Doveva essere la partita decisiva per le sorti dell’intera stagione e così è stato, sebbene la matematica non dia ancora nessun verdetto. Il Liberty Molfetta non riesce nell’impresa più ostica dell’anno e torna a casa senza punti dalla trasferta di Nardò, dove oggi è stato battuto dalla capolista granata.
Il finale di 1-0 premia quindi la squadra leccese, adesso a più quattro punti dai biancorossi, con altrettante partite da disputare e con morali completamente opposti.
Alla fine è stata decisiva la rete di Ruggiero su calcio di rigore nella ripresa, ma la pecca più grande per i libertini è stata quella di aver giocato una gara troppo sulla difensiva, cercando l’affondo decisivo quando il tutto era quasi deciso.
Un vero peccato.
Al “Giovanni Paolo II” del centro neretino lo spettacolo sugli spalti è stato davvero splendido. Tantissimi i tifosi locali che hanno letteralmente invaso la tribuna granata. Oltre cento i supporters molfettesi che hanno affrontato la lunghissima trasferta per seguire i propri beniamini. Almeno questo è un segno che il calcio è ancora lo sport più amato dalle nostre parti, nonostante i nei non manchino anche quando si parla di tifo.
Sfottò e toni spesso esagerati non sono mancati (i pullman dei molfettesi sono dovuti andar via scortati dalla polizia), anche se, ad onor del vero, la macchina organizzativa della città salentina ha permesso che tutto si svolgesse nel migliore dei modi in termini di sicurezza.
Certo, i provocatori non sono mancati, ma questa è un’altra storia.
Quella della partita in campo ha raccontato, invece, che il Nardò ha qualcosina in più del Liberty e questo è, obiettivamente, da ammettere. In campo la squadra del presidente Canonico ha certamente figurato meglio rispetto alla finale di coppa dello scorso 18 febbraio, ma non è bastato.
Senza Uva, Ingrosso, La Fortezza, Parente, Chiapparino e Cataldo e con Loseto non ancora al meglio, il Molfetta non ha giocato malissimo, ma trovare la via del goal si conferma difficile per l’undici nostrano.
Se in più ci si aggiunge un direttore di gara (il Sig. Xausa di Portogruaro) non proprio all’altezza del match e con una scarsa personalità, il gioco è fatto.
Appena un cartellino giallo sventolato in una partita decisamente tesa e alcune decisioni discutibili ne sono la conferma, ma, cercare appigli su ciò che l’arbitro fa, non può essere una scusante.
Gonfiare la rete avversaria è il lavoro dei calciatori, non di chi fa del fischietto il suo attrezzo principale.
Ad ogni modo, ecco la sintesi dell’incontro odierno.
Con l’infermeria piena, mister Di Leo opta per Carlucci centrale di difesa e Bitetto in mezzo al campo a far coppia con capitan Menga. In avanti c’è Caselli, recuperato, mentre sulle corsie laterali vanno Carteni e Sisalli.
La prima azione pericolosa è di marca locale con Parlapino che di testa alza troppo la sfera da buona posizione al 9’ minuto. Al 21’ Frascolla ci prova da fuori dopo una respinta di Affinito, il quale, in ritardo nel rientrare tra i pali, si salva grazie al ben posizionato Carlucci che spazza.
Al 30’ miracolo del portiere di origine napoletana su De Benedictis, il quale si presenta solo davanti al numero uno molfettese che compie una grandissima parata. Al 33’ Calabuig manda fuori da buona posizione e il primo tempo termina con la speranza di una ripresa più incisiva del Liberty, ancora senza sussulti.
Nel secondo tempo è però ancora il Nardò a partire con l’acceleratore a tavoletta.
Dopo undici minuti di gioco Paris commette un’ingenuità sul cross di De Benedictis e, con le braccia larghe, commette un fallo di mano non chiarissimo ma che basta all’arbitro per assegnare il penalty ai padroni di casa.
Dal dischetto Ruggiero spiazza Affinito e per il Molfetta c’è da recuperare punteggio e stato d’animo.
Al 24’ ancora De Benedictis colpisce il palo da due passi, mentre al 26’ arriva il primo tiro nello specchio per il Liberty. È Carteni ad assaporare i guantoni di Bassi su punizione.
Al 30’ cominciano a salire nervosismo ed adrenalina e la gara si infiamma: De Porras va giù in area a palla lontana, ma Xausa non vede niente e gli animi si scaldano. Volano spintoni da tutte le direzioni ma il direttore di gara non sa che fare e paradossalmente non estrae nessun cartellino, malgrado a pochi passi stesse succedendo un po’ di tutto.
I giocatori di casa cominciano ad accasciarsi per terra ad ogni minimo tocco (spesso anche inventato) per far passare più minuti possibili. Si arriva a saturazione: si gioca di continuo anche con (veri o presunti) atleti doloranti sull’erba del “Giovanni Paolo II”.
Il gioco è spezzettato, ma il Molfetta chiude in avanti.
Al 35’ Carlucci, sicuramente il più generoso nonché migliore in campo per i suoi, calcia alto, non di molto, una punizione abbastanza defilata dal limite.
Al 41’ De Porras non controlla ottimamente un’invitante cross su punizione di Menga e la gara finisce in favore dei granata.
Campionato finito?
“Per il momento no. C’è ancora un mese da giocare, ma sicuramente ora è tutto più difficile”. Questo il commento a fine partita di Alessandro Parente, ancora squalificato (rientrerà il 16 di questo mese) che ha assistito all’incontro dagli spalti.
Nonostante una direzione non impeccabile “non darei colpe all’arbitro. Il Nardò ha dimostrato anche oggi di essere più squadra di noi. Purtroppo abbiamo creato pochissimo e solo dopo il goal abbiamo avuto una piccola reazione, ma questo non basta per prendersi il primato”.
I TABELLINI
Nardò: Bassi, De Padova, Contessa, Ruggiero, Calabuig, Radoni (39’st De Donno, 44’ st Colletta), Turitto, Frascolla, Irace, Parlapino, De Benedictis
All. Longo
Liberty Molfetta: Affinito, Visceglia, Paris, Bennardo, Carlucci, Menga, De Porras, Carteni, Sisalli (14’st Suarez) Bitetto (32’ st Frisenda), Caselli (39’st Djallo)
All. Di Leo
Arbitro: Xausa di Portogruaro
Assistenti: Lanotte e Falconetti di Barletta
Ammoniti: Paris (Liberty)