Caos la sera al lungomare di Molfetta, auto in sosta anche sullo scivolo per i disabili. Ma la polizia municipale chiude alle 21. Un lettore scrive a “Quindici”
MOLFETTA – Il lungomare di Molfetta la sera diventa terra di nessuno: automobili in tripla fila, autoradio a tutto volume, schiamazzi, rifiuti per terra di carta, vetro e quant’altro di chi consuma cibo e bevande senza trovare adeguati contenitori di raccolta (perché non si impone alle pizzerie di tenere grossi bidoni per la differenziata fuori del locale?), auto in sosta sui passi carrabili dei garage, che impediscono a chi deve rientrare di poter accedere al box.
Ma la cosa più grave è quella del parcheggio sugli scivoli dei disabili. L’altra sera abbiamo fatto una passeggiata e fotografato queste situazioni (nelle foto c’è anche quella di un’auto con permesso per i disabili, parcheggiata sullo scivolo), tollerate dalla polizia municipale non solo dopo la chiusura del turno alle 21, ma anche prima.
Ci accingevamo a scrivere l’articolo su questa situazione, quando è giunta a “Quindici” una nota di un lettore di un episodio vergognoso accaduto proprio ad una ragazza disabile.
Ecco cosa scrive il cittadino che ha indirizzato la sua lettera aperta, firmata, anche al sindaco Tommaso Minervini e all’assessore alla Polizia municipale Pasquale Mancini: «scrivo questa lettera, aperta anche ad altri, per raccontarvi brevemente un bruttissimo episodio che mi è capitato lunedì sera, 2 luglio, al lungomare, altezza (ex) hotel Tritone.
Mi recavo a casa, quando ho visto piangere una ragazzina seduta su una sedia a rotelle al lungomare. Era accompagnata con una sua amica.
Mi sono avvicinato per chiedere cosa fosse accaduto, e la ragazzina mi ha detto che quando era salita sul marciapiede del lungomare lo scivolo per i disabili era vuoto, e quindi la carrozzina era passata tranquillamente, ma ora, dopo una mezz'ora quello scivolo era occupato da un'auto parcheggiata.
La ragazzina piangeva perché voleva andare via, non si sentiva bene (soffriva di pressione bassa) ma non poteva uscire da quella trappola.
Il padrone dell'auto non era distante e ha visto la ragazzina che piangeva e si è avvicinato. Gli ho detto di spostare la sua auto ma mi ha detto che potevo anche morire, quell'auto non si sarebbe mai mossa da lì, in quanto non avrebbe più trovato da parcheggiare.
La mia indignazione era tale per cui ho chiamato i vigili, ma dato che erano le 20.45 mi hanno dato che era tardi, loro "smontano alle 21" e non potevano (volevano?) venire e mi hanno detto che avrei dovuto chiamare i carabinieri.
La ragazzina stava sempre peggio per cui l'ho dovuta prenderla in braccio e facendomi spazio tra le auto l'ho portata al di là della trappola-marciapiede e l'ho fatta sedere sulla carrozzina che nel frattempo era stata portata da altre due persone.
Mi chiedo se questa è una città "civile" o al limite della civiltà.
Se si percorre il lungomare da Piazza Municipio al palazzo dell'INPS non esistono scivoli per i disabili liberi dalle auto.
E' impossibile trovare posti riservati ai disabili liberi, invece occupati dalle auto da chi non ha diritto.
Ieri pomeriggio (3 luglio) alle 18.30 son venuti i vigili per multare un'auto parcheggiata su un passo carrabile in via Annunziata, e alla mia richiesta di multare le auto parcheggiate a una decina di metri, sui 2 posti riservati per i disabili in prossimità della farmacia De Candia, mi hanno detto che non potevano perché avevano da fare...
Ho fatto osservare che parcheggiare sui posti dei disabili è un REATO e non un illecito amministrativo, mi hanno detto che deliravo.
Insomma, Molfetta non è un paese per i disabili, non è un paese civile, è invece un paese per gli arroganti e i furbi.
Eppure la soluzione è semplice, basta mettere dei pali in prossimità degli scivoli per risolvere la cosa.
Oppure basterebbe che i vigili facessero semplicemente il loro mestiere... ma questa è un'altra storia... purtroppo...».
Fin qui la lettera, alla quale è facile aggiungere qualche domanda: come mai con 15 nuovi agenti di polizia municipale, non si riesce a garantire un servizio notturno? E’ vero che il sabato sono in servizio solo 4 o 5 vigili perché i turni di riposo sono concentrati nel week-end? Perché il lungomare, che dovrebbe essere zona pedonale, diventa terra di nessuno nelle ore serali?
Ci auguriamo che l’assessore Mancini, sempre puntuale a rispondere alle sollecitazioni che arrivano dalla stampa, riesca a dare una spiegazione di questa situazione, con una risposta al lettore, e decida di utilizzare meglio il personale a disposizione. Anche perché la città non ha avvertito ancora questo aumento del personale della polizia municipale: gli effetti non si vedono.
La tolleranza zero deve essere una regola sia per la disciplina del traffico che per la pulizia della città. Ma la sosta sullo scivolo dei disabili è da considerarsi doppiamente grave e senza attenuanti. Né si può lasciare il cittadino solo di fronte all’arroganza di qualche gradasso che rifiuta di spostare la vettura perché non c’è altro posto (dobbiamo attendere il ferimento di qualcuno?).
Caro assessore, se non si applicano le sanzioni, ogni piano di mobilità è destinato solo a restare sulla carta e a finanziare progetti che risultano inutili.
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