dopo 4 ore di fila al freddo – racconta una lettrice a “Quindici” - eravamo arrivati alla porta di ingresso dell’hub e la dottoressa ci ha chiuso la porta perché mancavano 20 minuti alla chiusura, non era problema di dosi, ma soltanto di fine turno degli infermieri. Una decisione arbitraria in quanto eravamo soltanto 20 e tutti ultra sessantenni.
La confusione si è creata tra riservisti e non, anche perché ai riservisti era stato assicurato che sarebbero stati vaccinati, poi, in corso d’opera sono cambiate le regole: assurdo! Non si possono cambiare le regole giorno per giorno o addirittura ora per ora. Né tantomeno cacciare quelli che hanno fatto 4 ore di coda in piedi (e tra l’altro nessuno ha controllato, ma c’era gente senza mascherina e si sono creati assembramenti). Se la gente viene fatta entrare, ha il diritto di rimanere fino alla fine (accade in tutti gli uffici pubblici banche, poste, ecc.). Se non si è capaci di organizzare un servizio, meglio lasciare».
La signora ha anche scritto al sindaco di Molfetta: «Gentile Sindaco Tommaso Minervini, volevo segnalarle un'incresciosa situazione verificatasi all'hub vaccinale di Molfetta questa sera. Oltre 20 cittadini molfettesi ultra sessantenni ai quali era stata comunicata la disponibilità del vaccino, dopo ore di fila sono stati invitati ad andare via dalla sede per l'approssimarsi dell'orario di chiusura. Ritiene che sia accettabile un comportamento del genere difronte a persone che hanno atteso oltre 3 ore?».
La cosa più grave è che ci fossero ancora dosi disponibili (che probabilmente saranno andate perdute) quando si trattava di vaccinare appena 20 persone. Il presidente della Regione Michele Emiliano che attacca i giornalisti quando lo criticano, conosce la situazione di Molfetta? Il direttore generale della Asl è al corrente di come funzionano gli hub vaccinali periferici o la sua attenzione è rivolta solo al Policlinico e all’hub della Fiera del Levante?
Come mai il sindaco di Molfetta abituato a vantare nei suoi comunicati la rapidità nelle vaccinazioni (quasi 500 al giorno) non dice che, in realtà, non si trovano 15 minuti per vaccinare appena 20 cittadini?
Dobbiamo credere che si tratti solo di propaganda? Secondo noi siamo solo di fronte ad una incapacità organizzativa, che alla fine genera il caos. Cosa sarebbe accaduto se i 20 cittadini si fossero ribellati? Ma non si può abusare della pazienza e del senso di responsabilità della gente. Quando il sindaco invita i cittadini alla responsabilità, dovrebbe cominciare a chiederla a chi opera in questo servizio. Ci dispiace dirlo, ma con maggiore attenzione e rispetto delle regole (fissate dal governatore Emiliano) si potrebbero velocizzare realmente le operazioni di vaccino, senza confusione e soprattutto senza sprechi. Basterebbe solo quell’organizzazione che sembra mancare, come denunciano i cittadini.
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