Carenze all’ambulatorio di oncologia dell’Ospedale di Molfetta: Cittadinanzattiva scrive al direttore della Asl Sanguedolce
Il dr. Ottavio Balducci
MOLFETTA - L’ambulatorio di oncologia presso l’Ospedale di Molfetta svolge un servizio primario ormai consolidato e apprezzato dai circa 100 pazienti oncologici che eseguono la chemioterapia e da altri 300 seguiti per follow-up post chirurgico.
Da qualche settimana giungono al Tribunale per i Diritti del Malato – Cittadinanzattiva, con sede presso l’Ospedale di Molfetta, segnalazioni-denunce di pazienti oncologici che lamentano di non sapere chi li seguirà nel prossimo futuro e quando e dove dovranno eseguire i nuovi cicli di chemioterapia.
«Questa mancanza di riferimenti certi – dice il dr. Ottavio Balducci, coordinatore di Cittadinanzattiva - è stata determinata dall’imminente pensionamento del medico referente dell’ambulatorio e dalla mancata concomitante sostituzione con un nuovo oncologo.
Il mancato passaggio di consegne tra i due specialisti sta determinando e determinerà confusione e smarrimento tra i pazienti oncologici già duramente provati dalla loro patologia.
Pertanto abbiamo sollecitato il pronto intervento del direttore della Asl Bari, dr. Antonio Sanguedolce, a tutela delle cure e della serenità dei pazienti e delle loro famiglie».