Chiara Civello a Molfetta per la Fondazione Valente, ed è subito emozione
Chiara Civello a Molfetta
MOLFETTA - E’ merito dei testi, vere icone della musica italiana e internazionale. Ed è anche merito dell’innegabile charme che questa artista trasmette. Niente di più falso, niente di tutto questo. Chiara Civello è artista talentuosa e apprezzata sul panorama della musica raffinata italiana ed estera, una musica che arriva al cuore di chi sa apprezzarla. Nell’Auditorium della chiesa Madonna della Pace, Chiara Civello splende della sua luce interiore, grazie ad una voce che si fa dono e che tocca corde e rievoca emozioni.
E non è una new entry per la nostra città. Il suo ritorno, a cura della Fondazione Vincenzo Maria Valente, è una conferma. L’attesa è stata ampiamente ripagata. La dame della musica dell’élite non ha bisogno di molte parole per coinvolgere. Ci pensa la sua musica. I suoi accompagnatori, una chitarra elettrica e un pianoforte, attendono le sue attenzioni per irrorare l’auditorium di note evocative, sussurrate da un’artista poliedrica capace di spaziare tra melodie in lingua madre e in lingue inglese, francese, spagnolo e portoghese.
Un’artista icona di quella eleganza frutto di semplicità e pulizia nell’esecuzione di brani propri e dei grandi artisti. Brani dell’album Eclipse, e interpretazioni di Che m’importa del mondo, Come una rosa, Io che non vivo, Moon river, Va bene va bene così, esecuzioni di un concerto di rara eleganza e rara bellezza come sottolineato dall’avv. Rocco Nanna, presidente della Fondazione Vincenzo Maria Valente, un concerto fortemente voluto, nonostante le limitazioni imposte per arginare la diffusione del virus, patrocinato dal Comune di Molfetta e che, a grande richiesta del pubblico, ha lasciato in dono, prima dei saluti, l’esecuzione de Il Mondo e Io che amo solo te.
Ed è subito bellezza.
Ed è subito emozione.
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Autore: Beatrice Trogu