MOLFETTA - Dopo due anni di corsi e ricorsi al Tar Puglia e al Consiglio di Stato, si conclude la vicenda del Pirp Madonna dei Martiri, ratificato in Consiglio comunale. La firma tra Comune di Molfetta e Regione Puglia lo scorso 23 dicembre (con il giudizio di ottemperanza del Comune e prima dell’azione coattiva), dopo il rinvio del 4 luglio scorso, perché era necessaria la redazione di uno studio idraulico, assente tra le varie relazioni del Pirp. «Un mero ulteriore pretesto», per il sindaco Antonio Azzollini, che pare dimenticare quanto una lama possa diventare pericolosa se riattivata.
Per raggiungere l’accordo, è stata stralciata quella parte della zona retrostante la Basilica Madonna dei Martiri che insisteva sull’area ad alta pericolosità idraulica individuata dal Piano di Assetto Idrogeologico dell’Autorità di Bacino (argomento ampiamente affrontato da Quindici nel numero di gennaio in edicola).
L’accordo di programma prevede 4milioni di euro di fondi pubblici, di cui 2,4milioni di euro dallo Iacp di Bari, in base alla Legge n.560/93 per il «Reinvestimento in edifici ed aree edificabili per la realizzazione di interventi di Erp», e 1,6milioni di euro dalla Regione Puglia con fondi FESR 2007-2013 (delibera G.C. n.311 del dicembre 2010). Previsto un ulteriore intervento di manutenzione delle palazzine da parte dello Iacp per un importo di 650mila euro. Anche il Comune di Molfetta interverrà sulle palazzine di sua proprietà per un importo di 150mila euro.
Si apre una nuova fase di crescita per un quartiere periferico della città abbandonato per 50 anni, come conferma l’assessore all’Urbanistica Pietro Uva: «Dopo cinquant’anni ricuciamo il tessuto sociale ed economico di questo quartiere al resto della città». «Per adesso firmiamo, ma dopo il Pai (dopo la sentenza sul contenzioso Adb-Comune, ndr) vediamo se farlo in un modo o nell’altro - il commento di Azzolini - noi lo faremo nel modo ovviamente più giusto e più sicuro per i cittadini». Quale la modalità ipotizzata da Azzollini? Quella del progetto di partenza o quello modificato su richiesta dell’Adb? Quale sicurezza, se il progetto ha investito le aree ad alta pericolosità idraulica di Lama Marcinase e Lama Pulo?
L’intervento, che riqualificherà l’area sul Viale dei Crociati, porterà un rilancio sociale, economico ed urbanistico dell’intera zona. È prevista la demolizione e la ricostruzione di alcune palazzine di edilizia residenziale pubblica, la realizzazione di una nuova piazza con negozi e strutture per i giovani, la sistemazione delle strade con parcheggi, alberi e nuove piste ciclabili, una ludoteca, un vasto parco attrezzato e la sistemazione del sagrato della Basilica della Madonna dei Martiri.
Le tre palazzine demolite saranno ricostruite con lo stesso numero di alloggi (32) sull’area del Viale dei Crociati, ora occupata dall’ultimo capannone del comparto B7 (i residenti non dovranno pagare nessuna spesa aggiuntiva). Gli interventi privati, invece, riguarderanno sia il comparto B7 sia l’area del nuovo parco alle spalle della Basilica (con un parcheggio pubblico, due attrezzature per la ristorazione, un campetto da calcio, due piscine e una ludoteca con giardino). Inoltre, nel comparto B7 si realizzeranno servizi di carattere commerciale, direzionale e alberghiero con un restante 30% per edifici residenziali.
«Le tre palazzine demolite saranno oggetto di un appalto gestito dallo Iacp - ha aggiunto l’assessore Uva - e per renderlo maggiormente remunerativo, favorendo l’intervento dei privati, l’amministrazione è intervenuta all’epoca mettendo a disposizione per chi vincerà l’appalto un suolo nel comparto 5 per la costruzione di una palazzina prevista di edilizia convenzionata». Questo tipo di accordo sull’edilizia convenzionata rispetta i criteri di assegnazione fissati con delibera CC n.108/02 e schema di contratto Comune-imprese stabilito con delibera GC n.197/04? Nel caso vincesse l’appalto un’impresa che ha già realizzato una palazzina di edilizia convenzionata a Moletta, sarà attuato in toto il punto 6 dei criteri di assegnazione, secondo cui «si può essere aggiudicatari per una sola unità edilizia»? O si derogherà, come già accaduto in alcuni casi a Molfetta?
Un “
ardente” Azzollini ha passato in rassegna tutte le tappe «
inequivocabili» della vicenda, scagliandosi contro la Regione Puglia, rea di aver ostacolato politicamente la firma dell’accordo e, dunque, l’utilizzo dei finanziamenti, e contro un «
assessore per caso» che, secondo lui, avrebbe remato contro Molfetta. Attacco anche nei confronti del consigliere di opposizione
Giovanni Abbattista (Pd), definito dal sindaco Azzollini «
mosca cocchiera» dell’«
assessore per caso», per quanto scritto nel
comunicato del Pd sul Pirp e sulle responsabilità dell’amministrazione Azzollini, e accusato di aver scritto «
scientemente» delle bugie attraverso «
vie carsiche e tortuose». Come anche verso il consigliere
Mauro de Robertis (Sel), additato come «
bugiardo», per aver assunto anche per l’opposizione una fetta di merito nella conclusione della vicenda.
Non è nemmeno mancato il “dotto” riferimento ai «giornalistuncoli», che, secondo Azzollini, attuano «meri sovvertimenti della realtà». Quegli stessi «giornalistuncoli», rispetto a chi si limita ad essere portavoce dell’ufficio propaganda del Comune di Molfetta, approfondiscono tematiche e punti che altrimenti resterebbero nell’ombra della propaganda politica. Del resto, se la “mosca cocchiera” è quella che si attribuisce grande importanza, si vanta di fatti, magari straordinari, e pensa di condurre una situazione che in realtà è ben gestita da altri, potrebbe essere anche chi continua a vantarsi della gestione amministrativa di Molfetta, a ripetere che Molfetta è il miglior Comune d’Italia (numerosi pullman di amministratori italiani approdano ogni giorno a Molfetta per imparare ad amministrare scientemente la loro città) e che l’amministrazione comunale vince sempre contro tutti e tutto.
Chi pagherà gli avvocati al Comune di Molfetta? La Regione Puglia o le tasche dei cittadini? «Chiedete alla Regione di rifondere al Comune le parcelle degli avvocati da pagare», la proposta di Azzollini all’opposizione, definita «sorda, antidemocratica, carsica, meramente strumentale e livorosa». Il Pirp sarà anche dedicato alla memoria di Pinuccio Romano, sindacalista molfettese, pioniere in passato della riqualificazioni di un area per anni abbandonata al degrado.
Non c’è più tempo da perdere in sterili polemiche. Necessario uno sforzo comune per realizzare in tempi brevi questo progetto di grande rilevanza sociale per la città. L’augurio è che l'amministrazione Azzollini porti avanti velocemente, nel rispetto delle leggi e del basilare principio di leale collaborazione tra diverse istituzioni, tutti i procedimenti amministrativi necessari affinché siano presto cantierizzate le opere. La città non ha più bisogno di propaganda, ma di risposte concrete ai suoi bisogni.
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