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Corso Umberto a Molfetta, come evitare il 'monumento' allo spreco Quindici associazioni chiedono cautela e cura nell'esecuzione del progetto di riqualificazione
10 maggio 2015

MOLFETTA - Quindici associazioni scrivono al sindaco di Molfetta, all’assessore ai Lavori Pubblici, al dirigente del settore Lavori Pubblici e al Soprintendente ai Beni Architettonici. Il tema non è nuovo: i lavori di prossima esecuzione per la riqualificazione di Corso Umberto (nelle foto i test dell’arredo urbano).

La lettera delle associazioni (sotto, in elenco) fa séguito ad altre iniziative già intraprese per evitare che il progetto di ‘riqualificazione’ – come altre volte è avvenuto a Molfetta – si trasformi in un peggioramento dell’esistente o in un inutile e costoso restyling di facciata.

Si ribadisce, allora, che venga conservato il basolato storico e che gli alberi siano sostituiti solo se professionisti esperti ne accertino eventuali patologie: che, insomma, la struttura di questo boulevard non sia stravolta per far posto a stravaganti e azzardate ‘innovazioni’ (la vicenda di piazza Principe di Napoli è, in questo, emblematica).

Vi sono, poi, problemi di ordinaria gestione. Il nuovo corso Umberto dovrebbe facilitare – questo chiedono le associazioni – le operazioni di pulizia e manutenzione meccanica del selciato.

E, ancora, è ben strano che il progetto di riqualificazione non abbia previsto la costruzione della fognatura pluviale, visto che la strada, anche per piogge di modesta identità, puntualmente si allaga.

Anche gli esercizi di ristorazione, che per fortuna resistono in un tessuto commerciale molto critico, andrebbero messi a sistema. Le aree allestite all’aperto (i dehors) dovrebbero essere in qualche modo rese omogenee – magari anche con un sistema di finanziamenti agevolati – per evitare effetti visivi di cattivo gusto.

Le questioni di stile, del resto, non rispondono solo al bisogno di rispettare il valore storico di uno spazio urbano, ma anche all’esigenza di rilanciare un tessuto commerciale molto compromesso. L’identità di una strada, che è parte essenziale della sua bellezza, non rappresenta un vincolo ma un’opportunità (anche economica) per chi la vive e la frequenta. Corso Umberto, insomma, è un’arteria di pregio della città e questo dev’essere di ‘monito’ anche per chi intenda – come è giusto – riqualificarla: in questo senso, anche una strada può essere patrimonio ‘monumentale’, come insegna l’etimologia di questo abusato aggettivo.

Il Circolo Legambiente di Molfetta

Legambiente, Circolo di Molfetta

Laboratorio di Urbanistica Partecipata (Lup)

Aneb, Molfetta

Circolo di Molfetta

Centro Studi Molfettesi

Centro Studi e Documentazione ‘Leonardo Azzarita’

Centro Culturale d’Arte ‘Luisa Fantolini’

WWf, sezione di Molfetta

Università Popolare, Molfetta

Associazione Culturale della Terza Età, Molfetta

Passione e Tradizione, Molfetta

Sporting Club, Molfetta

Associazione Culturale Amici della Filatelia e della Numismatica, Molfetta

Associazione Archeologico-culturale ‘Antiqua Mater’, Molfetta

Associazione Comitando, La partecipazione continua, Molfetta

Associazione TESLA, Tempi e Spazi Liberamente Attivi, Molfetta

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