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Consiglio Comunale convocato per lunedì 27 novembre Assestamento di bilancio ed Urbanistica tra i punti all'ordine del giorno
19 novembre 2006

MOLFETTA - E' stato convocato per il prossimo lunedì 27 novembre il Consiglio Comunale della città. Non è stato per niente facile, per la Conferenza dei Capigruppo, trovare una data utile per la seduta della massima assise cittadina, considerati i gravosi impegni del sindaco, Antonio Azzollini, costretto ad un vero e proprio tour de force, a Roma, per l'approvazione in Senato della legge Finanziaria. E così, l'unico “buco” disponibile nella fittissima agenda del nostro primo cittadino è proprio quello di lunedì 27, quando una pausa nelle votazioni a Palazzo Madama dovrebbe consentire al sindaco/senatore giusto il tempo per una rapida “capatina” a Palazzo Giovene per approvare un paio di importanti provvedimenti. Sono infatti stati iscritti all'ordine del giorno, tra gli altri, anche due argomenti molto delicati: da un lato l'assestamento di bilancio che deve essere approvato necessariamente entro il 30 novembre e, dall'altro, la modifica dell'art. 32.2 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Generale che regola gli interventi urbanistici nelle aree degli ex opifici industriali. Questa modifica si è resa necessaria a seguito della denuncia di qualche tempo fa delle opposizioni di centrosinistra e di alcune associazioni ambientaliste che, sollevando la questione della violazione di un decreto ministeriale, hanno reso indispensabile una Conferenza di Servizi tra Regione e Comune di Molfetta, tenutasi nelle scorse settimane, durante la quale si è rilevata la necessità di modificare l'art. 32.2 delle Nta in quanto in contrasto (con riferimento alla questione della individuazione delle aree da destinarsi alla realizzazione degli standard urbanistici) rispetto alle prescrizioni del Comitato Urbanistico Regionale, inviate al Comune in sede di approvazione, nel 2001, del PRG (nel numero di Quindici in edicola un ampio servizio sull'argomento). La modifica dell'art. 32.2 delle Nta (che, dopo l'approvazione, seguirà l'iter di approvazione di una variante al Prg e, quindi, dovrà essere approvata dalla Regione) comporterà la necessità di rivedere anche il progetto esecutivo, già licenziato dal Consiglio Comunale nel 2005, relativo all'area Pansini Legnami che, quindi, dovrà essere rimodulato soprattutto con la ridefinizione delle aree destinate a servizi comportando, rispetto al progetto iniziale, la sensibile riduzione delle volumetrie realizzabili.
Autore: Giu. Cal.
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Quali sarebbero i lati positivi di quest'amministrazione comunale di centrodestra? Facciamo alcune considerazioni Sono passati più di cento giorni dall'insediamento del governo di centrodestra molfettese, ma ancora niente, solo un bilancio al limite del dissesto. E forse anche più. Undici lavoratori comunali sono stati mandati a casa dall'attuale amministrazione. Certo il sindaco lo ha risolto nel migliore dei modi il problema del bilancio, o perlomeno ha iniziato a risolverlo. Ed ora i 6 lavoratori laureati, i 4 geometri ed 1 perito tecnico, sono senza lavoro, pur essendo stati impiegati nel comune, come collaboratori, da 10 anni. Ora mi chiedo e mi auguro anche voi, miei concittadini molfettesi: Che cosa faranno ora questi lavoratori licenziati dall'attuale sindaco, e soprattutto coloro che hanno una famiglia da sfamare? Non ne ho la più pallida idea, ma penso solo una cosa, che questa città è afflitta e vittima da una politica ingiusta, incosciente e inadeguata, ed anche coloro che rivestono un importante carica, sono afflitti dalla cosiddetta sindrome del “far-west”. Non è possibile che per una simpatia di schieramento politico, si mandino a casa 11 lavoratori “padri di famiglia”. Ma non è tutto. Oltre ai licenziamenti, i lavoratori socialmente utili attualmente impiegati presso gli uffici comunali, percepiscono una paga, a dir poco da “terzo mondo”, che gli impossibiliti la sopravivenza. Inviterei tutta l'attuale maggioranza, a recarsi presso codesti uffici e a constatare di persona come lavorano gli L.S.U. nonostante la loro paga da 400 euro mensili, arrotondata dall'integrazione finanziaria. Ed inviterei il sindaco a farsi un esame di coscienza su queste questioni, che da un lato cerca di tagliare la spesa, tappando i buchi del bilancio, trovando soluzioni a minori trasferimenti statali, e dall'altro cerca solo di ampliare le competenze assessorili con nuove, costose e inutili nomine, facendo fronte a progetti per opere che non vedremo mai. In quanto se quest'amministrazione comunale sia in “deficit” o tende ad esserlo, visto i licenziamenti, si riserva pure il diritto di avere dieci assessori, il massimo consentito dalla legge. Nessuno avrebbe avuto niente da dire se i dieci assessori non costassero nulla alla comunità, siccome essi hanno un costo rilevante, come noi tutti sappiamo, sono un peso eccessivo per il Comune. Considerando che il Commissario Prefettizio ci ha aumentato l'ICI, per far fronte alle medesime spese comunali, apportate dalla stessa democrazia, nonché passata amministrazione. Inoltre, non è l'unico episodio per farvi riflettere, ve ne sono altri. Bisogna chiedersi anche perché il sindaco per la criminalità a Molfetta, a preferito tacere e non denunciare la gravità dei fatti sui giornali, estraniando del tutto i cittadini molfettesi dalle sue mere decisioni e dai suoi meri provvedimenti in merito. Parecchie questioni sono ancora del tutto oscurate, è molto strano e non so come altro definire, la questione del fitto dell'immobile dei campi sportivi di viale Gramsci, nonché il caso dell'associazione sportiva “Life Power”, che forse il comune di Molfetta pagherà per l'affitto 900 mila euro, anche se il medesimo bilancio comunale non sia in grado di sopportare tale spesa, e se malauguratamente dovesse soccombere, graverà sulle nostre tasche. Infine, mi riservo delle mie considerazioni personali sulla revoca delle deleghe della vicesindaco Carmela Minuto del gruppo Udc, in quanto il sindaco Antonio Azzollini, nonostante abbia fatto una magra figura davanti al popolo molfettese, di una politica minacciosa ed arrogante, abbia sottratto al Comune di Molfetta una figura così importante, quella del “vicesindaco”. Che note le sue cariche di sindaco-senatore, non è di costante presenza nella città di Molfetta.
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