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Cooperative, la lunga estenuante attesa per la graduatoria definitiva
15 febbraio 2014

Il tema della casa, a Molfetta, è stato ed è, molto sentito. Legittimo e condivisibile appare il desiderio dell’individuo di assicurare per sé e per il proprio nucleo familiare, un’abitazione decorosa. Per anni, i cittadini hanno assistito ad un vertiginoso incremento del costo delle abitazioni, subìto le ripercussioni della penuria di immobili di nuova costruzione, motivo per il quale si ricorreva all’acquisto di edifici di vecchia costruzione da ristrutturare. Lungi dal credere che il ricorso a questa soluzione alternativa fosse economicamente più vantaggioso per il cittadino, tutt’altro… ma bisognava fare di necessità virtù, con buona pace di tutti, soprattutto di coloro che traevano beneficio da questo stato di cose. I soliti… noti. Ma il molfettese-tipo rientra nella tipologia Homo Patiens, adattandosi e attendendo l’avvio di costruzioni di edilizia cooperativa. Molti genitori, previdenti, iscrivevano i propri figli appena maggiorenni, come soci di società cooperative, nella speranza che, dopo qualche anno, gli stessi si “sistemassero” e venisse loro attribuita un’abitazione nuova e a prezzo equo. Oggi questi ragazzi sono quarantenni e genitori essi stessi e ancora agognano alla tanto desiderata casa cooperativa. La situazione sembra essersi sbloccata. Cerchiamo di chiarire, pertanto, l’iter che ha portato all’approvazione della graduatoria definitiva delle cooperative edilizie ammesse a costruire abitazioni nei comparti di recente espansione. Dopo anni di attesa, l’Amministrazione Natalicchio ha dato un segnale tangibile ai cittadini e alle Imprese costruttrici per la risoluzione dell’emergenza abitativa, approvando la graduatoria definitiva delle cooperative edilizie che potranno realizzare edifici sociali nei Comparti nn. 10/11/12/13 e 17 del vigente Piano Regolatore Generale Comunale. L’Iter amministrativo non è stato certo dei più celeri; infatti con Deliberazione del Consiglio Comunale n.11 del 13/03/2009 l’allora Amministrazione dava mandato al Dirigente del Settore Territorio di procedere “mediante bando pubblico integrativo, ad aggiornare la graduatoria approvata con determinazione dirigenziale… previgente”; con successiva Determinazione Dirigenziale, la n.18 del 02/02/2010, veniva approvato il sopra citato bando pubblico integrativo di aggiornamento della graduatoria, avverso il quale una società cooperativa, una sola, ricorreva dinanzi al TAR Puglia al fine di farsi riconoscere il diritto di preferenza sui suoli di proprietà ubicati nel comparto 12. Il provvedimento di approvazione della graduatoria provvisoria veniva predisposto dai competenti Uffici comunali sin dal mese di ottobre 2011 ed inviato all’attenzione dell’allora Amministrazione Azzollini, che per motivi sconosciuti e assolutamente inspiegabili e ingiustificati, lo ha tenuto “fermo” per oltre un anno, nonostante numerosi solleciti, proposti dalle medesime società cooperative che avevano partecipato al bando. Solo a novembre 2012 l’Amministrazione Comunale ha reinviato agli uffici competenti comunali il provvedimento per la numerazione definitiva (n.176). A partire da tale data, le cooperative, entro 30 giorni, hanno potuto produrre osservazioni in merito al provvedimento di approvazione della graduatoria provvisoria. Avverso tale provvedimento sono pervenute 41 osservazioni, istruite, cioè esaminate, entro il mese di aprile 2013, osservazioni che non hanno riguardato l’attribuzione dei punteggi, bensì, alcuni criteri sanciti dal bando che ha consentito, la possibilità di inserimento nella graduatoria di nuove società cooperative anche con sede legale fuori dal Comune di Molfetta (Giovinazzo, Andria, Barletta). L’inserimento in posizione utile per la futura assegnazione in graduatoria, di cooperative con sede legale nei paesi limitrofi, ha dato seguito ad una serie di esposti e denunce, talune anche presso la Procura della Repubblica di Trani, poiché si è ritenuto illegittimo il bando in quanto le cooperative “molfettesi” hanno avvertito una sorta di disparità di trattamento rispetto alle cooperative “straniere” per il motivo secondo il quale il punteggio di una cooperativa era dato dalla somma dell’anzianità di iscrizione all’albo delle società cooperative, dall’anzianità media di iscrizione dei soci della medesima cooperativa, oltre a dover dimostrare di non aver beneficiato di assegnazioni di suoli nel territorio comunale molfettese. Appare evidente che le cooperative “straniere” potendo dimostrare di non aver beneficiato di precedenti assegnazioni, hanno occupato un posto, all’interno della graduatoria, utile ai fini dell’assegnazione, precedendo alcune cooperative molfettesi. Appare evidente, ma corre l’obbligo specificarlo, che i soci delle cooperative edilizie con sede legali fuori del Comune di Molfetta, sono cittadini residenti a Molfetta o che a Molfetta vorrebbero rientrare, costretti ad emigrare perché i costi delle abitazioni dei paesi viciniori erano più accessibili. Il governo dei Commissari Prefettizi, che si sono succeduti, che per inerzia e mancanza di coraggio non hanno preso le decisioni legittime che i cittadini aspettavano, e le elezioni amministrative subito dopo, hanno di fatto bloccato la conclusione del procedimento, e solo grazie alla nuova amministrazione, previa acquisizione del parere legale dell’avv. Nino Matassa, in merito alle doglianze delle ricorrenti, allegato alla determinazione dirigenziale n.119 del 24/01/2014, il procedimento è stato portato a termine. In sostanza il provvedimento definitivo sancisce: - il riconoscimento del diritto di preferenza in favore della Soc. Coop. ricorrente sul Comparto 12. Dovrebbe decadere, pertanto, l’unico ricorso al TAR e non risultano altri ricorsi pendenti; - la immediata disponibilità delle aree del sub comparto “A” (edilizia pubblica) del comparto 17 (area vicino al cimitero), in quanto sono state assolte le procedure di esproprio per la futura conseguente assegnazione e realizzazione di 2 edifici di tipologia piano terra più tre piani e nr.2 edifici di tipologia piano terra più 4 piani da società cooperative ; questi suoli non rientrano in vicende di altre imprese costruttrici che hanno operato nel sub comparto “B” del comparto 17 (edilizia privata) ex Palbertig che si prefigurano, a tutti gli effetti, come edilizia privata; - i restanti comparti (a levante) n.10/11/12 e 13, invece, saranno sottoposti alle procedure di esproprio e nuova perimetrazione cioè una ridefinizione degli stessi comparti, per adeguarla alle prescrizioni dell’Autorità di Bacino. La fase operativa prevede la procedura di esproprio dei suoli, che auspichiamo possa concludersi nell’arco di un anno. La fase successiva, quella di assegnazione dei suoli dei suddetti comparti, potrebbe perfezionarsi durante l’anno successivo agli espropri. Toccherà alle imprese costruttrici appaltatrici, a partire da quel momento, avviare e concludere costruzioni che ad oggi potevano essere già terminate ed abitate. A chi attribuire, pertanto, la colpa di quell’immobilismo che tanto viene rinfacciato all’attuale Amministrazione? Ci spiace ripeterci, ma la verità dei fatti cronologici e le responsabilità dell’inerzia (voluta?) sono da attribuire alla giunta Azzollini, non foss’altro perché governava la città in quel periodo. Né i commissari prefettizi che si sono succeduti, hanno ritenuto di dover provvedere ad approvare la graduatoria definitiva, lasciando la patata bollente alla amministrazione che sarebbe stata eletta. Un’altra brutta pagina della storia amministrativa di Molfetta degli ultimi 10 anni, raccontata ampiamente da “Quindici”.

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