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Cantieri navali, un progetto di rilancio Col piano Urban, Molfetta si candida ai Fondi europei
15 settembre 2000

Antonella Riefolo Molfetta punta ancora sulla rivitalizzazione economica e sociale per promuovere lo sviluppo delle sue zone maggiormente degradate. L' Amministrazione Comunale, infatti, con una fitta cerchia di partners, ha aderito al programma di iniziativa comunitaria denominato "Urban II" , predisponendo un progetto di recupero delle sue aree in crisi. Riurbanizzazione e imprenditorialità: è questo il binomio su cui si basa il programma della Comunità; si tratta di disponibilità finanziarie (circa 108 milioni di euro per l'Italia) che l’Unione europea (Ue) mette a disposizione degli Enti locali degli Stati membri che, dimostrato di possedere un determinato livello di degrado, predispongono programmi innovativi in ambito urbano finalizzati alla promozione di uno sviluppo sostenibile. "E' proprio questa la sfida - spiega l'assessora Maria Sasso -: riuscire a far procedere di pari passo recupero di spazi urbani e sostegno alle attività economiche". Ed è ciò che il Comune di Molfetta ha cercato di realizzare nel suo progetto, messo a punto dall'Ipres. Il primo obiettivo è di riqualificare il Centro Storico e tutta la zona che va dai cantieri Navali fino alla Basilica della Madonna dei Martiri, comprendendo in particolare P.zza delle Erbe, P.zza Principe di Napoli, P.zza Mentana e P.zza S. Michele, con il recupero di Palazzo Tattoli e del Torrione Passari. Parallelamente a ciò il progetto prevede di sviluppare l'imprenditorialità locale, da una parte contribuendo finanziariamente a quanti vorranno investire nei Cantieri e dall'altra a chi voglia avviare nuove attività o ristrutturare quelle già esistenti. Ed infatti sono già stati sottoscritti accordi con privati ed in particolare è stato stilato un protocollo d'intesa con cui ci si impegna ad investire per spostare la zona dei Cantieri verso il porto creando una passeggiata fino alla zona Madonna dei Martiri. Il progetto per Molfetta prevede inoltre la realizzazione di parcheggi interrati, piste ciclabili e isole pedonali, affinchè non si perda mai di vista la sostenibilità dello sviluppo della nostra città. Per l'esecuzione di tutto ciò si creerà una rete di partners intorno al Comune, costituita principalmente da associazioni locali, specie di ambientalisti, e da imprenditori, con la supervisione di un Comitato di Sorveglianza di cui farà parte anche un rappresentante della Capitaneria di Porto. Per essere ammessi all'iniziativa comunitaria i Comuni devono possedere alcuni requisiti: anzitutto è necessario che la popolazione superi i 50.000 abitanti e in secondo luogo bisogna dimostrare di soddisfare almeno alcuni tra i fattori di criticità elencati nel bando inviato dal ministero dei Lavori pubblici. Tali fattori sono: elevato tasso di disoccupazione di lunga durata; scarsa attività economica; notevole povertà ed emarginazione; esigenza di riconversione; forte presenza di immigrati, minoranze e profughi; basso livello di istruzione; elevata criminalità; andamento demografico precario; ambiente particolarmente degradato. Per ciascun fattore il sindaco dovrà sottoscrivere il valore di criticità riscontrato in base a recenti rilevazioni statistiche. La rispondenza ai criteri di ammissione verrà basata sul confronto tra tali dati e quelli relativi alla macro-ripartizione geografica in cui è localizzato il Comune, i quali sono stati stabiliti dalla Direzione Generale che ha curato il bando. Molfetta ha riscontrato come maggiori fattori di criticità la scarsa attività economica, l'esigenza di riconversione a seguito di problemi socioeconomici locali, la criminalità e l'andamento demogrfico precario, anche se rimane sempre più o meno alle soglie dei valori percentuali stabiliti per l'ammissibilità. La Direzione generale del coordinamento territoriale, presso il ministero dei Lavori Pubblici, individuati i programmi ammissibili dovrà valutarli e quindi stabilire una graduatoria. Tra i principali criteri di valutazione figurano la qualità e il carattere innovativo del programma, la capacità di attrarre investimenti, la congruenza con le politiche regionali e la capacità di valorizzare il patrimonio storico culturale e paesaggistico. Molfetta ha colto al volo questa opportunità, che potrebbe esserle di grande aiuto per risollevare le zone ancora degradate e andare incontro ad uno sviluppo sostenibile. Peraltro i dati rilevati parlano chiaro: anche qualora il progetto non venisse ammesso all'iniziativa, è auspicabile che ci si impegni al massimo per raggiungere gli obiettivi ora pianificati, anche se ci sarà bisogno di maggior tempo. BOX FATTORI DI CRITICITA' Valori di riferimento Valori rilevati a Per il Mezzogiorno ('98) Molfetta a)incidenza dei disoccupati di lunga durata 77,2% 69.2% ('99) sui disoccupati di lunga durata b)tasso di disoccupazione giovanile 56.5% 49.4% ('91) c)tasso di disoccupazione 22.8% 25.8% ('91) d)tasso di attività economica 43.9% 35.5% ('91) e)famiglie povere sul totale 22.3% 4.1% ('99) f)cittadini stranieri su totale residenti 0.8% 0.57% ('99) g)tasso di scolarità 57.0% 93.3% ('96) h)criminalità(persone denunciate nel '98) 1576 1425 i)indice di vecchiaia 81.2% 99% ('99)
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