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Cimitero un crollo annunciato all'antica fossa comune Nessuno interviene e tutto viene lasciato all'incuria. E, intanto, scoppia anche il caos per le richieste dei cassettoni
15 aprile 2010

L’area, all’interno del cimitero comunale, nella parte più antica, quella monumentale, è stata interdetta al pubblico e completamente transennata a causa di un crollo alla volta di quella che era l’antica fossa comune. Il crollo avvenuto dopo le copiose piogge di qualche settimana fa, era prevedibile, visto il degrado e l’incuria in cui versa quella parte del cimitero comunale. Nello scorso anno, il Settore Lavori Pubblici, aveva previsto e stanziato dei soldi, circa 12.000 euro, per ripristinare l’originale tetto con in legno dell’antico porticato. Lavori mai avvenuti, che inevitabilmente hanno contribuito ad aggravare lo stato di abbandono di quei luoghi. L’area interessata dal crollo (avvenuto circa tre settimane fa, ndr) è stata transennata per evitare che qualcuno possa farsi male e cadere in quella che è stata la fossa comune per i defunti dalla fine dell’Ottocento all’inizio del secolo scorso. L’area monumentale è una delle più antiche del cimitero, dove sono state costruite a suo tempo le prime cappelle di alcune famiglie nobili e soprattutto delle antiche confraternite religiose della nostra città, ora abbandonate all’incuria e al degrado. Il quadrilatero murario che racchiude il cimitero monumentale, rappresenta il primitivo nucleo del Camposanto ed è costituito da un piazzale in cui, come abbiamo già detto, trovano spazio le tombe di alcune storiche famiglie e la fossa comune e da un porticato che ospita le cappelle degli ordini religiosi e delle confraternite, interrotto dalla chiesa di S. Maria Consolatrice degli Afflitti, Rettoria e Sacrario per i caduti durante i due conflitti mondiali. Servono perciò interventi immediati per evitare che la voragine apertasi a causa del crollo della volta della fossa comune si allarghi e che il pavimento continui ad essere inghiottito. E’ davvero desolante vedere la parte più antica del cimitero, e le cappelle delle antiche confraternite, luoghi di interesse storico religioso culturale, subire questo degrado. Per un luogo ritenuto bene di interesse storico- artistico e sottoposto al controllo della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio ci sembra che non si stia facendo il massimo per preservarlo. Serve anche una risposta urgente dal Comune alle centinaia di richieste pervenute dai parenti dei defunti di cassettoni per custodire le spoglie dei loro cari. Infatti è da circa un mese che il Comune ha esaurito i posti disponibili e non ha al momento una soluzione per ovviare alle richieste dei cittadini. Si sta pensando all’allargamento della necropoli molfettese, ma al momento, almeno per far fronte alle richieste si vuole costruire a ridosso dell’unico muro perimetrale libero rimasto nella nuova zona, altri cassettoni. Una situazione per cui presto i tecnici comunali dovranno correre ai ripari, altrimenti si rischia di non saper proprio dove accogliere i nuovi defunti, e di compiere errori dettati dalla fretta di trovare una soluzione, con decisioni che potrebbero risultare non proprio adatte e soddisfacenti.

Autore: Giovanni Angione
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