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Ce Te Menge!, alternative al McDonald a Molfetta
21 marzo 2009

MOLFETTA - Convegno dal titolo “McDonald's a Molfetta: e Ce Te Menge! – Alternative alla dittatura alimentare”, curato dal Comitato McWec nella Sala Finocchiaro della Fabbrica di San Domenico. L'incontro è stato introdotto da alcune proiezioni di estratti dal film-documentario sulla catena McDonald di Morgan Spurlock dal titolo “Super Size Me”. Si parte dalla constatazione dei cambiamenti demografici, del traffico urbano, spostato verso la periferia, e ora un si aggiunge un “nuovo sgradito ospite, nel più grande centro commerciale sbarca McDonald” dalle parole del documento firmato dal comitato cittadino McWec e letto da Francesco Camporeale. “Un gruppo di cittadini ha deciso di costituire il comitato McWec al fine di informare la cittadinanza sui rischi per la propria salute per le malefatte di cui si macchia il McDonald, e sulle numerose alternative possibili per opporsi a una vera e propria dittatura alimentare”. La reale opposizione avviene attraverso prodotti sani e genuini, evitando quindi lo sfruttamento dell'ambiente e incentivando a una sana abitudine alimentare. A tal proposito, è stato ricordato come a Molfetta operi il gruppo d'acquisto solidale “Nestor Makhno”, offrendo prodotti di ottima qualità a prezzi ridotti, ma soprattutto un'esperienza di consumo critico, di eticità nel mercato, di economia che metta al centro le persone e la loro salute, e non il profitto, tipico delle multinazionali. Il rischio maggiore è nelle abitudini, e nel cambiamento di regime alimentare, secondo dalla dietologa Giuliana Paoli. Il pane, la carne, contengono sostanze artificiali, spesso possono causare effetti collaterali quale iperattività, depressione, o crescita ormonale precoce. E' un fenomeno che i medici americani conoscono bene, e che vedono aumentare dagli anni '90. Specie nel mondo anglosassone, le bambine tendono a raggiungere la pubertà prima degli 11 anni. Naturalmente, la spiegazione scientifica collega il fenomeno con l'aumento della leptina, un ormone che è prodotto dai tessuti grassi: poiché i bambini diventano sempre più grassi ad ogni generazione, hanno anche alti livelli di leptina, che innesca il fenomeno della pubertà precoce. “Basti pensare che un pasto completo da McDonald, ovvero panino con hamburger, patatine e una bevanda gassata possono raggiungere le 1100 calorie, equivalente a più del doppio del reale fabbisogno soddisfatto da una comune dieta mediterranea”. La dietologa Giuliana Paoli ha poi sottolineato come la catena di fast-food più famosa al mondo utilizzi in grandi quantità sale, lardo e zuccheri, che non fanno altro che far aumentare la necessita di essi esponenzialmente in modo tale che se si mangia un hamburger da Mc Donald, il cervello necessita di altri per mantenere lo stesso livello di grassi, sale e zuccheri nel proprio corpo avendo cosi molte volte quello che viene chiamato effetto “rebound” o la famosa assuefazione di cui si parla con le medicine. Il problema sono i reali ingredienti, secondo l'alimentarista Francesco Camporeale. Gli hamburger, dove “un hamburger di 80 gr non contiene realmente 100% carne bovina, ma 46 grammi carne bovina macinata (lingua, cuore, grasso, cartilagini, tendini, intestino compresi); 10 g. di carne recuperata meccanicamente dal resto della carcassa, e poi tritata; 20 g. d'acqua; 2 g. di sale e spezie; 1 g. di glutammato monosodico; 5 g. di polifosfati e conservanti”. Il pane è di misure leggermente ridotte per dare, come per l'involucro delle patatine, un'idea d'abbondanza. Esso non è del vero pane, a causa del suo colore eternamente bruno pallido, della sua composizione molle e mai croccante, della sua assenza di sapore e di gusto. Se si prendono altri ingredienti apparentemente naturali, il discorso cambia di poco, come per l'insalata del Big Mac, ad esempio. Infine la vera dittatura alimentare sta nel cambiamento di abitudini che il Mc Donald comporta, secondo Rodolfo Bonsante, insegnante di educazione fisica, cambiando i nostri pasti, le nostre abitudini, e divenendo persino luogo d'incontro e di divertimento. A ciò contribuisce il glutammato, presente nei cibi del Mc Donald e che permette che essi si conservino nel tempo. Gli additivi alimentari e la cattiva alimentazione contribuiscono inoltre a spiegare scarse prestazioni a scuola, il comportamento violento. L'alto contenuto di zucchero e carboidrati amidacei possono portare ad eccessivo rilascio di insulina, che a sua volta porta a cadere i livelli di zucchero nel sangue, o ipoglicemia. L'ipoglicemia fa sì che il cervello secerna livelli di glutammato che possono causare agitazione, depressione, rabbia, ansia, attacchi di panico. La salute e il benessere partono da ciò che mangiamo, pertanto è opportuno esserne perfettamente consapevoli.
Autore: Corrado la Martire
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